sabato 11 luglio 2009

Fermato il fronte eutanasico alla Camera di Lord (Gianfranco Amato)


Vedi anche:

L'Enciclica del Papa e la logica del dono come via per risolvere gli squilibri della terra: una riflessione di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Incontro Papa-Obama: al centro dei colloqui la difesa e la promozione della vita, sfida per il futuro e il progresso dei popoli (Osservatore Romano)

Pace, sviluppo e difesa della vita al centro del primo incontro tra Benedetto XVI e Obama, in Vaticano. Il commento di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Choice ma pro life: lo scambio di doni tra Obama e Papa Ratzinger (Rodari)

Il Papa ai giovani: siete voi il futuro dell'Europa (Izzo)

La Valle d’Aosta è pronta per l’abbraccio al Papa (Favre)

Enciclica, Sapelli: carità verità giustizia, la rivoluzione del Papa per rifondare l’economia (Sussidiario)

Il Papa: la globalizzazione ha bisogno di Dio (Izzo)

Il Papa: la cultura materialista sfida i Cristiani nelle Università (Izzo)

Nei Giardini Vaticani un mosaico della Madonna del Buon Consiglio. L'immagine mariana benedetta dal Papa (Osservatore Romano)

Il Papa riceve il premier canadese: comunicato

Il Papa ad Obama: meno aborti in Usa (Farina)

Il Papa agli studenti europei: "Siete voi il futuro dell'Europa"

Il Papa ai giovani: "Amate le vostre Università, che sono palestre di virtù e di servizio. La Chiesa in Europa confida molto sul generoso impegno apostolico di tutti voi, consapevole delle sfide e delle difficoltà, ma anche delle tante potenzialità dell’azione pastorale in ambito universitario"

Obama incontra il Papa. Più sintonia tra Casa Bianca e Vaticano (Lorenzoni)

BUON ONOMASTICO AL SANTO PADRE BENEDETTO

Enciclica, Prof. Slama: «Se tutti i filosofi fossero come il Papa nel mondo ci sarebbe certamente più pace!» (Accardo)

L'analisi dell'incontro tra il Papa e Obama: Divergenze non celate, ma «meglio del previsto» (Cardinale)

Incontro Papa-Obama: La sorpresa di un impegno a ritoccare il proprio programma (Lavazza)

Il Papa: in Messico siano rispettati libertà religiosa e diritti (Izzo)

Il Papa sindacale. Così Benedetto XVI riconcilia il cattolicesimo con la modernità del mondo del lavoro e non solo (Festa)

Giovanni Maria Vian: «Tra Papa e Usa feeling speciale» (Vecchi)

Obama al Papa: “Meno aborti” (Galeazzi)

Incontro Papa-Obama: "La tenacia sui temi etici" (Accattoli)

Incontro Obama-Papa: secondo Zucconi ci sono contrasti dietro ai sorrisi, la Dignitas personae è un'enciclica e il Papa si serve di Alpini

Incontro Papa-Obama: la vignetta di Giannelli :-)

David Gibson: «L'incontro sarà un successo l'agenda sociale li avvicina» (Cometto)

Michael Novak sulla Caritas in veritate: "Ma io preferivo la Centesimus Annus" (Liberal)

Obama studia l’enciclica in volo sull’Air Force One (Tornielli)

Obama promette al Papa: «Ridurrò gli aborti» (Foa)

Il presidente americano ha promesso a Benedetto XVI il suo impegno per limitare gli aborti negli Usa

Caritas in veritate. La dottrina sociale della Chiesa contro la tecnocrazia (Massimo Introvigne)

Aborto, Santa Sede: "caso" Recife strumentalizzato e manipolato (Izzo)

Il Papa ed Obama: dalle divergenze possono arrivare cammini comuni (Izzo)

Caritas in veritate, “Benedetto XVI dà voce ai giovani” (Grana)

Chiarificazione della Congregazione per la Dottrina della Fede sull'aborto procurato (Osservatore Romano)

Il primo ministro canadese mette un'ostia in tasca ma per il vescovo il caso è chiuso (Fides et Forma)

I Cattolici canadesi contro il premier protestante: avrebbe profanato un'ostia. Il vescovo, incredibilmente, minimizza!

