martedì 21 aprile 2009

«Il Papa è troppo stalinista» L’Unità si fa beffe del ridicolo (Socci). Appunto: non mi si tocchi Messori!


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«Il papa è troppo stalinista» L’Unità si fa beffe del ridicolo

Citati a sproposito

Nella dolente lamentazione di Pietro Citati (Repubblica, 15/4) sulla distruzione di chiese e tesori di arte cristiana a causa del terremoto, a un certo punto si legge: «provai lo stesso sentimento quando il terremoto distrusse il meraviglioso crocifisso di Cimabue ad Assisi o quando i terroristi talebani colpirono i grandi Buddha in Afganistan. Come un tremore, o un brivido davanti a qualcosa di intollerabile o di impossibile».
In effetti è impossibile capire quale crocifisso di Cimabue abbia provocato l’intenso dolore di Citati, perché non risulta che nel terremoto di Assisi del 1997 sia andato distrutto un «meraviglioso crocifisso di Cimabue».
Forse ne è al corrente solo lui. Insieme con la redazione di Repubblica che ha addirittura messo in evidenza in un vistoso sommario la sua lamentazione sul fantomatico crocifisso di Cimabue distrutto ad Assisi.

Nietzsche il passerotto

Fra i “beni culturali” da conservare con attenta manutenzione c’è sicuramente Bruno Gravagnuolo, il gigante del pensiero – momentaneamente in forza all’Unità – che tutto il mondo ci invidia. Sappiamo come sono questi luminari: perdono giustamente la pazienza davanti agli scolaretti impreparati. Così Brunone Magno (l’Unità, 10/4) ha vergato una filippica di due pagine contro Joseph Ratzinger per un suo accenno critico a Nietzsche. L’esimio professor Gravagnuolo ha sentenziato che la «recezione» di Nietzsche «da parte di Ratzinger è banale e orecchiata. Non è fondata sui testi». Insomma il ragazzo non si è preparato. Non ha letto i libri. Forse Gravagnuolo dubita perfino che Ratzinger sappia leggere il tedesco. Lo accusa di demonizzare Nietzsche come fosse un precursore della volontà di potenza quando invece, agli occhi di Brunone, è «fragile e problematico». Come un passerotto. Il pontefice, tuona Gravagnuolo, è reo addirittura di essersi appiattito sulle interpretazioni «del marxismo-stalinismo». Che - lo ammetterete - letto sull’Unità, fa scompisciare dal ridere.

Varcare la soglia

Sebbene Benedetto XVI continuamente richiami la memoria, a lui cara, di Giovanni Paolo II a cui è devoto e con cui si pone in continuità, Vittorio Messori, ottimo intellettuale, valentissimo apologeta, sul Corriere della sera (20/4) ha pensato di difendere papa Ratzinger opponendolo al suo predecessore, Giovanni Paolo II. Così di fatto avallando la contrapposizione fra i due papi che viene fatta dagli avversari (i quali, quando era vivo Wojtyla, lo criticavano con gli stessi argomenti che oggi usano contro Ratzinger).
Nella sua filippica Messori attribuisce a Ratzinger presunte «perplessità» (che in realtà erano di Messori) su «alcune iniziative come le parate sincretiste di Assisi, le richieste di scuse per le colpe dei morti, la moltiplicazione dei viaggi a spese del governo quotidiano della Chiesa, l’eccesso di beatificazioni e canonizzazioni, la spettacolarizzazione di momenti religiosi, magari con rockstar sul palco papale e la scelta di paramenti liturgici secondo le indicazioni dei registi televisivi».
Questo attacco impietoso e francamente superficiale è particolarmente infelice perché sta all’interno di un bell’articolo e perché viene da un intellettuale cattolico che dovrebbe avere qualche debito di gratitudine verso il grande papa Wojtyla che di certo lo stimò e lo valorizzò. C’è inoltre un problema di stile: se si hanno motivi di critica sarebbe bene esprimerli quando i criticati sono in vita e nel pieno dei loro poteri, non dopo la morte. Infine l’intelligenza di Messori, che è anche un grande giornalista, non può ridurre a una sorta di caricatura un pontificato eccezionale che fra l’altro ha anche il merito di aver spalancato la porta al successore. Di recente da queste colonne ho auspicato che il Corriere facesse scrivere più spesso Messori perché c’è bisogno, nel plumbeo panorama mediatico, della sua originalità e qualità. Ma Benedetto XVI non ha davvero bisogno di simili “difese”.

© Copyright Libero, 21 aprile 2009 consultabile online anche qui.

Mi dispiace ma non concordo in nulla e per nulla con gli appunti mossi da Socci a Messori!
Per una volta uno scrittore cattolico esce dal mediaticamentepoliticamentereligiosamente corretto e ce la prendiamo?
Enno'!
Cio' che sorprende e' che la difesa di Papa Benedetto da parte di Socci finisce laddove inizia la citazione di Giovanni Paolo II.
Non mi risulta che Benedetto XVI sia un clone di Papa Wojtyla.
E ricordo che Messori espresse i suoi dubbi quando Giovanni Paolo II era ancora in vita, al contrario di chi, ora, lo osanna per contrapporlo al Pontefice regnante.
Caro Socci, che l'allora cardinale Ratzinger nutrisse dubbi sulle preghiere di Assisi e' fuori di dubbio.
Non essendo una rana dalla bocca larga curiale, espresse in modo chiaro ed esplicito le sue perplessita' non andando al primo incontro di Assisi. O sbaglio?
Coerenza e limpidezza!
Sulla spettacolizzazione delle Messe, il cardinale Ratzinger fece piu' interventi o ricordo male?
Non si comprende come mai Joseph Ratzinger debba essere sottoposto ad ogni sorta di critica mentre i suoi predecessori (in particolare Roncalli e Wojtyla) ne siano del tutto immuni.
Passi per giornali come Repubblica e L'Unita', ma da Socci mi aspetto altro.
Il giochino delle contrapposizioni non l'ha iniziato Messori.
Egli ha solo messo qualche puntino sulle "i".
Ha dato fastidio? A me no!
Grazie a Messori per avere scritto il suo editoriale e speriamo che ne arrivino altri, altri ed altri!

R.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

che esempio edificante.
uno scrittore cattolico contro un'altro scrittore cattolico e solo perchè messori ha osato fare una piccolissima critichina a woytjla.
nessuno può toccare il predecessore di benedetto mentre tutti hanno licenza per sparare su ratzinger.
almeno si taccia quando uno ha il coraggio di dire la verità.
e messori non ha nemmeno citato marcinkus.

mariateresa ha detto...

non è la prima volta che Socci bacchetta Messori su questo argomento. Semplicemente ha una sensibilità diversa da Messori .
Socci stravede per Benedetto ma non vuole che venga elogiato come diverso dal predecessore. Ma un po' diverso lo è dsvvero. E non c'è niente di male in questo.

euge ha detto...

Caro Anonimo il predecessore di Benedetto XVI è intoccabile, infallibile e non solo!
Molto spesso questi signori dimenticano che per quanto riguarda gli atti di magistero, se non ci fosse stata la collaborazione fattiva di Ratzinger " il cattivone ed inquisitore" , del pontificato di Giovanni Paolo II sarebbe rimasto ben poco; a parte i viaggi e le celebrazioni con scenografie simili ad un concerto rock.
Vi metto a conoscenza cari amici del blog di un episodio di una meschineria senza precedenti, che si è verificato nella mia parrocchia, Maria stella dell'Evangelizzazione il giorno prima dell'anniversario dell'elezione di Benedetto XVI. Come tutti sanno, con la Domenica in Albis si festeggia anche la Divina Misericordia festa voluta da Giovanni Paolo II e fin qui nulla da dire. Peccato però che il mio parroco manager, abbia sfruttato questa occasione per propagandare immaginette di Giovanni Paolo II ormai malato, all'ingresso della Parrocchia; continuando così lo sporco gioco dell'uno contro l'altro. Sinceramente, ho trovato questo espediente di basso livello; una mancanza di rispetto totale non solo per GPII che sicuramente non avrebbe gradito una tale " esibizione" ma, ancor più una mancanza di rispetto totale verso Benedetto XVI. Questo è solo uno dei tanti episodi che ormai si verificano nella mia parrocchia da un pò di tempo a questa parte.
Mi auguro prima o poi, che qualcuno prenda dei provvedimenti seri; perchè trovo assurdo ed imperdonabile che un parroco si presti ad un simile giochino sfruttando la memoria di GPII ed una ricorrenza religiosa.
Riguardo a Socci, è da tempo che mi chiedo da che parte sta..........! Mi auguro che in vista del viaggio in Israele, non se ne esca con qualche premonizione o cose del genere.

Anonimo ha detto...

c'è forse qualche ruggine tra Socci e Messori a proposito dei segreti di Fatima?

Anonimo ha detto...

E' possibile che tra Socci e Messori, ambedue molto legati a Papa Benedetto, vi sia una certa qual "rivalità". Ognuno propaganda il "suo" Benedetto. Riguardo a Fatima il vero scontro credo sia tra Socci e card. Bartone. Un duello a colpi di libri e non solo.
Alessia

Cindy ha detto...

Da parte di alcuni sceittori, cattolici e non mi sembra che ci sia come la tendenza a vedere in
B16, come un Vescovoche tiene il posto a GPII perchè questo si è momentaneamente assentantato e prima o poi tornerà. Non vogliono capire che non tornerà più e che rimpiangerlo è inutile ( anche perche Benedetto sta facendo il suo lavoro in maniera egrgia).
Quanto alla rivalità tra Messori e Socci è una cosa tipica degli scrittori di qualunque epoca e se ben usata può condurre a ottimi risultati. Basti che non sfoci in sterili accuse reciproche.
I due non hanno scritto anche due libri opposti su Medugorje?

Anonimo ha detto...

Vorrei dire la mia. da tempo leggo questo sito per avere qualche notizia immediata che non appare da altre parti. Come ne leggo altri Pontifex ect. Sinceramente trovo interessante la comunicazione dei fatti, sui commenti mi trovo a disagio. generalmente mi sembra che siate tutti appiatitti su posizioni politicamente corrette, di taglio semlicemente neocoservatorista.
E' legittimo ognuno fa' le sue scelte. Ma credo che sia un limite. Messori anche lui ormai e' su questa linea. Cn questo non voglio togliere valore per quello che ha fatto e fa'. Ma le sfide in campo da quelle liturgiche a quelle dottrinali, chiedono piu' coraggio. Il coraggio della Verita' e non del compromesso tra cose che non si amalgano.
Grazie

Raffaella ha detto...

Caspita!
Finora sono stata chiamata in tanti modi, ma mai politicamente corretta!
R.

mariateresa ha detto...

lo "stampo neoconservatorista" te lo lascio tutto.
Ma perchè non parliamo come mangiamo senza coniare di continuo delle etichette che ormai sono sbiadite come la bellezza della bella Otero?

Caterina63 ha detto...

...Socci forse si contrappone al Messori da quando (il Socci) ha preso la tranvata di andare contro Ratzingr sulla questione del presunto Terzo segreto di Fatima non ancora, secondo lui, divulgato integralmente mentre è stato difeso dal Messori ^__^

Occorre dire in difesa di Messori che lui conosce Ratzinger almeno un pochino meglio del Socci ^__^
e che a diffrenza di Messori Socci non ha mai DIALOGATO privatamente con Ratzinger nè ha mai potuto intervistarlo o pranzare con lui...

Però non li difinirei uno contro l'altro, ma insieme si completano^__^

Lo stesso Messori ha preso una tranvata nell'usare un quotidiano per fare una sorta di difesa a Ratzinger, contraponendolo a predecessore, di cui non ne aveva affatto bisogno, anche i giornalisti più bravi possono commettere errori^__^
dal canto suo Socci ha una visione della Chiesa che manca al Messori e, viceversa...ergo entrambi sono davvero due ottime penne che vanno prese sempre con le dovute cautele senza mai estremizzare...ma complementari fra di loro, il discernimento alla fine è sempre meglio che lo facciamo NOI!

^__^
Fraternamente CaterinaLD

Caterina63 ha detto...

Cara eug...non t'accorare....pensa che Famiglia Cristiana non ha dedicato neppure una copertina a nessuno dei due anniversari recenti del Pontefice...mentre con l'altro...era sempre in copertina...

Ma meglio così dammi retta...come dice il Signore "hanno già ricevuto la loro ricompensa" e mi dispiace per GPII perchè non gli si rende un buon servizio, ma lo si offende continuamente...e poi si inventano miracoli e prodigi pur di vederlo "santo subito"...

