lunedì 27 aprile 2009

Il Papa proclama cinque nuovi Santi: La visibilità della testimonianza cristiana (Zavattaro)


Vedi anche:

Il Santo Padre riceve in udienza il Principe Carlo ed il Presidente della Bielorussia (Sir)

Domani il Papa in visita nelle zone terremotate. Interviste a Mons. Molinari, a Don Cardoso e ad alcuni aquilani (Radio Vaticana)

Carlo e Camilla 15 minuti a colloquio col Papa. Il Principe gli dona un servizio piatti: "Possono essere di utilità"

Udienza del Santo Padre al Principe di Galles ed alla Duchessa di Cornovaglia: comunicato della Sala Stampa della Santa Sede

Elogio della coscienza: raccolti in un libro gli interventi del cardinale Joseph Ratzinger sulla verità interiore (Radio Vaticana)

Udienza del Santo Padre al Presidente Lukashenko: comunicato della Sala Stampa della Santa Sede

Chiesa, carità e verità, aspettando l'enciclica di Benedetto XVI: nota Sir

Benedetto XVI domani visita Onna e L’Aquila. Niente protocollo (Il Centro)

Il Papa riceve Lukaschenko: Santità, ci vediamo in Bielorussia. Il figlio regala a Benedetto XVI il suo abbecedario di russo

La Sacra Scrittura va letta con la Chiesa (Doldi)

L'Aquila, Don Ingrao: "Grande attesa per la visita del Papa" (Sir)

“Gesù Cristo: mito o storia?”. A Salerno, Andrea Tornielli sulla storicità di Cristo e dei Vangeli (Zenit)

Il Papa: La Risurrezione rinnova il cuore dell'uomo (Sir)

LA DIRETTA DELLA VISITA DEL PAPA IN ABRUZZO ANCHE SU SAT2000 E TELEPACE

Integrazione del post "La morte di Cristo è il sacrificio unico e definitivo..." con le parole di Benedetto XVI

Una laicità senza complessi non teme l’ora di religione (Chinellato)

Benedetto XVI atteso domani nelle zone colpite dal terremoto (Il Tempo)

I servizi segreti israeliani: "Papamobile poco sicura" (Battistini). Il programma non cambia (Vecchi)

Papa in Terra Santa, Custodia: La Messa a Gerusalemme sarà un evento eccezionale (Sir)

I giovani palestinesi attendono con gioia la visita del Papa in Terra Santa (Radio Vaticana)

VISITA DEL PAPA IN ABRUZZO: SERVIZIO DI SKY

L'opposizione romana al Papa secondo l'abbé Barthe. Settima parte (Messainlatino)

L’elogio di Papa Ratzinger alla «coscienza dell’uomo» (Calabrò)

Perché è così importante la visita del Papa in Terra Santa (José Luis Restan)

Il Belgio è un pulpito poco adatto per far prediche al Papa sull’Africa (Amato)

Il presidente bielorusso Lukashenko oggi in visita da Benedetto XVI (Il Giornale)

«Papa Ratzinger, rinunci alla Papamobile» (Tornielli)

Discorso del card. Ratzinger a Gerusalemme nel 1994: "Quelle parole che spiazzarono Cattolici e rabbini" (Bernardelli)

J. Ratzinger: "Ebrei e Cristiani devono accogliersi reciprocamente in una più profonda riconciliazione, senza nulla togliere alla loro fede e, tanto meno, senza rinnegarla, ma anzi a partire dal fondo di questa stessa fede. Nella loro reciproca riconciliazione essi dovrebbero divenire per il mondo una forza di pace" (1994)

Il Papa: nella crisi seguire l'esempio dei Santi della solidarietà (Izzo)

Joseph Ratzinger: «La libertà di coscienza conta più del Papa» (Tornielli)

L’arcivescovo Molinari: «L’ombra di Pietro conforterà L’Aquila» (Lambruschi)

Il Papa: "Celebrando l’Eucaristia comunichiamo con Cristo, vittima di espiazione, e da Lui attingiamo perdono e vita...L’Eucaristia è la perpetua e vivente eredità lasciataci dal Signore nel Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue" (Omelia per la Canonizzazione)

La visita del Papa in Abruzzo in quattro tappe. Il Pallio di Benedetto XVI a Celestino V (Lambruschi)

Secondo Kasper i colloqui fra Santa Sede Fraternità San Pio X inizieranno questa estate (Messainlatino)

Se in Germania la teologia è «fai da te» (Rodari)

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"

