lunedì 7 settembre 2009

Tutte le tappe della visita del pontefice a Viterbo e Bagnoregio. Una giornata indimenticabile (Ferlicca)


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Tutte le tappe della visita del pontefice a Viterbo e Bagnoregio

Una giornata indimenticabile

di Giuseppe Ferlicca

E' stata una celebrazione esemplare. In una giornata indimenticabile.
Un Papa molto soddisfatto, quello che ha commentato a pranzo, alla Domus La Quercia, la liturgia mattutina a Valle Faul.
A tavola con venticinque vescovi e il suo seguito, il Santo Padre si è soffermato sulla messa e l'Angelus a Viterbo.
“E' stata – ha detto - una celebrazione esemplare, con gente composta e devota". La compostezza dei devoti viterbesi è stata notata.
Qualcuno ha anche notato a tratti, pochi applausi. Non perché nella Tuscia le persone sono più fredde. Più semplicemente, sono state seguite le indicazioni impartite dai cerimonieri, che hanno chiesto di non applaudire, per dare alla cerimonia stessa un tono più solenne.
Il pranzo è stato un momento in cui il Santo Padre si è potuto rilassare prima di riprendere il programma previsto, con l'incontro di preghiera alla Domus , quindi il trasferimento a Bagnoregio.
Sono stati serviti piatti tutti preparati con prodotti locali. Si parla di porzioni molto abbondanti, che il Santo Padre ha accompagnato bevendo aranciata.
Una giornata molto intensa, ravvivata dalla presenza di ventimila persone in città.
Tutto è iniziato la allo stadio Rocchi, con l'arrivo salutato dalle autorità, primo fra tutti il sottosegretario Letta in rappresentanza del Governo. Quindi il trasferimento in piazza San Lorenzo.
Alla loggia del palazzo Papale, il saluto del sindaco Marini e delle altre autorità e una visita privata alla sala del conclave. Quindi la cerimonia a Valle Faul. Intensa.
Poi a Santa Rosa , un momento di preghiera davanti al corpo incorrotto di Santa Rosa, prima del bagno di folla con i facchini e mini facchini di Santa Rosa, che hanno donato al Papa una miniatura della Macchina.
Sul sagrato, Papa Ratzinger ha ammirato Fiore del Cielo, incontrando il costruttore Granziera e gli ideatori, Arturo Vittori e Andreas Vogler.
“Mi ha fatto i complimenti – dice Vittori – il vescovo poi gli ha detto che sono il fratello dell'astronauta e si è complimentato nuovamente.
Con Andreas hanno parlato in tedesco e gli ha detto di quando lavorava a Monaco”.
Poi alla Domus La Quercia. Prima dell'incontro di preghiera in cattedrale con 120 suore di clausura in rappresentanza dei dodici monasteri, il Papa ha ricevuto gli organizzatori della visita, insieme ad altri.
Tra cui anche l'ex assessore provinciale Renzo Trappolini.
Uno dei principali artefici dell'evento.
E' stato proprio durante una visita in Vaticano, con il vescovo Chiarinelli e il presidente Mazzoli, che Trappolini, prendendo spunto dagli studi del Pontefice su San Bonaventura, ha proposto la visita.
Particolarmente sentito l'incontro con le suore, che hanno festeggiato il Santo Padre, festeggiamenti proseguiti all'uscita della cattedrale, quando la folla sulla piazza ha salutato con calore il Pontefice. Poi la partenza per Bagnoregio, salutato da due ali di folla.
La visita nella Tuscia si è conclusa alle 19, con il rientro a Castel Gandolfo.

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