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PRIMO PIANO

Il Papa rimpasta il governo Bertone

Di Andrea Bevilacqua

Promozioni e rimozioni nelle stanze più importanti della Curia prima che il Papa parta per le vacanze

Mini-girandola di nomine più o meno gradite alla segreteria di Stato

A poche ore dall'uscita dell'enciclica sociale “Caritas in veritate” di Benedetto XVI e in attesa che il Pontefice lasci Roma alla volta della Valle d'Aosta (dal 13 luglio sino alla fine del mese), la Santa Sede si prepara all'ultimo valzer di nomine.
In segreteria di Stato tiene banco il caso dell'ex Nunzio Apostolico in Bolivia monsignor Luciano Suriani. Questi, nei mesi passati, era tornato a Roma per prendere posto in segreteria di Stato, voluto a tutti i costi dall'attuale Sostituto della stessa segreteria Fernando Filoni.
Nessuno sapeva bene quale compito avrebbe ricoperto all'interno del dicastero, ma tutto pare essersi svelato nelle ultime ore quando la decisione del Papa di nominare monsignor Carlo Maria Viganò nuovo segretario del Governatorato al posto del vescovo Renato Boccardo sembra essere stata presa.
Nell'idea di Filoni (non tanto in quella di Bertone) è Suriani che deve prendere il posto di Viganò in segreteria di Stato. E pare che la cosa si possa concludere a breve. Sempre in segreteria di Stato tiene banco la possibile promozione a Nunzio dell'attuale assessore della segreteria di Stato, monsignor Gabriele Caccia. Al suo posto pare possa andare l'americano Peter Brian Wells, originario della diocesi di Tulsa, capo della sezione inglese della stessa segreteria di Stato.
Quindi il Sottosegretario ai rapporti con gli Stati monsignor Pietro Parolin. Questi, da poco rientrato da una missione in Cina, sembra essere destinato a una nunziatura in Venezuela o il Canada. Fuori dalla segreteria di Stato, sono ancora tante le caselle da occupare.
Si attende la nomina dell'attuale Segretario della Congregazione dei vescovi, Francesco Monterisi, come arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura, al posto dell'ultraottantenne cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo. Al posto di Monterisi potrebbe arrivare l'attuale Nunzio in Spagna, il portoghese Monteiro de Castro.
Al Pontificio Consiglio Istitia et Pax dovrebbe arrivare quale segretario, al posto del neo vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi, il salesiano Mario Toso, rettore magnifico dell'Ups (Università Pontificia Salesiana), esperto di Dottrina Sociale della Chiesa. Mentre al posto del cardinale Renato Raffaele Martino è sicuro un africano seppure il nome di Robert Sarah sia stato accantonato. Sembra invece non ancora in cantiere la nomina del segretario della Congregazione per i religiosi, il francescano Gianfranco Gardin, alla diocesi di Udine. Mentre un prolungamento biennale del mandato dovrebbero averlo tre porporati settantacinquenni: i cardinali Giovanni Battista Re (vescovi), Franc Rodè (religiosi) e Claudio Hummes (clero).

© Copyright Italia Oggi, 10 luglio 2009 consultabile online anche qui.