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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo:
PAPA: IN MESSICO SIANO RISPETTATI LIBERTA'RELIGIOOSA E DIRITTI
(AGI) - CdV, 10 lug.
Salvatore Izzo
La liberta' religiosa "non e' un diritto in piu' ne' un privilegio reclamato dalla Chiesa Cattolica" ma "appartiene alla parte piu' essenziale della persona, di ogni popolo e nazione".
Benedetto XVI ha voluto ribadirlo ricevendo in udienza l'ambasciatore del Messico Hector Federico Ling Altamirano, in occasione della presentazione delle lettere credenziali.
Il "nucleo significativo" della liberta' religiosa, ha precisato il Papa, "non consente di limitarla ad una mera convivenza di cittadini che praticano privatamente la propria religione, o di restringerla al libero esercizio del culto". Deve invece "assicurare ai credenti la piena garanzia di manifestare pubblicamente la propria religione, offrendo anche il proprio apporto all'edificazione del bene comune e del retto ordine sociale in ogni ambito della vita, senza nessuna forma di restrizione o coazione".
In questo senso, ha puntualizzato, "mentre la Chiesa Cattolica sostiene e promuove questa visione positiva del compito della religione nella societa', non desidera interferire nella necessaria autonomia delle istituzioni civili".
Come e' noto, il Messico ha modificato da appena 20 anni la sua legislazione permettendo, ad esempio, a sacerdoti e religiosi di indossare i loro abiti ecclesiastici. Prima, infatti, vigeva la piu' assoluta separazione tra religione e vita pubblica, con limitazioni all'attivita' della Chiesa, secondo la tradizione anticlericale del Partito Rivoluzionario Istituzionale, vicino alla Massoneria, che e' stato ininterrottamente al potere dal 1929 al 2000, macchiandosi all'inizio di terribili crimini come la strage dei "cristeiros".
A proposito della situazione sociale di oggi in Messico - che per molti storici affonda le sue radici proprio in quelle ambiguita' del Partito Rivoluzionario Istutuzionale - il Papa
ha accennato a "questioni molto gravi come la violenza, il narcotraffico, le disuguaglianze e la poverta'".
Resta inoltre ancora senza un colpevole l'uccisione del card. Posadas Ocampo, che fu colpito dai killer nell'aeroporto di Gauadaljara: l'inchiesta parlo' di una sparatoria tra narcotrafficanti ma questa ricorstruzione non ha mai convinto l'Episcopato locale ne' la Santa Sede, che non ha perso occasione in questi anni per ricordare la vicenda. "Per una soluzione efficace e duratura di questi problemi non bastano - ha spiegato il Pontefice - mezzi tecnici o di sicurezza. Serve uno sguardo piu' ampio e una efficace unione di sforzi, per propiziare un necessario rinnovamento morale, l'educazione delle coscienze e la costruzione di una vera cultura della vita".
A questo proposito, Benedetto XVI ha elogiato l'iniziativa del Messico, nel 2005, di "eliminare dalla propria legislazione la pena capitale, e i recenti strumenti adottati da alcuni Stati interni per proteggere la vita umana fin dai suoi inizi".
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