venerdì 4 settembre 2009

Sarà convocato dal vescovo di Padova don Bizzotto impegnato in scioperi della fame, cortei, manifestazioni e appoggi a MicroMega (Bertoletti)


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La lettera di dimissioni di Dino Boffo

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Caso Boffo: l'analisi di Toscana Oggi e la riflessione di Roberto de Mattei

IL "CASO" DINO BOFFO: RASSEGNA STAMPA

Padova. Don Bizzotto prete ribelle,
Il Vaticano ha perso la pazienza


Convocato dal vescovo per un intervento su Micromega a favore della "libertà sul fine-vita" contrario alla dottrina

di Léon Bertoletti

PADOVA (4 settembre)

«Vescovo Mattiazzo, metti in riga don Albino». Le parole non sono esattamente queste, ma il contenuto corrisponde perfettamente a quanto chiede una lettera che il Vaticano ha spedito alla curia padovana. Il documento, partito ad agosto dalla Congregazione per la dottrina della fede e indirizzato alla guida della Chiesa locale, l’arcivescovo Antonio Mattiazzo, contiene un ordine preciso: convocare don Albino Bizzotto, richiamarlo all’ordine, se necessario punirlo.
Il sacerdote, ordinato nel 1963, a fine settembre compirà 70 anni ed è l’anima storica del movimento “Beati i costruttori di pace”. Gode di una certa notorietà, soprattutto negli ambienti di sinistra, per le sue battaglie progressiste al confine con l’ortodossia.
Fresco reduce da uno sciopero della fame di fronte alla base americana di Vicenza, don Albino passa il suo tempo tra proclami radiofonici, cortei, manifestazioni di piazza, "battaglie civili".
La lettera che sollecita monsignor Mattiazzo a intervenire, rendendo chiaro almeno implicitamente che il Vaticano non guarda affatto con favore e benevolenza all’interventismo civile del prete incardinato nella diocesi padovana, fa parte di un “pacchetto” di missive che la Congregazione per la dottrina della fede ha inviato ai vescovi diocesani e ai superiori provinciali di 41 sacerdoti e religiosi italiani.
L’accusa mossa a tutti è unica e precisa: aver firmato, oltre cinque mesi fa, un appello “per la libertà sul fine-vita” promosso dalla rivista MicroMega dopo la morte di Eluana Englaro e durante la discussione in Senato del disegno di legge sul testamento biologico (approvato il 26 marzo).
Questo gruppo di presbiteri “ribelli”, tra i quali appunto don Bizzotto, ha dato la propria adesione a un testo considerato contrario alla dottrina cattolica, dal momento che ammette la possibilità di rifiutare alimentazione e idratazione, come ha spiegato anche l’agenzia Adista che parla di mondo cattolico e fatti religiosi. Oltretutto, è comparso su una rivista laicista e anticlericale.
Don Albino è in buona compagnia, si fa per dire. Tra gli altri firmatari dell’appello figurano infatti preti no-global (come don Vitaliano Della Sala), preti gay, preti operai, preti marxisti, preti sposati, preti spretati. Insomma, un conosciuto e vasto campionario di sacerdoti che fanno di tutto: politica, giornalismo militante, lotta di classe. Toccherà a ciascun vescovo e superiore di questi 41 sacerdoti e religiosi decidere in quale modo dare seguito alla sollecitazione vaticana.
Così all’arcivescovo Mattiazzo spetta stabilire un contatto formale con don Albino Bizzotto, manifestare le perplessità di Oltretevere se non le proprie, sentire le ragioni del sacerdote. Tuttavia, a giudicare dal tono poco conciliante del documento vaticano, appare difficile che tutto si risolva con una chiacchierata, anzi. Il richiamo potrebbe spingersi fino alle estreme conseguenze della sospensione a divinis.
Intanto in attesa degli eventi, don Albino prenderà parte domenica sera a un’iniziativa di protesta contro il decreto sicurezza varato dal governo Berlusconi. Organizzata proprio dai Beati i costruttori di pace, la “festa dei popoli” (così è chiamata) si svolgerà a Padova in piazza delle Erbe dove gli oganizzatori sperano di radunare un migliaio di partecipanti. Per dire con forza che «con il pacchetto sicurezza e il reato di clandestinità l’atmosfera si fa tesa» ha tuonato don Albino, e che «bisogna fare obiezione di coscienza di fronte a questa legge».

