martedì 1 dicembre 2009

Mons. Vegliò: il voto contro i minareti duro colpo alla libertà religiosa, ma serve reciprocità (Tornielli)

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mons. Vegliò è un abile cerchiobottista.
Alessia

Parati semper ha detto...

C'è da prendere atto di un fatto incontrovertibile: in TUTTA la nostra cultura regna il "politicamente corretto", in ogni occasione si misura il "dire" con il "non dire". A quale fine? Scongiurare conflitti? Beh, questo mi sembra profili la costruzione di un nuovo muro, non più di mattoni, ma molto alto e pericoloso proprio perchè virtuale. PS: nel contesto è fin troppo eloquente la posizione espressa dal Vescovo Brunner futuro presidente della Conf Episcopale Svizzera.

Antonio ha detto...

Vegliò farebbe bene a preoccuparsi della libertà religiosa per i cristiani n Turchia ,in Arabia Saudita,in Libia, in Algeria,in Egitto,in Sudan, in Pakistan, in Afghanistan,in Indonesia...
In poche parole nei paesi islamici non esiste e non è mai esistita.
Con simili guappi il Vaticano farà la fine del Fanar!

euge ha detto...

Serve reciprocità????? Ma davvero????? CHE SCOPERTA!!!!!!! Se non sbaglio è dal discorso di Ratisbona che il Papa parla di reciprocità ma, a quanto pare, per certi Mons. la reciprocità è a binario unico cioè:

Cristiani cattolici verso musulmani, buddisti per dirne alcuni....... Strano questo modo di intendere la reciprocità!!!!!
Senza una reciprocità vera e cioè un vero rispetto partendo dalle proprie differenze, non si arriverà mai ad una vera libertà religiosa che ovviamente, non ha nulla a che vedere con il fanatismo.