mercoledì 2 settembre 2009

Caso Boffo: l'analisi di Toscana Oggi e la riflessione di Roberto de Mattei

Clicca qui per leggere il commento Toscana Oggi: "Caso «Avvenire», la ricostruzione dei fatti e le reazioni dei cattolici" e qui per l'analisi di Roberto de Mattei: "Riflessioni e domande sul caso Boffo".

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccellente articolo di R. de Mattei. Solita difesa d'ufficio su Toscana Oggi, che ripete pari pari quanto scritto da Paolini su Avvenire.
Rocky

Antonio ha detto...

Purtroppo ogni parola aggiunta non fa altro che del male.
Per il bene della Chiesa, per la credibilità dei suoi Pastori, per lo scandalo suscitato tra i fedeli...prima che si creino danni irreparabili è bene che Dino Boffo rassegni le dimissioni e che Sua Eminenza le accetti.
Dice bene Roberto de Mattei non si mette in dubbio la solidarietà ma è necessaria l'onestà...stiamo parlando della Direzione di quello che viene ritenuto il giornale dei Vescovi!
Quando il Santo Padre fu attaccato a più riprese non si fece avanti un vescovo,a parte Bagnasco, ....
Oh! Schiavi togati...disse una volta, contro i senatori che tacevano, l'imperatore Elagabalo!

Gianpaolo1951 ha detto...

Purtroppo il "caso Boffo" è indifendibile!...
Feltri lo sa e lo sanno anche molti altri...
Possibile che certa "Chiesa" non se ne renda conto?!?
Ho paura che ne uscirà piuttosto malconcia!...
Spero solo che a farne le spese - come sempre - non sia il nostro amato Santo Padre!...

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo ogni sillaba dell'articolo di De Mattei.
Grazie per averlo segnalato.
Vittorio

Areki ha detto...

Ho letto con attenzione l'ottimo articolo del Prof. De Mattei. E' un articolo che delinea chiaramente qual'è la posta in gioco. Condivido in pieno il pensiero del Prof. De Mattei parola per parola. Boffo va sostituito altrimenti la Chiesa farà una pessima figura, anzi già l'ha cominciata a fare.
don Bernardo

Fabiola ha detto...

Non mi è piaciuto quasi nulla di ciò che è stato scritto su questa vicenda da quasi nessuna voce cattolica. Da Messori a Farina, da Socci a de Mattei; non parliamo di Giannino, Valli, Melloni e di tanti blog cattolici.
Sembra quasi non si aspettasse altro per arrivare ad un "redde rationem", chiedere dimissioni e rivendicare patenti di purezza ecclesiale, sottolineando il proprio parziale o interessato punto di vista. Politicistico, liturgistico o altro. Con dispendio di analisi in cui si è, al di là, delle intenzioni, trattata la Chiesa come una qualsiasi istituzione para-democristiana, in cui tutti sanno solo far la guerra a tutti,(ruiniani,sodaniani, bertoniani...) per basse questioni di potere. Dando così ragione ai vari Mancuso, che sostengono essere la ricerca del potere "connaturata all'istituzione stessa". Come ben scrive Antonio "ogni parola aggiunta non fa altro che del male". Probabilmente anche le mie. Non sono Alice nel paese delle meraviglie; so quanto male può albergare nel cuore dell'uomo,(anche negli uomini di Chiesa) se non altro per esperienza personale. Ma è la Chiesa mia madre cui devo il Battesimo e la contemporaneità di Cristo alla mia vita. E troppe parole noostre, in questi giorni, l'hanno sfigurata di fronte al mondo.
Forse è venuto il momento di soffrire per essa in silenzio e di chiedere al Signore che la custodisca come noi non sappiamo fare. Come ci ricorda, ogni giorno, con il suo paziente "martirio" Benedetto XVI.

sam ha detto...

Questo testo di Mattei è veramente il testo più cattolico che ho letto in questi giorni.
Come dice Raffaella.... DA INCORNICIARE!

Anonimo ha detto...

essendo in internet ed io prete preferisco mantenere l'anonimato.
cara fabiola, grazie: hai ragione soffriamo, offriamo e preghiamo per la Chiesa che ci è madre, oltre che essere la sposa di Cristo che sempre la purifica per farsela comparire santa e immacolata. ovviamente la purifica perché c'è bisogno!
Viva il Papa, che il Signore lo conservi a lungo alla guida della santa Chiesa.
e come dice il preconio pasquale rivolgendosi al Risorto: degnati di reggere, governare e conservare noi tuoi servi, tutto il clero e il popolo tanto devoto,
insieme al beatissimo papa nostro Benedetto.
Sia lodato Gesù Cristo!

Anonimo ha detto...

... e alla fine i fatti hanno rimesso le cose a posto, hanno restituito l'onore e la buona fama alla vittima innocente (Dino Boffo) e hanno sbugiardatto clamorosamente i tanti saccentini e spiritosini cattolici (Messori, Cossiga, De Mattei...) che insegnano ai Vescovi come si governa la Chiesa e pretendono di dividere il Papa dai Vescovi quando il Papa invece ha avallato l'operato della CEI sul caso Boffo.
Si conferma il detto biblico: i giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà.
Viva Boffo, viva l'Avvenire, viva il Papa e i Vescovi, abbasso i cattolici della fronda!

Luigi Murtas