Una volta uscì un articolo e lo disse anche il card. Biffi: IL PAPA "BUONO" E' SEMPRE QUELLO MORTO....^__^
ma per tale attestazioni STRUMENTALIZZATE E POCO MAGISTERIALI noi NON ABBIAMO FRETTA con Ratzinger...^__^

^__^

Viva Socci e Viva Messori!

gemma ha detto...

"generalmente mi sembra che siate tutti appiatitti su posizioni politicamente corrette, di taglio semlicemente neocoservatorista".

mamma mia che corrente d'aria! Che anonimo giudizio lapidario, elevato su correttezza politica non si capisce di che tipo di taglio semplicemente vetero snobistico. Come dire: passo di qua giusto il tempo di percepire notizie, tappandomi il naso...
Ma non ti tratteniamo, credimi....questo è un luogo di "piccoli", altrimenti, almeno io non sarei qui

raffaele ha detto...

A me l'articolo di Messori non è piaciuto. La sua visione del pontificato di Giovanni Paolo II mi sembra francamente riduttiva e fuorviante. L'incontro di assisi fu un grande evento: le accuse di Messori sono ingiustificate. Che poi Benedetto XVI come teologo sia superiore al suo predecessore è indubbio: ma nella Chiesa esiste la complementarietà dei carismi (sul piano pastorale Giovanni Paolo II era più elastico, e non era un limite).

chiara ha detto...

più elastico sul piano pastorale soprattutto con l'apertura al sacerdozio per le donne,la comunione ai divorziati e le aperture all'aborto e eutanasia?
l'evangelium vitae l'ha scritta ratzinger?
l'incontro di assisi generò in noi cattolici l'idea che tutte le religioni fossero uguali.
questo fu un errore gravissimo di cui paghiamo ancora lo scotto.
senza contare i polli sacrificati sugli altari.
messori ha scritto un articolo che conservo nella mia agenda soprattutto a futura memoria.
saluti
chiara

gemma ha detto...

cosa si intende esattamente per maggiore elasticità pastorale? Capisco che apparentemente possa essere stato percepito da alcuni come "più alla mano", più ecumenico, ma la linea pastorale di un pontificato non mi pare si possa riassumere solo negli atteggiamenti umani e nell'ecumenismo. In fin dei conti, la pastorale immediatamente diretta alla vita dei fedeli, come ciò che concerne famiglia, vita, bioetica , sessualità, procreazione, ecc., mi pare siano state le stesse di quelle attuali. Ed è qui che nella maggior parte dei casi si svolgono i maggiori dilemmi interiori dell'uomo di oggi

Anonimo ha detto...

Ma ad Assisi "sacrificavano" anche i polli

http://www.megghy.com/s_caterina/intervista_assisi.htm

euge ha detto...

(sul piano pastorale Giovanni Paolo II era più elastico, e non era un limite).

Per raffaele: sono d'accordo sul fatto della complementarietà ma, non sull'elasticità.......
Ma di quale elasticità parli scusa? Se leggi l'enciclica che ti ha appena citato chiara, scoprirai che la fermezza sui temi dell'etica come la famiglia, il fine vita, l'aborto e tante altre belle cose sono le stesse.
Può esserci un modo diverso di approccio con le persone ma, quello chi lo nega? Del resto è giusto che sia così altrimenti saremmo tutti uguali. Poi, caro raffaele se proprio vuoi saperlo, proprio forse l'eccessiva elasticità che tu tanto stai osannando, insieme all'incontro di Assisi, mi hanno portato ad infischiarmene di Dio e della chiesa per più di venti anni. Come puoi ben vedere, non sempre l'elasticità e la spettacolarizzazione della fede avvicinano anzi, molto spesso si ottiene l'effetto contrario.

euge ha detto...

"Cara eug...non t'accorare....pensa che Famiglia Cristiana non ha dedicato neppure una copertina a nessuno dei due anniversari recenti del Pontefice...mentre con l'altro...era sempre in copertina..."


Posso accettare il tuo consiglio Caterina ma, vedi la cosa che mi fa schifo è che tutto questo si sia verificato in una parrocchia all'inizio di una messa e per di più sfruttando una festa religiosa; quella appunto della Divina Misericordia.
Credo che un parroco non dovrebbe mai arrivare a simili meschinità di comportamento.