mercoledì 5 novembre 2008

Cristiani e Islam, l’amore «architrave» del dialogo (Mazza)


Vedi anche:

FORUM CATTOLICO-MUSULMANO: LO SPECIALE DEL BLOG

Il Papa: "Senza la Resurrezione la vita eterna sarebbe assurda" (Sir)

Il Papa all'udienza: "Il Cristianesimo non è la via della comodità, è piuttosto una scalata esigente, illuminata però dalla luce di Cristo"

Nasce un forum inedito di dialogo cattolico-musulmano (Zenit)

Aperta in Vaticano la mostra dedicata al Pontificato di Pio XII visitabile fino al 6 gennaio. Intervista ad Andrea Tornielli (Radio Vaticana)

Barack Obama è il nuovo Presidente degli Stati Uniti: gli auguri della Santa Sede e la nota Sir

Dialogo interreligioso in Vaticano: «Nuovo capitolo di una lunga storia»

Benedetto XVI rinnova il dialogo con i Musulmani (Le Figaro)

Baget Bozzo: "La Bibbia e le borse impazzite: l'impronta del Papa ha dominato il Sinodo dei vescovi" (La Stampa)

Intervista a Mons. Alain de Raemy, cappellano della Guardia Svizzera Pontificia (Osservatore Romano)

Intervista a Mons. Alain de Raemy, cappellano della Guardia Svizzera Pontificia (Osservatore Romano)

E' iniziato oggi il Forum interreligioso tra Musulmani e Cattolici (Occidentale)

Il cardinale Ruini commenta il libro curato da Sandro Magister sulle omelie del Papa: "La radicale unità tra esegesi e teologia" (Osservatore Romano)

"L'anno liturgico nelle omelie di Benedetto XVI. Servitore di una liturgia cosmica". La prefazione di Sandro Magister (Osservatore Romano)

Il Natale abolito a Oxford. Un coro di critiche (Osservatore Romano)

Tariq Ramadan: "Dialogo con Papa Benedetto XVI" ("Le Monde" e "The Guardian")

Dialogo Islam-Cristianesimo. Al via il Forum in Vaticano (Il Sole 24 Ore)

Anche un Ayatollah iraniano e un principe giordano in Vaticano per il forum cattolico-musulmano

Radici Cristiane dell'Europa e Islam: "botta e risposta" fra Tariq Ramadan e Padre Samir (Il Riformista)

Parla Samir Khalil: "L’alfabeto della convivenza fra Cattolici e Musulmani" (Paolucci)

Il magistero di Pio XII e la comunicazione: "Sulle onde della radio navigava la voce della Chiesa" (Osservatore Romano)

"Rivoluzione" in Vaticano: entra la meritocrazia (Galeazzi). Malumore fra i prelati rigoramente anonimi :-)

Dialogo islamo-cristiano: Benedetto XVI si iscrive nella logica del Concilio e di Giovanni Paolo II ma con maggiore chiarezza e fermezza (La Croix)

Padre Samir: "Cristiani e Musulmani: riprende il dialogo grazie al Papa ed alla lectio di Ratisbona" (Asianews)

Card. Tauran su incontro islamo-cattolico in Vaticano: "Un capitolo nuovo" (La Croix e Sir)

Pedofilia nella Chiesa: la svolta attesa e coraggiosa di Benedetto XVI (Cesare Fiumi)

credenti nel mondo

Cristiani e islam, l’amore «architrave» del dialogo

Al via a Roma il seminario del Forum cattolico-musulmano sul tema «Amore di Dio, amore del prossimo» Domani, dopo l’udienza dal Papa, verrà presentata una «dichiarazione comune». Tauran: «C’è collaborazione umanitaria e sulle questioni etiche, deve crescere il confronto teologico»

