giovedì 20 novembre 2008
Card. Bagnasco: Il referendum sulla legge 40 ha contrastato la secolarizzazione. La Chiesa italiana ha superato gli sbandamenti postconciliari (Izzo)
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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo questo commento di Salvatore Izzo all'intervento del cardinale Bagnasco presso l'Università Europea di Roma.
R.
BAGNASCO: REFERENDUM LEGGE 40 HA CONTRASTATO SECOLARIZZAZIONE
(AGI) - CdV, 19 nov.
In Italia "la secolarizzazione non e' stata incontrastata, anzi gli ultimi anni, vedi referendum sulla Legge 40 o il Family Day, hanno fatto emergere momenti particolari in cui la Chiesa e' riuscita ad aggregare intorno a cruciali questioni antropologiche dei consensi significativi, ben oltre la compagine credente".
Lo ha sottolineato il presidente della Cei Angelo Bagnasco nella sua lectio magistralis all'Universita' Europea di Roma. Secondo il cardinale, "l'Italia rappresenta un terreno favorevole per la testimonianza cristiana, perche' in essa la Chiesa e' una realta' molto viva che puo' dare risposte positive e convincenti agli interrogativi della gente". Da parte sua, la Chiesa Italiana presenta, ha aggiunto, "un carattere non elitario, grazie ad una presenza capillare che ancora e'garantita dalla parrocchia e da una serie di esperienze riconducibili al territorio e ai vissuti della gente comune". Dunque, ha concluso Bagnasco, "si puo' affermare con ragionevole convinzione che la Chiesa nel nostro Paese e' viva nonostante il processo di secolarizzazione l'abbia investita, senza peraltro travolgerla, anzi essa conserva una indubbia presenza sulla scena pubblica e allo stesso tempo e' capillarmente diffusa tra la gente".
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BAGNASCO:CHIESA ITALIANA HA SUPERATO SBANDAMENTI POST-CONCILIO
(AGI) - CdV, 19 nov.
Gli sbandamenti del post-concilio hanno toccato solo marginalmente la Chiesa Italiana, che comunque li ha superati bene, restando unita al Papa. La valutazione e' del presidente della Cei Angelo Bagnasco, che pur non citando direttamente la teologia della liberazione e i tradizionalisti di mons. Lefebvre ha rilevato che negli anni successivi al Concilio in molti Paesi si sono affermati "approcci unilaterali". Questo, ha spiegato, ha fatto emergere in diverse chiese nazionali "presunte antinomie", che hanno portato "non senza gratuite semplificazioni" a "contrapporre la comunione verticale a quella orizzontale", come se non ci fosse piu'identita' tra "la comunuione eucaristica e quella gerarchica", garantita "nella Chiesa Universale grazie al Ministero di Pietro". Ma il cattolicesimo italiano da tutto cio' si e' salvato."Da questo punto di vista - ha affermato infatti il card. Angelo Bagnasco nella sua lectio magistralis all'Universita' Europea di Roma - la Chiesa in Italia appare normalmente estranea a tali contrapposizioni ideologiche, poiche' il popolo cristiano sa coniugare insieme le differenti dimensioni e i relativi servizi ministeriali senza creare fratture o contrapposizioni".
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BAGNASCO:ATTENZIONE A FAMIGLIA E GIOVANI VIE D'USCITA DA CRISI
(AGI) - CdV, 19 nov.
La famiglia, "la quale stenta a trovareuna propria serenita' in ambito economico e per la quale si fatica a fare emergere in campo politico la sua ineliminabile soggettivita'" e i giovani, che sperimentano un "vuoto desolante" e spesso sono vittime di "progetti di decostruzione che passano per l'assunzione delle droghe e dell'alcol, per i riti dell'assordimento e dello stordimento", devono essere per il presidente dei vescovi italiani i destinatari di una attenzione privilegiata, che rappresenta la via di uscita dalla crisi che stiamo attraversando. Il card. Angelo Bagnasco ha ricordato in proposito l'allarme lanciato da Benedetto XVI sull'"emergenenza educativa", definendo quello dell'educazione "un ambito oggi pressante", in cui "come Chiesa dovremo continuare a concentrare i nostri sforzi". "Educare non e' stato mai facile - ha rilevato il porporato - oggi tuttavia lo e' ancora di meno perche' si e' sedimentata l'idea che sia impossibile educare e dunque si rinuncia in partenza a questo compito. Ma dietro a questa sfiducia - ha concluso - c'e' in realta' una piu' radicale mancanza di speranza che e' quella nei riguardi della vita stessa".
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BAGNASCO: APRE A MOVIMENTI MA ANCHE A FORUM E "SCIENZA E VITA"
(AGI) - CdV, 19 nov.
"Nel quadro di una pastorale integrata", la Chiesa Italiana deve "lasciarsi arricchire dalla presenzavivificante dei movimenti ecclesiali e delle aggregazioni ecclesiali". Lo ha affermato il presidente della Cei AngeloBagnasco nella lectio magistralis tenuta questa mattina inoccasione dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Universita' Europea di Roma. "La condizione per avviare questa nuova stagione ecclesiale - ha detto - e' un clima di fraternita' e di dialogo, di franchezza e mitezza che deve potersi respirare dentro l'esperienza ecclesiale". Citando poi la "Nota dopo Verona" che ha raccolto l'indicazione del Convegno Ecclesiale Nazionale di un maggiore impegno dei laici cattolici per "contagiare (con il messaggio cristiano) le dimensioni quotidiane del vivere", il card. Bagnasco ha rilevato che "un segno di questa attenzione convergente verso alcuni segmenti della vita sociale particolaremente sensibili sono, a livello nazionale, alcune realta' aggregative che hanno in questi anni inciso profondamente nell'opinione pubblica: mi riferisco ad esempio - ha elencato - al Forum delleAssociazioni Familiari, all'associazione 'Scienza e Vita', a'Retinopera', al 'Forum del Terzo Settore', al Forum delle Associazioni socio-sanitarie', al 'Forum delle Associazioni per studenti universitari' e al 'Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione' (Copercom)". "Questa rete di organismi - ha riconosciuto il presidente della Cei - rappresenta una forma concreta di convergenza oltre che di presenza sul terreno dei problemi che riguardano tutti". Secondo Bagnasco, anche attraverso queste realta' la Chiesa italiana riafferma la "centralita' della persona". "E' la persona nelle sue dimensioni costitutive - ha concluso il presidente della Cei - ad essere sempre il soggetto interlocutore diretto della nostra attenzione pastorale", con la garanzia che "nessun astrattismo" distogliera' dall'impegno di annunciare "l'incontro risanatore e liberante di Cristo".
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