giovedì 8 ottobre 2009

“Non contro ma dentro” la Chiesa c’è bisogno di una riforma. Riflessione dell'On. Luca Volonté


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Il Papa: "Per amore di Cristo san Giovanni Leonardi lavorò alacremente per purificare la Chiesa, per renderla più bella e santa. Capì che ogni riforma va fatta dentro la Chiesa e mai contro la Chiesa. In questo, san Giovanni Leonardi è stato veramente straordinario e il suo esempio resta sempre attuale. Ogni riforma interessa certamente le strutture, ma in primo luogo deve incidere nel cuore dei credenti" (Catechesi)

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Riceviamo e con grandissimo piacere e gratitudine pubblichiamo la seguente riflessione dell'On. Volontè sul monito di ieri del Santo Padre.
Grazie ancora :-)

R.

“Non contro ma dentro” la Chiesa c’è bisogno di una riforma.
Il crescendo di parole del Papa Benedetto XVI sulla Chiesa Cattolica, iniziato con la Via Crucis del 2005 e culminato con la Lettera ai Vescovi sulla Fraternità Pio X, ha trovato ieri un’importante conferma. Di più, ieri il Papa ha annunciato una riforma per rendere la Chiesa “più bella e più santa”.
Oggi non possiamo sapere se sia in arrivo uno o più atti ufficiali, prendiamo atto che l’attenzione del ‘timoniere’ alla barca è vigile e appassionata.
Ieri, <ricordando nell’Udienza del mercoledì le virtù di san Giovanni Leonardi, uomo che visse a metà del XVI e XVII secolo, Papa Benedetto non solo ne ha voluto sottolineare la straordinaria attualità ma anche la similitudine dell’ambiente culturale di allora e di oggi:”un indebita scissione tra fede e ragione, l’illusione di una possibile e totale autonomia dell’uomo il quale sceglie di vivere come se Dio non ci fosse”.Oggi si chiama relativismo.
Giustamente il Papa riafferma un’evidenza, troppo spesso capovolta dalla ‘fede adulta’, Cristo si incontra nella sua Chiesa, “santa ma fragile” in un divenire a volte oscuro, “dove grano e zizzania crescono insieme”.
Il Papa invita ad avere lo stesso atteggiamento di san Giovanni, “non si scandalizzò delle debolezze, ma per contrastar la zizzania scelse di essere buon grano, decise di amare Cristo nella Chiesa e lavorò alacremente per purificarla”. La Riforma di cui parla il Papa, un richiamo a ciascuno di noi, deve passare dalla “riforma dei costumi degli uomini, a cominciare da chi comanda”, una riforma che deve essere attuata con la prudenza e la determinazione del buon medico:” una attenta diagnosi dei mali che percorrono la Chiesa e prescrivere per ognuno di essi un rimedio più appropriato”.
Perché tutti, dice Benedetto, devono aspirare alla santità, alla misura alta della vita cristiana e…soltanto coloro che sono pronti a scelte radicali ispirate dal Vangelo”, possono rinnovare la Chiesa. Un passo ancor più fermo, una conferma dell’appassionata determinazione di passare dai richiami e dalla denuncie dei ‘difetti’, alla azione.
Benedetto XVI, dopo aver parlato in diverse circostanze al clero e ai vescovi tutti, stavolta spinge le sue parole più in là, il “ buon medico” fa suo le parole di San Paolo: correggi a ‘tu per tu’, richiama davanti a un altro amico, infine denuncia l’errore a tutta la comunità.
Tutti i fedeli cattolici dovrebbero ringraziare la sollecitudine per gli appassionati richiami del Papa, la sua indefessa volontà ad correggere,accudire, voler sante le sue pecorelle. Il successore di Pietro, al di là di estemporanei sussurri e fraintendimenti fuori e dentro la Chiesa, ha il timone ben saldo in mano e agirà con il buon esempio e con esemplari decisioni.
Non per dar ragione a chi sta ‘fuori’, solo da ‘dentro’ e per il bene della stessa Chiesa. Benedetto “il Compassionevole” c’è e non allenterà la presa.

On. Luca Volonté

1 commento:

Anonimo ha detto...

E veramente potremmo dare a Benedetto XVI il titolo di "Magno".