© Copyright Il Gazzettino del Nord est, 4 settembre 2009 consultabile online anche qui.

Il tempo perso in scioperi della fame, proclami radiofonici, cortei, manifestazioni di piazza, "battaglie civili" e firme a MicroMega e' tempo sottratto alla liturgia, al catechismo e al confessionale.
Trasparenza, coerenza, comportamente cristallino
!
R.

21 commenti:

euge ha detto...

Ma perchè continua ancora a fare il sacerdote?

Il tempo perso in tutte queste belle cose poteva dedicarlo a Dio ed alla sua missione!

Comincio ed assere stanca dei sacerdoti diciamo " impegnati" e che buttano nel dimenticatoio la loro missione.

Anonimo ha detto...

Era ora! Ma possibile che certi vescovi continuino a farla franca e guardare da un'altra parte quando nelle loro diocesi hanno dei preti che non fanno i preti?

Anonimo ha detto...

tempo sottratto alla preghiera, soprattutto! Marco

Anonimo ha detto...

Per carità, sono belle battaglie!
Ma lasci il sacerdozio e si dedichi a queste attività da laico!

Anonimo ha detto...

L'unica cosa che non capisco è perché passino dieci o vent'anni prima di convocare questi sacerdoti dediti più alla politica che all'imitazione delle virtù del Santo Curato d'Ars. Vabbé attendere un ravvedimento ma insomma li conosciamo tutti da anni e da anni leggiamo delle loro gesta sui giornali.

Di questo passo debbo supporre che mai saranno sentiti e tanto meno fermati tutti quei sacerdoti e teologi (?) che neppure tanto nascostamente spargono eresie nelle parrocchie quando vengono invitati ad arrigare a dei poveri fedeli che spesso vengono da loro irrisi per il fatto di credere alla storicità dei vangeli, di leggere il catechismo, di credere ai dogmi ecc ecc, mentre tanti altri ci cascano come polli e cominciano a seguire quello che dicono loro.
Noto incidentamente che questi ultimi fedeli hanno dentro sempre qualcosa contro la chiesa.
Chi ama il Santo Padre non si lascia ingannare.
saluti

mari

DonPa (Don Paolo) ha detto...

Brava, Raffaella (come sempre del resto). Liturgia, catechismo, confessionale! E' ora che i presbiteri tornino a riconoscere le vere priorità. Se poi uno vuole fare dell'altro, cambi mestiere!

gianniz ha detto...

Ho letto, su "Fides et forma", la maggior parte dei "curricula vitae" di questi 41 famosi sacerdoti o ex-sacerdoti.
Caspita! Che "fantasia al potere" (perdonatemi questo slogan di allora, del "mio" '68, cioè di quaranta anni fa)!
Il mondo va avanti, bene o male che sia, ma alcuni sono sempre fermi lì, sulle stesse tematiche (forse un po' più ingrugniti e intristiti)!
Come si può essere ancora fermi al pensiero che la complessità del mondo moderno sia composta dai soli operaisti, no-global, pacifisti, femministi, pauperisti...?
Non ho niente di specifico "contro" queste categorie di pensiero e di azione, ma mi chiedo... e gli altri??? La società è una tal galassia inesauribile di fisionomie!!! Chi non è pacifista, femminista, , no-global, "noi siamo chiesa", concubino... non merita lo sguardo misericordioso del prete??? anche di questi preti??????
Non entro sul terreno degli aspetti religiosi. Mi fermo all'aspetto sociale. Come loro.
E mi viene una battuta, che è la parafrasi di un saggio proverbio popolare che tutti conosciamo:
"nel regno degli orbi, il cieco... si perde"!!!!!!!!
O, più fedelmente: "nel regno dei ciechi, l'orbo”... si perde altrettanto, ma, insieme a sé, rischia di portare alla perdizione anche gli altri!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Piano coi giudizi.
Tutti compariremo (auguro a tutti lontanamente) innanzi a ben altro Divino Tribunale.