BENEDETTO XVI - Spezzare il pane

La visibilità della testimonianza cristiana

Fabio Zavattaro

C’è un messaggio di stretta attualità nelle figure dei Beati proclamati Santi da papa Benedetto, domenica 26 aprile.
Riguarda la crisi economica che il nostro mondo sta vivendo, e che sempre più rischia di aumentare il numero delle persone che si trovano a dover fare i conti con la perdita del posto di lavoro, con la difficoltà di far quadrare i bilanci familiari.
Il primo Santo che il Papa offre all’attenzione di quanti lo ascoltano è don Arcangelo Tadini, che descrive così: “Avendo sempre di vista nel suo ministero pastorale la persona umana nella sua totalità, aiutava i suoi parrocchiani a crescere umanamente e spiritualmente. Questo santo sacerdote, uomo tutto di Dio, pronto in ogni circostanza a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, era allo stesso tempo disponibile a cogliere le urgenze del momento e a trovarvi rimedio”.
Di qui le iniziative che il Papa definisce “coraggiose” per l’epoca, ma forse lo sarebbero ancora oggi, e cioè “l’organizzazione della Società Operaia Cattolica di Mutuo Soccorso, la costruzione della filanda e del convitto per le operaie e la fondazione, nel 1900, della Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, allo scopo di evangelizzare il mondo del lavoro attraverso la condivisione della fatica, sull’esempio della Santa Famiglia di Nazareth”.
Profetica e carismatica intuizione, afferma Benedetto XVI, “e quanto attuale resta il suo esempio anche oggi, in un’epoca di grave crisi economica.
Egli ci ricorda che solo coltivando un costante e profondo rapporto con il Signore, specialmente nel Sacramento dell’Eucaristia, possiamo poi essere in grado di recare il fermento del Vangelo nelle varie attività lavorative e in ogni ambito della nostra società”.
Grande è l’attualità dei nuovi Santi, quattro italiani e un portoghese; e attualissimo il messaggio che oggi offrono con la loro testimonianza ai cattolici. La suora napoletana Caterina Volpicelli “mostra alle sue figlie spirituali e a tutti noi – dice il Papa – il cammino esigente di una conversione che cambi in radice il cuore, e si traduca in azioni coerenti con il Vangelo. È possibile così porre le basi per costruire una società aperta alla giustizia e alla solidarietà, superando quello squilibrio economico e culturale che continua a sussistere in gran parte del nostro pianeta”.
Dando vita al suo Ordine, le Ancelle del Sacro Cuore, scelse di non indossare né il velo né l’abito per essere in tutto uguali alle persone soccorse nei bassi napoletani così come alle vittime del colera del 1884, a Minturno, a Meta di Sorrento e a Roma. Caterina ebbe nella sua famiglia, appartenente all’alta borghesia, una solida formazione umana e religiosa.
Fu amica del beato Ludovico da Casoria, fondatore delle Suore Francescane Elisabettine Bigie, e dell’avvocato Bartolo Longo, che diede avvio a numerose opere sociali a Pompei, con i poveri e i figli dei carcerati. Amicizie, frequentazioni, che fanno comprendere come l’attenzione verso i poveri, gli ultimi, sia una strada che suor Caterina percorse senza esitazioni, in un tempo difficile.
Ecco che dall’esempio dell’eremita Bernerdo Tolomei, fondatore dell’abbazia di Monte Oliveto, per il Papa viene “l’invito a tradurre la nostra fede in una vita dedicata a Dio nella preghiera e spesa al servizio del prossimo sotto la spinta di una carità pronta anche al sacrificio supremo”. E questo accadde in occasione della grande peste del 1348: lascia la solitudine di Monte Oliveto per recarsi nel monastero di S. Benedetto a Porta Tufi, Siena, e assistere i suoi monaci colpiti dal male. Qui egli stesso si ammala e muore “come autentico martire della carità”.
C’è poi la suora bresciana Geltrude Comensoli che nelle sue opere, evidenzia il Papa, “mirava a tradurre la carità contemplata nel Cristo eucaristico, in carità vissuta nel dedicarsi al prossimo bisognoso”. E aggiunge: “In una società smarrita e spesso ferita, come è la nostra, ad una gioventù, come quella dei nostri tempi, in cerca di valori e di un senso da dare al proprio esistere, santa Gertrude indica come saldo punto di riferimento il Dio che nell’Eucaristia si è fatto nostro compagno di viaggio. Ci ricorda che l’adorazione deve prevalere sopra tutte le opere di carità perché è dall’amore per Cristo morto e risorto, realmente presente nel Sacramento eucaristico, che scaturisce quella carità evangelica che ci spinge a considerare fratelli tutti gli uomini”.
Infine l’eroe nazionale portoghese Nuno de Santa Maria Alvares Pereira: “Ritiratosi in monastero dopo una valorosa difesa in armi dell'indipendenza portoghese dal regno di Castiglia, mostra che in qualunque situazione, di carattere militare o bellico, è possibile attuare e realizzare i valori e i principi di vita cristiana”.
Cinque nuovi santi che ripropongono con forza l’impegno del credente verso coloro che soffrono e vivono le privazioni di un’esistenza segnata dal sacrificio e dalla povertà. Le diverse vicende umane e spirituali di questi nuovi Santi, per papa Benedetto, ci mostrano “il rinnovamento profondo che nel cuore dell’uomo opera il mistero della risurrezione di Cristo; mistero fondamentale che orienta e guida tutta la storia della salvezza”.
I due discepoli di Emmaus avevano riconosciuto Cristo proprio nello spezzare il pane. Ed è questo l’invito che Benedetto XVI rivolge oggi ai cristiani: essere capaci di spezzare il pane, perché così saranno riconosciuti.

