sabato 29 novembre 2008

Domani il Papa visiterà la Basilica di San Lorenzo fuori le mura. Anno laurenziano, un percorso di rinnovamento (Osservatore Romano)


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In attesa della visita di Benedetto XVI nella Basilica di San Lorenzo fuori le mura

Anno laurenziano
Un percorso di rinnovamento


di Alessandro Trentin

Tutto è pronto nella Basilica romana di San Lorenzo fuori le mura per accogliere la visita di Benedetto XVI, domani, domenica 30 novembre, in occasione della chiusura delle celebrazioni per il 1750° anniversario del martirio del protodiacono.
L'Anno laurenziano era stato aperto il 1º gennaio scorso dall'allora cardinale vicario Camillo Ruini con una solenne messa ed è proseguito con una serie di iniziative che hanno coinvolto la comunità e non solo. Infatti, sono stati numerosi i pellegrini di altre diocesi italiane ma anche provenienti dall'estero, ad esempio Germania, Spagna e Francia, che si sono recati in visita sulla tomba del martire.
A ricevere il Papa saranno, tra gli altri, il cardinale vicario Agostino Vallini e il parroco, fra' Bruno Mustacchio. I fedeli con grande gioia attendono di incontrare Benedetto XVI e i preparativi fervono per salutare l'arrivo del successore di Pietro, che presiederà la solenne concelebrazione eucaristica.
Il parroco commenta: "Ci prepareremo insieme all'onore di un evento che ci commuove, ci emoziona, ci interroga sul nostro essere Chiesa di Cristo, Chiesa che è in Roma, con l'umiltà di chi riceve lo stesso Gesù nella propria casa". La comunità dei fedeli, tra l'altro, si ritroverà fino alla vigilia della visita, davanti al tabernacolo pregando insieme per il Papa, per le sue intenzioni, per le proprie famiglie, per coloro che soffrono e anche per tutti quelli che hanno bisogno di un sostegno spirituale "certi - aggiunge il parroco - che il Signore non mancherà, ancora una volta, di riempire la nostra vita della sua grazia. Con questo spirito, accogliamo il Vicario di Cristo, sentendoci in comunione con Lui e tra noi". Fra' Bruno Mustacchio aggiunge: "Il Signore, nel suo immenso amore, ha chiamato il suo Servo Benedetto a tenere il posto di Pietro per essere pastore del suo gregge, di cui ognuno di noi è pecorella prediletta. Se Giovanni, il discepolo che Egli amava, è il primo degli apostoli a riconoscere Gesù nella scena della pesca miracolosa, Pietro è il primo a raggiungerlo, facendosi "ponte" tra il Signore e i suoi".
La Basilica, al cui interno sono custodite oltre alle reliquie del santo anche le tombe di Pio ix e di Alcide De Gasperi, è sede parrocchiale dal 1709, sebbene attualmente nel suo territorio rientrino soltanto una decina di famiglie. Nell'area basilicale, il cosiddetto "Agro Verano" sono anche sepolti i Papi Zosimo, Sisto iii e Ilario.
I cappuccini, che prestano una particolare attenzione alla pastorale dei defunti servendo l'attiguo cimitero monumentale del Verano, hanno avuto in affidamento la chiesa nel 1855.
Il superiore della Casa dei cappuccini e vice parroco, fra' Frumenzio De Donato, riferisce al nostro giornale che l'Anno laurenziano ha costituito "un'occasione per un rinnovamento interiore di tutta la comunità". Per i frati in particolare, aggiunge, si è trattato di un ulteriore passo nel percorso di maturazione della fede e di miglioramento della loro testimonianza. L'obbedienza alla Chiesa, l'osservanza delle sue leggi e dei suoi insegnamenti, costituiscono la regola di vita dell'ordine che impronta il suo cammino sulle orme di san Francesco d'Assisi.
Il vice parroco racconta, tra l'altro, della forte devozione dimostrata anche dai fedeli stranieri, giunti numerosi per ricevere l'indulgenza plenaria. La Basilica dunque, per un anno, è diventata faro illuminante per i pellegrini alla ricerca di un contatto profondo con la fede. La devota partecipazione alle adorazioni eucaristiche serali ne sono, conclude il vice parroco, un forte segno.
Oltre ai momenti di preghiera, per l'Anno laurenziano, sono stati organizzati anche dei seminari riguardanti temi specifici, cui hanno partecipato religiosi e esponenti del mondo della cultura. Le riflessioni si sono accentrare fra l'altro su la solidarietà e la missione e la tutela della vita. Inoltre, le tradizionali catechesi per adulti e giovani, molto seguite dai fedeli e che si svolgono regolarmente da anni, sono state tenute avendo una particolare attenzione per lo speciale evento. Per la comunità locale, inoltre, è a disposizione un centro di ascolto per le persone in difficoltà.
La Casa dei cappuccini è, tra l'altro, particolarmente attiva nel valorizzare l'immenso patrimonio storico-artistico costituito dalla Basilica e dalle altre proprietà attigue. Recentemente sono state scoperte delle antichissime tombe sullo spazio antistante il complesso basilicale che sono oggetto di interesse da parte della Sovrintendenza ai beni culturali.

(©L'Osservatore Romano - 30 novembre 2008)

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