sabato 26 settembre 2009

Nel luogo del martirio di san Venceslao (Osservatore Romano)


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Nel luogo del martirio di san Venceslao

di Vladimír Kelna
Prevosto della chiesa di San Venceslao a Stará Boleslav

La visita del Papa alla Repubblica Ceca farà tappa, nell'ultima giornata, a Stará Boleslav, una cittadina a una trentina di chilometri da Praga. Si tratta di un luogo che resta legato ai più grandi santi cristiani del Paese.
Cirillo e Metodio vennero qui a visitare la famiglia del principe. Santa Ludmila vi abitava con i suoi nipoti. In un angolo della basilica di San Venceslao riposa Bozena, la moglie del principe Oldrich. Vi si trovano inoltre le spoglie dei santi cinque fratelli martiri, discepoli di sant'Adalberto. Qui veniva in pellegrinaggio il carismatico san Procopio. E qui si preparò per la sua ultima battaglia san Giovanni Nepomuceno.
Boleslav fu molto amata da quello che qui viene ricordato come il padre della patria, l'imperatore Carlo iv, grande devoto di san Venceslao. Egli fece costruire le nuove mura della città. A Boleslav celebrò la messa l'arcivescovo Arnost di Pardubice. Qui si recò in visita la venerabile carmelitana Marie Elekta. Nella cittadina vivevano il cronista Kosmas e lo storico gesuita Balbín. E a questo luogo guardavano i patrioti del risorgimento e anche quelli del periodo più recente della travagliata storia del Paese, cercando l'aiuto e la protezione celeste dinanzi al pericolo nazista e comunista. Si può dire dunque che Boleslav fu amata da tutti quanti quelli che amavano la terra boema, la sua gente e la sua fede ereditata da san Venceslao.
Oggi ci sono due santuari poco distanti l'uno dall'altro: la basilica di San Venceslao e il santuario dell'Assunzione della Vergine Maria. Gli eventi storici di questa terra sono strettamente legati a entrambi. Dinanzi alla porta della chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano fu assassinato il principe boemo Venceslao. Alcuni storici datano questo fatto al 929, altri al 935. Non si conoscono i motivi di questo fatto così tragico e insieme glorioso per la nostra nazione. Un argomento significativo rimane il carattere fortemente cristiano del governo di Venceslao, che non era ben accolto in un Paese con forti radici pagane. Il primo degli avversari di Venceslao era suo fratello Boleslao. Innegabile è anche il fatto che il luogo dell'assassinio fu proprio il castello di Boleslao, che - secondo la tradizione - si trovava sul luogo dell'odierna basilica di San Venceslao, dove probabilmente una volta sorgeva la chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Secondo la tradizione, Venceslao fu sepolto dinanzi a questa chiesa. Solo tre anni dopo le sue spoglie, per volontà di Boleslav, furono trasportate al castello di Praga, nella chiesa di San Vito, costruita dallo stesso Venceslao.
La basilica fu fondata attorno al 1042 dal principe Bretislav i per adempiere alla penitenza impostagli da Benedetto ix per il saccheggio di Gniezno, in Polonia, da parte dalle truppe boeme, con il conseguente trafugamento delle reliquie di sant'Adalberto, di suo fratello Radim e dei cinque santi fratelli.
In questo antichissimo luogo si venera un'immagine di Maria con il Bambino Gesù, alla quale fu molto legato Venceslao.
Durante le guerre ussite la cappella in cui l'immagine è conservata e la chiesa furono distrutte dal fuoco. Ma non cessarono mai i pellegrinaggi, anche sulle rovine. Per questo già alla fine del secolo xv entrambi gli edifici furono ricostruiti.
Per la storia mariana di Stará Boleslav è importante l'anno 1609, quando i cattolici boemi vi si recarono in pellegrinaggio per chiedere alla Vergine la salvezza della fede e la protezione dalla germanizzazione della terra boema. Allora la celebre icona fu intitolata "Palladio della terra Boema" e ne divenne il baluardo. Da allora ogni volta che la patria è stata in pericolo, i nostri avi sono venuti a Stará Boleslav per chiedere l'aiuto a Maria.
Durante l'occupazione nazista della la seconda guerra mondiale, il Palladio fu tolto dall'altare e murato. I nazisti, che conoscevano bene l'importanza di Stará Boleslav per la nazione ceca, avevano in animo di distruggere tutta la città. Ma non ebbero il tempo di farlo. Conclusa la guerra il Palladio fu portato a Praga ed esposto durante le celebrazioni di ringraziamento per la salvezza della patria. Durante la persecuzione comunista, questo simbolo della fedeltà della popolazione boema fu di nuovo nascosto e solo nel 1968 fu restituito alla venerazione dei fedeli.
I pellegrini si recano a Stará Boleslav da diverse parti. I pellegrinaggi più numerosi sono quelli che seguono la cosiddetta strada di san Venceslao, lungo la quale, secondo la tradizione, furono portate a Praga le spoglie mortali del principe. Lungo la strada i gesuiti costruirono nel 1674 - con il sostegno finanziario della contessa Leopoldina Príchovská - 44 cappelle decorate con episodi della vita di san Venceslao e raffigurazioni dei vari santuari mariani della Boemia e della Moravia. Oggi, dopo più di 300 anni, sono rimaste solo 29 cappelle. La maggior parte fu distrutta durante il regime totalitario dei decenni appena passati.
Ancora oggi sono numerosi i pellegrini che si recano a Stará Boleslav. Nel 2003 è stata rinnovata anche la tradizione del pellegrinaggio di san Venceslao. Si svolge ogni anno nel giorno della festa liturgica - il 28 settembre appunto - battezzata "della statalità" per sottolineare la comune determinazione di proteggere il patrimonio di san Venceslao: la fede cristiana, la lingua e tutta la cultura della nazione.

(©L'Osservatore Romano - 26 settembre 2009)

1 commento:

mariateresa ha detto...

cara, buongiorno.
Meravigliati:

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=719&ID_sezione=274&sezione=