UDIENZA DEL SANTO PADRE AL PRESIDENTE USA, BARACK OBAMA: SPECIALE E RASSEGNA STAMPA

MOTU PROPRIO "ECCLESIAE UNITATEM" A PROPOSITO DELLA COMMISSIONE ECCLESIA DEI: LO SPECIALE DEL BLOG

ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE": LO SPECIALE DEL BLOG

Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo:

Fermato il fronte eutanasico alla Camera di Lord

di Gianfranco Amato*

Il tentativo di aggirare il divieto di eutanasia non è passato alla Camera dei Lord.
Con 194 voti contrari e 141 favorevoli, i Pari hanno rigettato l’emendamento con cui si sarebbe reso legale il comportamento di chi agevola il suicidio assistito effettuato all’estero. Un tentativo di legalizzare il turismo eutanasico in Svizzera o in Olanda.
Il discorso più convincente e toccante che è risuonato nella paludata aula di Westminster è stato quello della baronessa Campbell of Surbiton, le cui parole sono state ascoltate da tutti con l’attenzione dovuta alla storia personale di questa donna.
Non solo perché la baronessa è stata Presidente della Commissione parlamentare per i diritti dei disabili, ed è da sempre impegnata in questo delicato settore, ma soprattutto perché vive sulla propria pelle una gravissima disabilità. Fin dalla nascita è affetta da atrofia muscolare spinale giunta oramai in fase degenerativa, al punto che – come ha confessato nel suo discorso alla Camera dei Lord – tre anni fa i dottori l’avevano convinta che la sua vita fosse ormai giunta al capolinea e che per lei fosse «arrivato il momento di congedarsi».
Lady Campbell ha evidenziato ai colleghi parlamentari la particolare condizione psicologica in cui versano i pazienti affetti da gravi patologie, di fronte a simili pressioni da parte dei medici, e li ha ammoniti circa le conseguenze, da questo punto di vista, derivanti da un’eventuale approvazione dell’emendamento.
Dall’alto della propria esperienza personale, la coraggiosa baronessa non ha usato mezzi termini per denunciare che la legalizzazione della morte prematura, declassata a semplice «opzione di un trattamento sanitario», significa, in realtà, «instillare il dubbio circa l’esistenza di un asserito diritto a vivere una vita dignitosa» e comporta uno «sminuimento del dovere dello Stato di garantire a tutti i cittadini – indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche – la possibilità di vivere dignitosamente».
Ha inoltre denunciato il rischio di incentivare indebite pressioni su disabili e malati terminali che pensano di essere giunti alla fine della propria esperienza esistenziale, fino al punto di considerare la morte come l’opzione più conveniente, più rapida e più semplice. Basti pensare agli anziani che soffrono nel gravare i propri familiari e nell’essere causa di pensanti disagi per i loro cari.
A questo discorso hanno fatto eco le parole del Vescovo di Exeter, Michael Langrish, padre di una disabile trentenne affetta da sindrome di Dawn, il quale ha puntato il dito contro l’emendamento considerandolo un ulteriore tappa legislativa nel pericoloso piano inclinato culturale sul quale sta scivolando la società britannica, sempre più attratta da una deriva eutanasica.
Non sono mancate voci di dissenso come quella di Lord Falconer of Thoroton, sostenitore dell’emendamento, il quale ha ribadito che non è gusto considerare «un crimine il fatto di accompagnare qualcuno in un Paese in cui il suicidio assistito è legale, se l’unico scopo dell’accompagnamento è quello di assistere chi ha deciso di ricorrere all’eutanasia in un luogo in cui tale pratica è autorizzata per legge».
Sofismi da leguleio che nascondono l’evidente intento di raggiungere a tappe l’obiettivo finale della legalizzazione del suicidio assistito, secondo la logica egemonica gramsciana della progressiva conquista di una casamatta alla volta.
Ha ragione il Vescovo di Exeter. Se l’emendamento fosse passato sarebbe stato un pericoloso legislative milestone nel tentativo di introdurre l’eutanasia nel Regno Unito, tentativo, per ora, fortunatamente sventato. Ma fino a quando?

* Presidente di Scienza e Vita di Grosseto

Nessun commento: