martedì 4 novembre 2008

Il Natale abolito a Oxford. Un coro di critiche (Osservatore Romano)


Vedi anche:

FORUM CATTOLICO-MUSULMANO: LO SPECIALE DEL BLOG

Tariq Ramadan: "Dialogo con Papa Benedetto XVI" ("Le Monde" e "The Guardian")

Dialogo Islam-Cristianesimo. Al via il Forum in Vaticano (Il Sole 24 Ore)

Anche un Ayatollah iraniano e un principe giordano in Vaticano per il forum cattolico-musulmano

Chiesa-islam, alle radici della convivenza (Paolucci)

All'Università Gregoriana, il primo seminario organizzato dal Forum cattolico-musulmano con esperti delle due religioni. Giovedì 6, l'udienza col Papa

L’amore di Dio al centro del primo seminario tra Vaticano e studiosi islamici (Asianews)

Assemblea dei vescovi francesi, Card. Vingt-Trois: "Con il Papa una Chiesa giovane" (Sir)

Radici Cristiane dell'Europa e Islam: "botta e risposta" fra Tariq Ramadan e Padre Samir (Il Riformista)

Comunicato del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso sul 1° Seminario organizzato dal Forum Cattolico-Musulmano

Parla Samir Khalil: "L’alfabeto della convivenza fra Cattolici e Musulmani" (Paolucci)

Il magistero di Pio XII e la comunicazione: "Sulle onde della radio navigava la voce della Chiesa" (Osservatore Romano)

"Rivoluzione" in Vaticano: entra la meritocrazia (Galeazzi). Malumore fra i prelati rigoramente anonimi :-)

Dialogo islamo-cristiano: Benedetto XVI si iscrive nella logica del Concilio e di Giovanni Paolo II ma con maggiore chiarezza e fermezza (La Croix)

Scienza e religione al di là degli stereotipi: "Il big bang il gesuita e l'ebreo" (Lucetta Scaraffia)

Vergognosa omissione dei media: la delegazione ebraica ha espresso solidarietà per il massacro dei Cristiani in India ma nessuno ne ha parlato!

Padre Lombardi: "Il Papa andrà in Africa a portare un messaggio di speranza" (Radio Vaticana)

Il primo incontro del forum cattolico-musulmano: "Una scelta per il futuro" (Osservatore Romano)

Cattolici ed Islam-L’esigenza della verità. Intervista all’imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini (Sir)

Pedofilia nella Chiesa: la svolta attesa e coraggiosa di Benedetto XVI (Cesare Fiumi)

Al via domani in Vaticano il forum cattolico-musulmano

Padre Samir: "Cristiani e Musulmani: riprende il dialogo grazie al Papa ed alla lectio di Ratisbona" (Asianews)

Benedetto il predicatore: 27 omelie di Papa Ratzinger raccolte in un unico volume a cura di Sandro Magister (Ravasi)

Card. Tauran su incontro islamo-cattolico in Vaticano: "Un capitolo nuovo" (La Croix e Sir)

Il Papa: "La morte prematura di una persona a noi cara diventa un invito a non attardarci a vivere in modo mediocre, ma a tendere al più presto alla pienezza della vita"

Una riflessione sulle parole del Papa all’Accademia delle scienze (Doldi)

Un nuovo altare alla Cattedra in San Pietro

Dopo la decisione del consiglio comunale della cittadina britannica

Il Natale abolito a Oxford
Un coro di critiche


Oxford, 4. Ancora critiche alla decisione del consiglio comunale di Oxford di cancellare la parola "Christmas", Natale, dalle celebrazioni, giungono dal vescovo di Portsmouth, monsignor Roger Francis Crispian Hollis, e dall'arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
"Ancora una volta - ha detto il vescovo Hollis - si tratta di linguaggio politicamente corretto impazzito e sono contento di sapere che i nostri amici musulmani e ebrei la pensano allo stesso modo. La decisione offende la comunità cristiana della città, non fa nulla per promuovere l'armonia razziale e, nel nome dell'inclusività, esclude le tradizioni di una significativa parte della popolazione della città. Deploro questa decisione e spero che il comune ci ripensi"
Anche l'arcivescovo Ravasi ha sottolineato che: "La decisione del consiglio comunale di Oxford di abolire qualsiasi riferimento al Natale è sintomo dell'ateismo che oggi si promuove con l'indifferenza religiosa. Il desiderio di questa iniziativa di Oxford non è tanto quello di riuscire a ristabilire un dialogo in modo tale da non avere prevaricazioni, quanto, piuttosto, quello di stingere fino al punto di restringere qualsiasi identità propria, qualsiasi storia che sta alle spalle e non stabilire un vero dialogo. Il vero dialogo - ha aggiunto l'arcivescovo - lo si costruisce attraverso le identità; quindi, in questo caso, ritengo che non solo si tratti di una stravaganza, ma alla fine anche di una negazione consapevole, non so fino a che punto, di una grandezza che sta alle proprie spalle, che costruisce il proprio stesso volto".
L'obiettivo dichiarato dalle autorità del comune britannico è quello di ridimensionare l'eccessiva risonanza assegnata alla più importante festività cristiana a discapito delle altre religioni.
Sabir Hussain Mirza, presidente del consiglio musulmano di Oxford, ha affermato: "Sono molto irritato per questo. I cristiani, i musulmani e altre religioni aspettano tutti il Natale".
Dello stesso avviso il rabbino Bracknell, del centro educativo di ebraismo di Oxford, "qualsiasi decisione che annacqui la cultura tradizionale e il cristianesimo nel Regno Unito non è positiva per l'identità britannica".
L'arcivescovo Ravasi considera molto positivo il fatto che i musulmani e gli ebrei si oppongano a questa iniziativa, perché significa che anch'essi sono consapevoli dei pericoli di questo tentativo di eliminare le identità.
"Mentre in passato - ha proseguito il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura - quando si combatteva la presenza dei segni religiosi, lo si faceva con delle argomentazioni, persino con il desiderio di opporre un sistema del tutto alternativo, ora, invece tante volte questa avanzata della negazione è una specie di onda grigia, di nebbia; si vuole introdurre proprio una componente così fluida e inconsistente che è la caratteristica della secolarizzazione attuale. Dio non viene negato - ha concluso l'arcivescovo - viene del tutto ignorato e l'impegno pastorale è ancora più complesso perché di fronte a una negazione si possono apportare le argomentazioni. Di fronte, invece, a questa sorta di "gioco di società" incolore, inodore, insapore, c'è alla fine, l'impossibilità di una reazione. Ora noi non abbiamo più l'ateismo, ma l'indifferenza che stinge, scolora, e alla fine, forse impedisce all'uomo anche di interrogarsi, come fanno tutte le grandi religioni, sui temi fondamentali, temi capitali che vengono invece dissolti all'interno di un'atmosfera così inconsistente".

(©L'Osservatore Romano - 5 novembre 2008)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Oxford: il significato etimologico è "guado di buoi". Si sa che i buoi passando fanno i loro bisogni corporali di dimensioni abbastanza notevoli. Forse quelli di Oxford che vorrebbero togliere di mezzo il Natale come qualcosa di fastidioso sono caduti tutti faccia a terra sul letame lasciato da vacche e buoi. Invece di prendersela con gli animali o con il loro mandriani, se la prendono con il Natale.
Preghiamo:" Memento rerum Conditor/nostri quod olim corporis/ sacrata ab alvo Virginis/ nascendo formam sumpseris".
Giuseppe Flavio (d'ora in poi: in precedenza Anonimo)