venerdì 10 aprile 2009
La sezione tedesca della Fraternità San Pio X non reciterà la preghiera per gli Ebrei riformulata da Benedetto XVI. Dov'è la notizia?
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Leggiamo e poi commentiamo:
Domani si può recitare invocazione 'corretta' da Ratzinger
Roma, 9 apr. (Apcom)
I lefebvriani rifiutano la preghiera per gli ebrei riformulata da Papa Ratzinger.
La sezione tedesca della fraternità sacerdotale San Pio X - criticata negli ultimi mesi sia dal 'Zentralrat der Juden' (l'associazione ebraica tedesca) che dai vescovi cattolici tedeschi per le sue posizioni sugli ebrei - sostiene che domani, venerdì santo, i tradizionalisti continueranno a pregare per la conversione degli ebrei, in contrasto con le indicazioni della Santa Sede.
"Ogni uomo ha il diritto di formulare le proprie preghiere come glielo suggerisce la sua fede personale", scrive in un comunicato odierno il superiore dei lefebvriani tedeschi, Franz Schmidberger. I lefebvriani tedeschi spiegano: "Non vogliamo che venga tolto alla Chiesa la possibilità di pregare perché questo popolo (gli ebrei, ndr.) trovi quella salvezza che il Messia ci ha donato".
La preghiera sugli ebrei del venerdì santo è tornata in uso con il messale preconciliare liberalizzato da Benedetto XVI (la cosiddetta messa in latino).
Già Giovanni XXIII, nel 1959, aveva 'ammorbidito' la preghiera - il cosiddetto 'Oremus' - eliminando il riferimento alla "perfidia" giudaica. Ma nella preghiera erano rimasti riferimenti all'"accecamento" e alle "tenebre" del popolo ebraico, eliminati da Ratzinger. La nuova formula di preghiera per gli ebrei, introdotta lo scorso 6 febbraio, invoca Dio perché "illumini" i cuori degli ebrei "perché riconoscano Gesù Cristo salvatore di tutti gli uomini" e - evitando il concetto di conversione - perché "tutti gli uomini si salvino e giungano alla conoscenza della verità". La decisione del Papa, che voleva andare incontro alla sensibilità ebraica, ha invece rinverdito le polemiche tra Vaticano ed ebrei, risentiti comunque per la preghiera del venerdì santo. I problemi sono poi esplosi a causa delle dichiarazioni negazioniste del vescovo lefebrviano Richard Williamson - uno dei quattro presuli tradizionalisti al quale il Papa ha revocato la scomunica. Solo ripetuti interventi del Vaticano e del Papa hanno riportato il sereno nelle ultime settimane.
La fraternità lefebvriana, puntualizza adesso il superiore tedesco, "vuole condurre un vero dialogo, improntato al rispetto e alla comprensione per l'altro, senza per questo rinunciare alle proprie posizioni teologiche. Deve essere chiaro, soprattutto, che è impossibile ogni evangelizzazione coatta".
I lefebvriani tedeschi rifiutano l'accusa di antisemitismo, citando, tra l'altro, la lettera di San Paolo ai romani (2,9): "Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco. Gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, perché presso Dio non c'è parzialità". La preghiera per la conversione degli ebrei, spiegano, appartiene alla "antichissima tradizione" della Chiesa cattolica.
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Leggo:
La preghiera sugli ebrei del venerdì santo è tornata in uso con il messale preconciliare liberalizzato da Benedetto XVI (la cosiddetta messa in latino).
Prego? Il Messale tridentino non e' mai stato abolito e Giovanni Paolo II HA CONCESSO UN INDULTO per la celebrazione della Santa Messa secondo il rito di San Pio V SENZA MODIFICARE di una virgola la preghiera per la conversione degli Ebrei riformulata da Giovanni XXIII (il Papa buono...).
La domanda cruciale e' questa: perche' dal 1962 al 2007 nessuno si e' mai lamentato? Che cosa e' cambiato? Il Papa?
Quanto a tutta la questione, non capisco dove stia la notizia!
I colloqui dottrinali fra la Santa Sede e la Fraternita' San Pio X devono ancora iniziare e quindi e' chiaro che, fino ad allora, i "Lefebvriani" continueranno a pregare secondo il Messale riformato dal beato Giovanni XXIII.
Non vedo dove stia il problema...mi pare un dato ovvio!
R.
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2 commenti:
Ciao Raffa. E' proprio vero che un bel tacer non fu mai scritto.
La sezione tedesca della FSSX poteva limitarsi a pregare come ha sempre fatto in tempo di Pasqua, senza emettere un comunicato che suona provocatorio, espone a polemiche di cui non si sente il bisogno e rischia di dare ulteriori appigli a chi ha interesse a minare preventivamente un confronto non ancora iniziato. Mi domando cosa ne pensi Mons. Fellay.
Alessia
Non ho capito un acca di questa questione! che mi sembra campata per aria! Che differnza c'è tra le varie preghiere?
E perchè comunicare questa decisione solo quest'anno se da sempre i lefebriani pregano con la vecchia invocazione?
Aiuto qualcuno mi spieghi qualcosa!
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