DA ROMA SALVATORE MAZZA

La cosa importante è che «malgrado le crisi che a volte ci sono, noi ci parliamo». Che, insom­ma, «i ponti non sono stati interrotti». È il car­dinale Jean Louis Tauran, ai microfoni di Radio Va­ticana, a inquadrare in questi termini il primo Se­minario che, col titolo «Amore di Dio, amore del pros­simo», mette da ieri a confronto ventinove esponenti cattolici e altrettanti musulmani.
Organizzato dal Forum cattolico-musulmano, e o­spitato a Roma dalla Pontificia Università Gregoria­na, il seminario ha approfondito ieri il sottotema « I fondamenti teologici e spirituali », mentre oggi toc­cherà a « Dignità umana e rispetto reciproco ». Do­mani i partecipanti saranno quindi ricevuti in u­dienza da Benedetto XVI, mentre nel pomeriggio la Gregoriana ospiterà una sessione pubblica, duran­te la quale sarà presentata la «Dichiarazione finale» da un partecipante cattolico e da un esponente mu­sulmano del Forum.
«Questo incontro – ha spiegato nella citata intervi­sta Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso – è la conseguenza della Let­tera delle 138 personalità musulmane che l’anno scorso era stata indirizzata ai capi religiosi cristiani e in particolare al Papa. Dunque, questo incontro e­ra previsto. Ma ciò che è importante – ha aggiunto – è che esso permette innanzitutto di rileggere un po’ l’islam attraverso due comandamenti: l’amore di Dio e l’amore per il prossimo. E questa è una cosa piuttosto inedita. Tuttavia, non bisogna fare di que­sta Lettera e di questo Forum cattolico-musulmano una cosa straordinaria, come se si iniziasse a dialo­gare soltanto a partire da questa Lettera dei 138».
Il dialogo con l’islam, ha ricordato inoltre i cardina­le, dura «da più di 1400 anni», e dal Concilio «ab­biamo ricevuto il documento Nostra aetate, che ha tracciato una strada ancor più precisa per questo dialogo. Direi quindi che quello attuale è un nuovo capitolo di una lunga storia». Quanto alle tematiche affrontate, il porporato ha precisato che in incontri del genere «si parla un po’ di tutto», anche se «a di­re il vero, non possiamo dire di avere un dialogo teo­logico », che si può dire «sotteso, ma non tecnica­mente definito né realizzato». Per contro «a livello delle questioni etiche, a livello spirituale, nel mo­mento in cui ci sono azioni congiunte, ad esempio in occasione delle grandi catastrofi umanitarie, c’è collaborazione». «I rapporti tra cattolici e musul­mani – ha aggiunto inoltre Tauran – dipendono mol­to dalle circostanze politiche dei Paesi in cui l’islam è religione maggioritaria. Io credo che ciò che por­ta tensione ai rapporti è che nel mondo musulma­no si associa il cristianesimo all’Occidente. Questa amalgama è molto pericolosa, perché quando i re­sponsabili delle società occidentali prendono deci­sioni politiche che i musulmani ritengono contra­rie ai loro interessi, essi dicono: “Sono i cristiani che ci attaccano, sono i cristiani che ci provocano”. Ec­co che cosa porta tensione nei rapporti». Tensioni che rischiano poi di riflettersi sulle minoranze cri­stiane nei Paesi islamici, per tutelare le quali pro­prio il dialogo, assieme al diritto e alla diplomazia, è uno dei canali attraverso cui opera la Santa Sede. Sempre all’emittente vaticana, Yahya Pallavicini, vi­cepresidente della Coreis, la Comunità religiosa i­slamica italiana, ha spiegato che tra gli obiettivi con cui l’islam si accosta al colloquio c’è quello di «tro­vare una fratellanza più consapevole e più efficace, che sappia rispondere alle sfide del mondo con­temporaneo e ai rischi che il post-modernismo o la secolarizzazione cercano di provocare, per impedi­re alla dimensione spirituale di riuscire ancora ad il­luminare le persone di buona volontà».

© Copyright Avvenire, 5 novembre 2008

Nessun commento: