martedì 8 dicembre 2009

Tettamanzi, interviene a difesa anche il Presidente della Repubblica


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Tante volte la religione è anche un fatto pubblico

"L'impegno della Chiesa è essenziale anche da un punto di vista della società civile". Con queste parole il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto nel dibattito apertosi dopo le critiche mosse dalla Lega al cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi. A chi gli chiedeva se la Chiesa facesse bene a chiedere rispetto, Napolitano ha detto:" Certamente. Tante volte la religione è un fatto pubblico e l'impegno della Chiesa nella vita sociale è essenziale anche da un punto di vista della società civile".

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Pero'...quando fu sbarrata al Papa la porta della Sapienza il Presidente invio' una lettera privata e non prese una posizione pubblica.
R.

6 commenti:

guglielmo ha detto...

E Barack Obama non è ancora intervenuto? :)

euge ha detto...

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Cinema
In Breve


2009-12-08 12:06
Attacco a Tettamanzi Bertone, "Va rispettato"


MILANO - "Raccomando il rispetto e la verità anche per il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, che è un grande pastore della chiesa ambrosiana e del suo popolo". Lo ha detto oggi a Milano il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, che insieme allo stesso Tettamanzi, ha accolto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

"Non sono ancora martire", ha detto con una battuta ironica l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, interrompendo il cardinale Tarcisio Bertone che lo aveva appena definito "un grande pastore della chiesa ambrosiana e del suo popolo". Entrambi hanno riso di questa battuta.

Oggi intanto un nuovo attacco al cardinale milanese. In nome della "tradizione cattolica", che ha tra i suoi capisaldi il rifiuto di incoraggiare la diffusione delle altre religioni, la Padania continua la sua polemica contro l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi e gli altri esponenti della Chiesa che hanno manifestato posizioni di apertura verso l'Islam. Questa volta l'affondo è contenuto in un articolo firmato da Giuseppe Reguzzoni e intitolato "Come un gregge senza pastore".

Tettamanzi non è mai direttamente citato, ma non ci sono dubbi su chi sia il destinatario delle critiche: l'articolo parte infatti con la constatazione che la tradizione cattolica é "invisa alle menti aperte della Curia milanese" e prosegue sostenendo che "le polemiche inaugurate dalla Curia di Milano riflettono oggi la profonda spaccatura esistente all'interno della Chiesa Cattolica tra chi interpreta il concilio come una rottura con la Tradizione e chi lavora per interpretarlo alla luce dell'insegnamento di tutti i pontefici e di tutti i concili precedenti". Il punto difeso da Reguzzoni è che "per la tradizione dogmatica della Chiesa Cattolica la libertà religiosa non può essere confusa con il relativismo e nemmeno con l'incoraggiamento di altre fedi da parte di chi ha l'autorità pastorale di guidare una comunità ecclesiale". "Non nascondiamoci dietro un dito - scrive l'articolista della Padania - ad essere inquietante è l'apologia che certi prelati spacciano per libertà religiosa , idea che da Pio IX e Benedetto XVI è stata unanimemente condannata". "E' evidente - continua l'articolo di Reguzzoni - che il divieto dei minareti in Svizzera e e l'opposizione alla proliferazione delle moschee a Milano non è una forma di coercizione ma solo la limitazione di aspetti architettonici simbolici e dunque carichi di significati ostili alla nostra cultura e alla nostra democrazia se non in aperti conflitto con essa". "E' altrettanto evidente - sottolinea l'articolo del quotidiano leghista - che certi vescovi dovrebbero essere preoccupati di lasciare intatta la dottrina tradizionale cattolica circa il dovere delle società verso la vera religione evitando posizioni che possono essere interpretate come una manifestazione di indifferentismo religioso". Tanto più che tutelare la libertà religiosa è "un compito che spetta alle autorità civili, non alla gerarchia cattolica, che dovrebbe occuparsi invece del suo gregge e della sua salvezza spirituale".

"L'impegno della Chiesa nella vita sociale è essenziale per la società italiana", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lasciando la biblioteca Ambrosiana dove ha incontrato il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi. La Chiesa chiede rispetto quando parla di questioni sociali, fa bene? A questa domanda dei giornalisti, Napolitano ha risposto: "Certamente, tante volte ho detto che la religione è un fatto pubblico".

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Adesso stai a vedere che è stato Tettamanzi ad aprire all'Islam...... Tutti si sono già dimenticati del discorso di Ratisbona?????? Però che memoria corta...... Ma si sà quello è stato un insuccesso vero????????
MA SIAMO SERI PER UNA VOLTA!

Anonimo ha detto...

Troppo imbarazzante per il Presidente Napolitano difendere il Papa pubblicamente ....... è una questione di ideologia.

un passante ha detto...

l'immigrazione è tema molto caro alla sinistra, e d è tema neutro, sganciato dalla fede. Sulla Sapienza , il presidente sarebbe andato troppo contro il mondo ateo di cui anche lui fa parte.
Non c'entra molto quello che sto per dire ed è un discorso prettamente politico, ma mi stupisce moltissimo invece la fretta dei cristiani di Casini di concedere cittadinanza e voto agli extracomunitari. Un politico lungimirante non può non rendersi conto che molti di essi sono islamici e sicuramente speranzosi di fondare prima o poi un partito islamico. E, sarà che anche per ragioni professionali ne frequento tanti, non vedo molta moderazione e desiderio di integrazione in molti di essi. Vogliono mantenere il "loro" e vogliono che trovi spazio qui, i cittadini comuni lo ammettono apertamente, sono i loro rappresentanti pubblici a falsare le intenzioni per rendere l'integrazione appetibile . Personalmente non mi interessano le guerre di religione e le persone per bene le rispetto tutte, indipendentemente dal credo, ma ci sono questioni come la poligamia, il velo integrale alle donne e la mentalità del tribunale islamico secondo sharia, che francamente non vorrei lasciare in eredità alle mie figlie e andrebbero chiarite meglio prima, secondo costituzione.

Anonimo ha detto...

Per i vescovi cattolici adulti e relativisti interverranno ancora a difesa Cacciari, La Repubblica, il priore di Bose, Il Corriere della Sera,....., certo, occorre tanta difesa quando il popolo è distante da loro nel credo e nell'opinione!

massimo ha detto...

"L'impegno della Chiesa è essenziale anche da un punto di vista della società civile"
bene signor presidente io sta frase adesso la incornicio,ok ?,e vedremo........