Bastardlurker ha detto...

Vi propongo il testo dell'appello che tanto scandalizza.

Mi chiedo dove sia il contrasto con la Fede cattolica, visto che si fa riferimento alla legge che sta discutendo il Parlamento.


"La legge sul testamento biologico che il governo e la maggioranza si apprestano a votare imprigiona la libertà di tutti i protagonisti coinvolti al momento supremo della morte. Definendo il nutrimento e l’idratazione forzati come cura ordinaria e obbligata e non più come intervento terapeutico straordinario, la legge annulla ogni possibilità di valutazione sull’accanimento terapeutico. L’interessato, i familiari e il medico stesso sono impotenti di fronte ad una volontà esterna che impone un protocollo che è solo politico e non morale. La vita deve essere rispettata sempre e senza condizioni, finché resta vita umana nella coscienza, nella dignità e nella forza di sostenerla.
La morte è un appuntamento naturale a cui tutti siamo chiamati; per i credenti poi è il vertice della vita vissuta, la soglia che introduce all’eternità. La decisione di porre fine ad una parvenza di esistenza è di pertinenza esclusiva della persona interessata che ha il diritto di esporla preventivamente in un testamento, oppure alla famiglia di concerto con il medico che agisce in scienza e coscienza. Con la forza della ragione e la serenità della fede ci opponiamo ad un intervento legislativo che mortifichi la libertà di coscienza informata e responsabile in nome di principi che non sono di competenza dello Stato e tanto meno di un governo o di un parlamento che agiscono in modo ideologico sull’onda emotiva e la strumentalizzazione di una dolorosa vicenda (Eluana Englaro). Come credenti riteniamo che chiunque come è stato libero di vivere la propria vita, così possa decidere anche di morire in pace, quando non c’è speranza di migliorare le proprie condizioni di esistenza umana."

http://temi.repubblica.it/micromega-online/33-preti-per-la-liberta-sul-fine-vita/

Anonimo ha detto...

Da rileggere la parte finale della lettera VII delle "Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis.

Raffaella ha detto...

Un sacerdote non puo' aderire all'appello perche' in aperto contrasto con il Magistero:

http://magisterobenedettoxvi.blogspot.com/2007/09/la-somministrazione-di-cibo-e-acque.html

R.

euge ha detto...

Cara Raffaella, temo che ai 41 della lista non importi un granchè del magistero!

Soprattutto, di questo magistero!
Comunque, chi sente la missione del sacerdote faccia il sacerdote chi aspira ad altro, esca dalla chiesa e si metta a fare altro!
Fare il sacerdote non è un lavoro qualunque è una missione non mi stancherò mai di dirlo; o si è disposti e coscienti di questo oppure si aprino le porte a coloro che la sentono veramente e non la intraprendono solo per avere un tetto sulla testa o perchè non sanno cosa fare nella vita.

euge ha detto...

si aprano le porte! Scusate.

Anonimo ha detto...

a volte seguire cristo significa anche fare delle battaglie civili.
e vi prego di togliere la trave dal vostro occhio prima di guardare la pagliuzza in quello di un sant'uomo, don albino, che è stato il buon samaritano, come cristo ha insegnato, per moltissime persone.

DonPa (Don Paolo) ha detto...

"A volte seguire Cristo significa fare delle battaglie civili". Certo, magari da laico. Non si capisce perché ci deve pensare un prete, le cui priorià sono (dovrebbero essere) ben altre. Io poi diffido sempre da chi dice di togliere la trave prima di guardare la pagliuzza. Dove sta la pagliuzza? Dove sta la trave? Gesù poteva affermarlo, altri ho seri dubbi.