© Copyright Sir

4 commenti:

Caterina63 ha detto...

...mammamia Zavattaro che brutto servizio che hai fatto!!!!
:-(

hai tradotto tutto il discorso del Papa in chiave SOCIALE TRASCURANDO TUTTA LA PARTE SPIRITUALE...
pure l'Eucarestia ti è diventata una assistenza sociale?

che tristezza!!!

Eppure il Papa ha detto:

" A causa di questa sua improvvisa apparizione gli Apostoli restarono intimoriti e spaventati, al punto che Gesù, per rassicurarli e vincere ogni titubanza e dubbio, chiese loro di toccarlo – non era un fantasma, ma un uomo in carne ed ossa - e domandò poi qualcosa da mangiare. Ancora una volta, come era avvenuto per i due di Emmaus, è a tavola, mentre mangia con i suoi, che il Cristo risorto si manifesta ai discepoli, aiutandoli a comprendere le Scritture e a rileggere gli eventi della salvezza alla luce della Pasqua. "Bisogna che si compiano – egli dice – tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi" (v. 44). E li invita a guardare al futuro: "nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati" "

La visibilità della testimonianza cristiana passa dalla visibilità di un incontro CON CRISTO RISORTO...e non a caso il Papa sottolinea la passione di questi Santi per l'EUCARESTIA....e dice:

Lunghe ore trascorreva in preghiera davanti all’Eucaristia sant’Arcangelo Tadini, che, avendo sempre di vista nel suo ministero pastorale la persona umana nella sua totalità, aiutava i suoi parrocchiani a crescere umanamente e spiritualmente.

Anche in san Bernardo Tolomei, iniziatore di un singolare movimento monastico benedettino, spicca l’amore per la preghiera e per il lavoro manuale. La sua fu un’esistenza eucaristica, tutta dedita alla contemplazione, che si traduceva in umile servizio del prossimo.

Una particolare attrazione per Gesù presente nell’Eucaristia avvertì sin da bambina santa Gertrude Comensoli. L’adorazione del Cristo eucaristico diventò lo scopo principale della sua vita, potremmo quasi dire la condizione abituale della sua esistenza.

Testimone dell’amore divino fu anche santa Caterina Volpicelli, che si sforzò di " essere di Cristo, per portare a Cristo" quanti ebbe ad incontrare nella Napoli di fine Ottocento, in un tempo di crisi spirituale e sociale. Anche per lei il segreto fu l’Eucaristia. Alle sue prime collaboratrici raccomandava di coltivare una intensa vita spirituale nella preghiera e, soprattutto, il contatto vitale con Gesù eucaristico.

.

caro Zavattaro...non avremo alcuna "assistenza sociale" se prima non si approfondisce l'ASSISTENZA SPIRITUALE...
Perchè dovete ridurre il magistero ecclesiale in continui slogan SOCIALI?

che tristezza...

Fraternamente CaterinaLD

euge ha detto...

Perchè fa tanto comodo e soprattutto è al passo con i tempi....... ( secondo loro )

Purtroppo, quando si hanno poche frecce al proprio arco si fa quello che si può!

Caterina63 ha detto...

...ma infatti cara euge....tra l'altro lo stesso Zavattaro riporta dalle parole del Papa:

Ci ricorda che l’adorazione deve prevalere sopra tutte le opere di carità"....

ecco...è questo NON mettere a fuoco questo aspetto che riduce la mistica in attività sociale...
non riescono a percepire che le ore trascorse davanti all'Eucarestia sono ore guadagnate a qualsiasi altra attività...basti pensare alle MONACHE DI CLAUSURA le quali come vivrebbero diversamente la propria ATTIVITA' NEL SOCIALE?

inoltre è triste che si usi in questo contesto la sottolineatura di una consacrazione religiosa senza velo e senza abito fuori dal contesto in cui ciò avvenne nei confronti di un tempo attuale che si vergogna di indossare l'abito religioso...non a caso le parole di Zavattaro:
"Dando vita al suo Ordine, le Ancelle del Sacro Cuore, scelse di non indossare né il velo né l’abito per essere in tutto uguali alle persone soccorse".... non sono state espresse dall'omelia del Pontefice....ergo se le poteva risparmiare in questo contesto culturale che vuole l'abolizione dell'abito mentre il Papa sta rinvitando i sacerdoti al ritorno della talare...eh!
perchè semmai il Papa stesso ne da la motivazione dicendo:
"in un tempo di crisi spirituale e sociale".....

^__^
caro Zavattaro, puoi fare di meglio!

euge ha detto...

"caro Zavattaro, puoi fare di meglio!"

Ma, forse, fatemi fare l'avvocato del diavolo, non si vuole fare di meglio.