venerdì 4 settembre 2009

Presentata al Pontefice una sintesi della miniserie televisiva sulla vita di Sant'Agostino (Osservatore Romano)


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Presentata al Pontefice una sintesi della miniserie televisiva

Un'affermazione provocatoria, "l'amore è tutto", è fra le prime frasi del film "Sant'Agostino": una storia straordinaria e insieme vicina, plasmata in due capitoli, duecento minuti per una miniserie televisiva che sarà trasmessa in autunno dalla Rai.
Nel pomeriggio di mercoledì 3, una sintesi di settanta minuti del film è stata proiettata nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Pontificio a Castel Gandolfo, alla presenza di Benedetto XVI e di un centinaio di invitati, tra i quali il segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone; gli arcivescovi Fernando Filoni, sostituto della Segreteria di Stato, e James Michael Harvey, prefetto della Casa Pontificia; il vescovo di Albano Marcello Semeraro; e i monsignori Peter Brian Wells, assessore della Segreteria di Stato, Ettore Balestrero, sotto-segretario per i rapporti con gli Stati, Guido Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, Georg Gänswein, segretario particolare del Papa, e Alfred Xuereb, della segreteria particolare. Tra le autorità civili il sindaco di Castel Gandolfo Maurizio Colacchi e il direttore delle Ville Pontificie Saverio Petrillo.
La serie è frutto di una coproduzione fra Germania, Italia e Polonia (Lux Vide/Rai Fiction, Bayerischer Rundfunk/Tellux Film, Eos Entertainment/Rai Trade e Grupa Filmowa Baltmedia) che ha avuto un'origine eccezionale. È stato lo stesso Benedetto XVI a gettare il seme del progetto, come ha ricordato nel suo saluto Gerhard Fuchs, direttore della Bayerischer Rundfunk.
Nell'intervista concessa a Castel Gandolfo, nel 2006, durante la preparazione del suo viaggio in Germania, il Papa aveva sottolineato l'importanza di girare un film su sant'Agostino.
"Questa sua idea - ha ammesso Fuchs dinanzi al Papa - ha ispirato tutti noi in modo straordinario".
Come introduzione all'anteprima di "Sant'Agostino", questa intervista è stata in parte riproposta. "La storia - aveva osservato allora - ci offre personaggi meravigliosi niente affatto noiosi, ma ricchi di significati contemporanei".
Aveva poi suggerito "di fare film senza sovraccaricare il pubblico con l'eccesso di dati particolari", "piuttosto mettendo in evidenza profili dei personaggi che sono ancora attuali e fonte di ispirazione per tutti noi". Sono poi state trasmesse le immagini più suggestive della sua visita pastorale a Pavia, nel 2007, quando ha venerato le reliquie di sant'Agostino.
Alla trasposizione cinematografica di una personalità tanto complessa hanno contribuito i vari riferimenti al vescovo di Ippona fatti dal Papa nel corso del suo pontificato.
Come ha affermato Ettore Bernabei, presidente onorario di Lux Vide, "abbiamo drammatizzato l'impegno di questo grande comunicatore del v secolo per vivificare la cultura greco-romana con la rivelazione cristiana" e "abbiamo cercato di far capire agli uomini e alle donne della nostra epoca, anch'essa di transizione, l'attualità di questo grande umanista innamorato di Dio". Nel suo saluto al Papa, Mauro Masi, direttore generale della Rai, ha espresso la soddisfazione di aver proposto "uno dei più grandi pensatori dell'Occidente" per il quale "si può dire che tutto il pensiero dell'antichità confluisca nella sua opera".

(©L'Osservatore Romano - 4 settembre 2009)

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