Anonimo ha detto...

Mi accorgo con profondo rammarico di cattolico che c'è ancora chi confonde il Sacramento dell'Ordine, e il sacro ministero che ne deriva, con la pur nobile professione (laica) di assistente sociale. Meditate, credenti, meditate.

Andrea

Stefano ha detto...

Sono assolutamente d’accordo con chi sostiene che se davvero il sacerdote sentiva il bisogno di lottare contro la base militare doveva farlo da laico. In quanto sacerdote è chiamato a testimoniare la parola del Signore ad ogni ora ogni giorno, e non è corretto che approfitti dell’attenzione che riceve in quanto guida spirituale per condurre battaglie politiche. Mi aspetto però che qualcuno dica qualcosa anche in merito a don Fisichella, che, come ha fatto notare qualcuno qui, ha sentito il bisogno di partecipare alla summer school del P.d.L.. Il discorso è più complesso per quanto riguarda la firma all’appello sul fine vita, nel senso che si evidenzia una certa mancanza di coerenza. Sono forse ammoniti tutti coloro che si rivolgono direttamente al governo? Coloro che esortarono a non andare a votare per un referendum, coloro che esplicitamente richiedono leggi, se pur di senso opposto, sul fine vita? Giacché è inevitabile poi chiedersi perché non si riesca a mantenere questo minimo di coerenza, e le risposte possono solo portare delusioni.
Ste

Raffaella ha detto...

Fare richieste al governo e manifestare idee in linea con il Magistero non puo' essere censurato.
Firmare un appello di MicroMega si'...
R.

Bastardlurker ha detto...

L'appello è stata un'autonoma iniziativa di 41 sacerdoti ed è stato solo pubblicato da Micromega.

Mi sembra discutibile far coincidere l'iniziativa legislativa in discussione in Parlamento, oggetto della critica dell'appello, con il Magistero della Chiesa.

Raffaella ha detto...

Allora siano coerenti: decidano se fare i promotori di leggi o se rimanere sacerdoti.
Un laico puo' fare tutte le proposte che vuole, un prete deve essere in linea con il Magistero.
Se non se la sente piu' di ubbidire, puo' trarre le dovute conseguenze.
R.

Anonimo ha detto...

perdonate l'anonimato: sono un prete e, vi chiedo ancora perdono, temo la vendicatività dei 'tolleranti'! una vendicatività che penso di conoscere bene.
avete ragione i preti facciano i preti! quindi:
LITURGIA (a dir poco bistrattata, violentata, 'creata'... e i vescovi che fanno??, il mio vescovo che fa? il suo cervel, Dio lo riposi, in tutt'altre faccende affacendato a queste cose è morto e sotterrato!!! si interessa di ecologia e di ambiente!); CATECHESI (che letteralmente significa 'insegnamento a voce dei principi cristiani': normalmente snobbata spezzettata, intellettualizzata, secolarizzata... si parla di tutto tranne che di Dio, di Cristo, della Vergine, dei Santi, delal Chiesa e della vita eterna...., oppure viene proposta con una superficialità che sconcerta: innanzi tutto si dà sistematicamente per scontato ciò che scontato non è...: non basterebbe una pagina per indicare per sommi capi ciò che non è affatto scontato ritenere e di cui non si parla mai!!!), CONFESSIONALE (quando mai ci mettiamo, in confessionale? inutile lamentarsi che '... non vengono'... spesso non trovano nessuno... e quando anche ci trovano si sentono dire che.. ma no questo non è 'più' peccato!!!, ma non non ha bisogno di confessarsi! faccia la comunione lo stesso!! e alter amenità.

chiedo a tutti per una settimana un rosario al giorno per la conversione dei sacerdoti (me per primo) e dei vescovi (che, non dimentichiamolo, vengono reclutati tra i preti; chi li nomina, il papa, deve correre con i cavalli che trova e poi Gratia supponit naturam!). Che il Signore conservi il papa f.r. a lungo alla guida della santa Chiesa.
sia lodato Gesù Cristo!