Clicca qui per leggere l'intervista a De Rita.
Non condivido praticamente nessuna delle risposte di De Rita. E' proprio l'insistere sul federalismo ecclesiale, di cui ha parlato Messori, che ha portato la Chiesa Italiana (come altre chiese locali del resto) ad una profonda crisi anche in termini di credibilita'.
Ecco perche' i fedeli sono smarriti ed ecco perche' considerano il Papa come unico ed ultimo "referente".
Le chiese locali devono essere unite a Roma cosi' come ciascun vescovo agisce legittimamente solo se in comunione con il Santo Padre.
E, come ha detto un amico del blog, la Chiesa è gerarchica, non uno spazio di discussione democratica tra istituzioni dislocate in tutto il mondo.
R.
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6 commenti:
Regaliamo a De Rita una copia del Denzinger non penso gli possa far male, almeno potrà accorgersi di non aver detto nulla di nuovo ma di aver ripreso idee già condannate in modo chiaro ed inequivocabile, un sunto (per ovvi motivi economici) lo possiamo omaggiare anche ai vescovi che di tutto parlano tranne di quello per cui han giurato.
Ma no, Raffaella, a me non pare che qui sia in discussione l'unità teologica della Chiesa, e De Rita applica solo, un pò pedissequamente, i suoi schemi di sempre (localismo, policentrismo ecc.).
Direi che, entro certi limiti, la pluralità intesa come radicamento sul territorio, capillarità di relazioni e contatti, e financo (mutatis....) come moltitudine di "carismi", sono ricchezza e risorsa della Chiesa, e ne fanno la sua forza, ti pare?
entro certi e chiari limiti, ripeto, e beninteso.
Si', Karol, purche' ci sia comunione con il Papa.
R.
E' il solito De Rita. Occupato in una questione già largamente messa a tema nella Chiesa cattolica: il primato "ontologico" della Chiesa universale rispetto alle Chiese locali,o meno. Una discussione che ha impegnato, a suo tempo, anche il cardinal Ratzinger che ha corretto certe posizioni "particolaristiche" del cardinal Kasper.
La Chiesa cattolica non sarà mai una "federazione" di Chiese locali, pena il venir meno della sua intrinseca natura "cattolica".
Se, oggi, la Chiesa cattolica è, tutto sommato e nonostante tutto, in condizioni migliori delle Chiese ortodosse autocefale e, soprattutto, delle varie comunità riformate, è proprio grazie al "riferimento" certo al Vescovo di Roma, "pietra"della Chiesa universale.
Sarà un caso che non ho mai sopportato la sociologia?
...speriamo che questo ""riferimento" certo al Vescovo di Roma, "pietra"della Chiesa universale" continui a tenere!
...de Rita vuole una chiesa PROTESTANTE.....forse in buona fede, non giudico il suo cuore, ma ciò che dice è proprio ciò che Dio NON vuole...
Se Cristo avesse voluto una chiesa a conduzione federalista, non avrebbe detto a Pietro "Tu conferma gli altri nella fede" (Lc.22,33)
Ciò che punta De Rita è invece una sorta di primato D'ONORE, come si diceva al Concilio di Costantinopoli, peccato che il significato fosse diverso...e peccato che abbiamo visto come è finita: nell'ortodossia centinaia di autocefalie....non vi è UNA CHIESA, ma tante, così come portò Lutero con il suo protestare al Papa che definiva Satana in persona...migliaia e migliaia di piccole comunità cristiane o presunte tali, ognun per se con una sorta di Commissione FEDERALE appunto, ecumenica per tentare di riunirle...
Il principio di UNITA' non può avere come fondamento una sorta di fedralismo...perchè la Chiesa NON è istituzione umana, ma divina...ha già un CAPO, L'UNICO...Pietro è il Vicario, ergo dicevano i Padri della Chiesa: una chiesa con solo i vescovi NON RESISTEREBBE A LUNGO, così come una Chiesa senza i vescovi renderebbe vano il ruolo di Pietro...è la diversità nell'unità del ruolo petrino che la Chiesa resiste da duemila anni perchè la promessa del Cristo: che le porte degli inferi non prevarranno", l'ha fatta a Pietro consegnandogli LE CHIAVI...
L'autonomia del Vescovo è subordinata alla confermazione di Pietro, qui invece si sta spingendo ad un affetto solo filiale al Pontefice anzichè magisteriale...
Il Papa viene eletto dallo Spirito Santo, al contrario il Vescovo è scelto dal Papa e da lui inviato a nome suo a reggere una Diocesi...
la differenza è enorem...
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