lunedì 20 aprile 2009

I viaggi internazionali di Benedetto XVI nel quarto anno di Pontificato (Avvenire)


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QUATTRO ANNI DI BENEDETTO XVI

I viaggi nel mondo

Stati Uniti, dal 15 al 21 aprile 2008 Washington e New York

Un anno fa Benedetto XVI viveva il suo terzo anniversario dall’elezione in una delle più grandi metropoli del mondo: New York. Pochi giorni prima, a Washington, aveva ricevuto di persona gli auguri per il suo 81° compleanno dal presidente degli Stati Uniti, George W. Bush.
Due celebrazioni vissute all’interno del viaggio apostolico (15-21 aprile) nel cuore della nazione che più di ogni altra è icona della contemporaneità e alla quale il Papa ha rivolto un forte invito all’unità nella diversità.
A Washington ha incontrato, oltre alle autorità e ai vescovi statunitensi, anche gli educatori cattolici, i rappresentanti di altre religioni, alcune vittime di abusi sessuali da parte di preti. Della tappa a New York restano ancora vivide alcune immagini: il discorso all’Onu e alla sinagoga di Park East, la folla festante lungo la 5ª Avenue, la preghiera a Ground Zero e l’affollata Messa allo Yankee Stadium.

Australia, dal 12 al 21 luglio 2008 tra i giovani della Gmg

È stato il viaggio con la meta più lontana tra quelli affrontati finora: una visita che ha portato il Papa tra i giovani, per la XXIII Gmg, in una «terra giovane», da lui stesso definita «terra dello Spirito Santo», l’Australia (12-21 luglio). A fare da sfondo alla visita sono stati i grattacieli di Sydney, simbolo di un Paese proiettato nel futuro, ma anche le danze e i colori delle popolazioni aborigene, dell’Australia e delle isole del Pacifico, immagine di radici antiche cui il Papa ha reso omaggio. Oltre ai rappresentanti delle altre confessioni cristiane e delle altre religioni, i seminaristi e i vescovi australiani, Ratzinger ha voluto incontrare anche un gruppo di giovani disadattati. E poi il grande abbraccio di migliaia di giovani da tutto il mondo nel grande ippodromo di Randwick, dove il Papa ha chiesto alle nuove generazioni di mettersi in ascolto dello Spirito Santo.

Francia, dal 12 al 15 settembre 2008 nel 150° di Lourdes

Tra devozione e dialogo con la modernità: questi i due fili conduttori del viaggio in Francia (12-15 settembre), compiuto in occasione del 150° anniversario delle apparizioni di Lourdes. Una visita che è partita da Parigi, dove il Papa ha tenuto un discorso davanti al mondo della cultura al Collegio dei Bernardini e si è soffermato sul dialogo tra fede e ragione. Altrettanto significativa la veglia con i giovani sul sagrato di Notre Dame, che ha anticipato l’intensità dei gesti vissuti a Lourdes. Dopo aver visitato i luoghi di Bernadette, Benedetto XVI ha sostato davanti alla grotta delle apparizioni per poi partecipare a uno dei momenti più amati dai pellegrini di Lourdes: la processione «aux flambeaux». Prima di tornare a Roma il Papa ha celebrato l’Eucaristia con i malati.

Camerun e Angola, dal 17 al 23 marzo 2009 per il Sinodo africano

Ha stupito e affascinato l’incontro di Benedetto XVI con l’Africa, che è entrata subito «in sintonia» con il Pontefice, come dimostrano i successivi numerosi messaggi di ringraziamento rivolti a Ratzinger. Dal 17 al 23 marzo scorso, infatti, il Papa ha visitato il Camerun e l’Angola, fermandosi a Yaoundé e a Luanda. In particolare nello stadio della capitale camerunense Benedetto XVI ha presieduto la Messa in occasione della pubblicazione dell’Instrumentum Laboris della seconda Assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi, che si terrà a ottobre in Vaticano. Un documento che il Papa ha consegnato ai vescovi del continente. Una particolare risonanza, non solo in Africa, hanno avuto le parole rivolte da Ratzinger ai Movimenti cattolici per la promozione della donna incontrati a Luanda.

© Copyright Avvenire, 19 aprile 2009

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