sabato 8 novembre 2008
Come mai quando il Papa parla in italiano, c'è qualcuno che capisce "Roma per toma"? Lo scivolone dell'organo del PD
Vedi anche:
Rosso "malpela" l'Unità alla deriva..."sbronza" o vera pazzia?
Il discorso del Papa sulle donazioni di organi e Barack Obama (Galeazzi)
Il Papa (iscritto ad un'associazione di donatori): "La donazione di organi è un grande atto d'amore" (Tornielli)
Il controverso intellettuale islamico Ramadan: "Non demonizzate l'islam" (Rampoldi)
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Il Papa incontra l’Islam: «Superiamo i pregiudizi» (La Nazione)
STASERA A "TG2 DOSSIER" (RAIDUE 23.30) REPORTAGE "INDIA, GUERRA AI CRISTIANI"
Fede e ragione in John Henry Newman e Joseph Ratzinger (Osservatore Romano)
Il Papa incoraggia la donazione degli organi ma raccomanda che sui criteri di accertamento della morte ci sia il consenso degli scienziati (Izzo)
Come mai i media hanno ignorato il forum cattolico-musulmano? Clarice ed il dottor Lecter indagano...
Il Papa: "I trapianti di tessuti e di organi rappresentano una grande conquista della scienza medica" (Sir)
Il Papa: "La donazione di organi è una forma peculiare di testimonianza della carità. Abominevole il traffico di organi" (Discorso del Papa ai partecipanti al Congresso Internazionale promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita)
Padre Samir: "Un buon inizio in amicizia al Forum cattolico-islamico in Vaticano" (Asianews)
Padre Samir sul forum cattolico-islamico: "Affermazioni impegnative sulla libertà di coscienza. Ci sono motivi per sperare" (Paolucci)
Il Card. Ruini presenta il libro di Magister: "Il Papa è uno straordinario omileta, un paradigma per molti sacerdoti e per me stesso..."
Il tesoro nascosto di Papa Ratzinger (Marroni)
Inghilterra: dopo la GMG di Sydney in aumento le vocazioni (Sir)
Il Papa al forum cattolico-musulmano: "Decidiamoci a superare i pregiudizi del passato e a correggere l'immagine spesso distorta dell'altro che ancora oggi può creare difficoltà nei nostri rapporti; lavoriamo gli uni con gli altri per educare tutte le persone, specialmente i giovani, a costruire un futuro comune!" (Discorso del Papa ai partecipanti al primo seminario del forum cattolico-musulmano)
Cari amici, mi sembra che ieri il Papa abbia parlato chiaro sulla donazione degli organi invocando prudenza ma sollecitando l'atto d'amore insito in ogni trapianto.
Parole chiarissime, lampanti, anche sulla condanna inequivocabile dell'abominevole traffico di organi che riguarda, soprattutto, i bambini.
Eppure stamattina qualche giornale (fra cui l'organo del partito democratico, L'Unita') riesce a leggere nel discorso del Papa un pericoloso passo indietro nella disciplina sui trapianti.
Ma dove? Ma quando?
E' mai possibile che il Papa dica A, chi legge le fonti capisca A, chi e' onesto capisca A e alcuni giornalisti capiscano B?
Malafede e' l'unica parola che mi viene in mente.
Ottimo, invece, l'articolo di Marco Politi.
Mi unisco ad Alessia e chiedo alla Santa Sede di reagire alla prima pagina dell'organo del partito di minoranza italiano. Adesso e' ora di finirla di usare il Papa per i propri interessi politici e partitici.
R.
Il professor Casini ha intuito subito l'andazzo e ieri ha cosi' precisato:
Papa/ Carlo Casini: Morte cerebrale rimane criterio per trapianti
"Benedetto XVI ha solo invocato il principio di precauzione"
Roma, 7 nov. (Apcom) - Il Papa "non ha contestato il criterio della morte cerebrale" per i trapianti: lo precisa il presidente del Movimento per la vita, Carlo Casini.
"Quando è morto il cervello, è morto l'uomo. Questo principio non si discute. L'organismo è un tutto coordinato verso un fine e il cervello è la garanzia della presenza di un organismo fisico, e, per i credenti, di un'anima", afferma l'eurodeputato dell'Udc a margine di un convegno promosso a Roma dall'associazione Scienza e vita. "Se poi gli scienziati arrivano a dimostrare che la morte cerebrale non si è ancora verificata lo si prenderà in considerazione", prosegue Casini interpellato dai giornalisti presenti. "Il Papa non ha contestato il criterio della morte cerebrale, ha solo invocato il principio di precauzione".
Vedi anche la "malpelata":
Rosso "malpela" l'Unità alla deriva..."sbronza" o vera pazzia?
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8 commenti:
mi sembra che solo l'Unità abbia pestato la cacca (ehm, scusate, ma è efficace).Anche altri avrebbero forse voluto giocare il solito giochino, ma era un po' troppo e si sono fermati.Quelli dell'Unità sono dei poveretti.
Ma non drammatizzerei. In quanti la leggono? Non è che capiscono male il papa (e, peraltro, tutta la realtà in generale), è che possono solo capire in questo modo per rincuorare il militante e tenerlo mobilitato nella sua indignazione.Vi assicuro che ho conosciuto delle ottime persone che rientrano in questo tipo di lettore e di militante e che prima di farsi un'opinione devono leggere il giornale altrimenti non sanno cosa pensare. E' una faccenda che mi ha sempre meravigliato.Ma siccome l'Unità è ora l'organo del PD (o no?) credo che i dirigenti politici del PD debbano rendersi conto che, a parte il papa, il giornale è veramente una pena, lo leggono in tre gatti e se è significativo della linea del partito, c'è da andare a nascondersi.
eeheheheheheheh
La mia e' una provocazione: se l'Unita' e' l'organo del PD, sono certa che gli esponenti cattolici di quel partito reagiranno.
O no? :-)))
R.
Noo, Raffaella. Non reagiranno! Troppa fifa.
Concita si sta dimostrando una sola. Sotto di lei, se possibile, il fogliazzo è addirittura peggiorato.
Alessia
Credo che l'organo del pd sia Europa. Uolter in passato è stato direttore dell'Unità. Comunque, mi ripeto, mi auguro che la Santa Sede pianti casino. Io la famigerata prima pagina l'ho vista sulla seguitissima rassegna stampa di SkyTg24. E, senza drammatizzare, l'effetto che fa è esattamente quello desiderato.
Alessia
l'organo del PD è Europa? Oh signur, ma quello non lo legge nessuno nemmeno i tre gatti di cui sopra. Una volta l'ho chiesto nella mia edicola perchè mi intressava un articolo e quando ho detto "Europa" la mia edicolante mi ha guardato come se le avessi chiesto di sposarmi. Non ne vende mai.
Credo che se conosciamo bene l'operare della Santa Sede, nessuno pianterà il casino che sperate. Lo so che a noi non va bene ma, per loro queste misere polemiche passano in secondo piano .......... anzi mi correggo passano nello scantinato.
Dall'Unità peraltro, non ci si poteva che aspettare la solita laconica frase che è propria ormai di chi esamina tutto, secondo non la propria coscienza ma, soltanto secondo l'ideologia che ha mangiato negli anni, qualsiasi razionalità; " tornare in dietro" non immaginate neanche quante volte l'ho sentita pronunciare questa fatidica frase; però se poi a questa stessa gente domandate secondo loro il perché si stia tornando indietro, allora, fanno la figura dei cioccolatai; inventando, concetti che non trovano fondamento da nessuna parte. Allora io mi domando ma, vale proprio la pena imbastire una polemica per questo? Vale la pena che la Santa Sede si scomodi per questi " signori" intrisi di ideologia da quattro soldi dalla testa ai piedi? Quale sarebbe il risultato? Critiche ancora più pesanti sulla chiesa, sul vaticano ed ovviamente sul Papa.
Ignorare certa spazzatura è la cosa migliore. Cara mariateresa neanche i gatti leggono più i giornali menzionati......... e sapete perchè ? perchè i gatti quelli veri e seri più di certi intellettualoidi, hanno l'intelligenza di capire dove finisce la critica seria e dove comincia la stupidità umana.
1)L'Unità non è l'organo del Partito democratico.
2)Ha riportato fedelmente quanto detto da SS Benedetto XVI.
3)Le perplessità sulle opinioni espresse da SS Benedetto XVI sono legittime.
Nessuna scoperta scientifica recente ha messo in dubbio il protocollo di Harvard sull'accertamento della morte celebrale.
Insinuare certi dubbi totalmente infondati crea confusione sulle persone disinformate che, nelle nostre parrocchie e non solo, abbondano.
Vista la totale ignoranza scientifica degli italiani.
P.S L'Unita vende più copie dell'Osservatore romano.
Ecco l'articolo apparso oggi sull'Unità.
Incontro con i donatori «Sulla morte la comunità scientifica deve essere unanime»
Espianti «Solo ex cadavere, e comunque deve prevalere il rispetto della vita del donatore»
«Prudenza», «rigore», «unanimità della comunità scientifica».
Papa Ratzinger esalta a parole l’atto d’amore della donazione,
ma di fatto la rende assai più complicata.
Con gravi effetti sui trapianti.
CITTÀ DEL VATICANO
Trapianti, i paletti del Papa
«Serve più prudenza»
ROBERTO MONTEFORTE
SABATO 8 NOVEMBRE 2008
Gli organi vanno donati. È un atto d’amore verso chi soffre. In un modo segnato dalla cultura del mercato, dall’egoismo e addirittura dall’«abominevole compravendita degli organi», va invece affermata l’«etica della donazione» e della gratuità. Non ha dubbi papa Benedetto XVI che ricevendo in udienza i medici partecipanti al congresso internazionale su trapianti e donazione
degli organi promosso dalla Pontificia Accademia della Vita, lancia il suo messaggio.
Condanna e invita la comunità scientifica e medica a condannare con fermezza il «traffico degli organi » che vede troppo spesso tra le vittime innocenti i bambini. «Pratiche inaccettabili» le definisce Ratzinger.
Come pure, sottolinea, sono da considerarsi «moralmente illecite » l’adozione di «criteri discriminatori e utilitaristici». Non avvenga «che il moltiplicarsi delle richieste di trapianto abbia a sovvertirei principi etici che ne stanno alla base». Il Papa tiene ferma la bandiera della difesa della dignità della vita e della persona umana.
Che - lo ribadisce in modo esplicito - significa una netta condanna della «creazione e distruzione di embrioni per uso terapeutico», cosa che «contraddice le basi culturali, civili ed etiche su cui poggia la dignità della persona». Ai medici e ai ricercatori chiede di verificare con attenzione l’avvenuta morte celebrale. Il tema è quello delicato dell’incerto crinale tra vita e non vita.
Il Papa si affida alla ricerca scientifica di cui riconosce le importanti conquiste in particolare
proprio nel settore della medicina. «Offrono occasioni di speranza - osserva - per tante persone che oggi possono superare grazie ai trapianti, fasi altamente critiche». Alla base di tutto ciò, lo ricorda, vi è la generosità dei donatori.
Detto questo pone i suoi paletti.
Intanto l'espianto degli organi per i trapianti può avvenire solo «ex cadavere». E visti i progressi compiuti in questi anni dalla scienza nell’accertare la morte del paziente, chiede che su questo punto si arrivi alla definizione di criteri su cui vi sia il consenso dell’intera comunità scientifica
che «diano certezza a tutti». Su questo per la Chiesa non è ammissibile«il minimo sospetto di arbitrio» e «dove la certezza non fosse ancora raggiunta deve prevalere il principio
di precauzione». Non solo. Il pontefice chiede che si lavori in modo interdisciplinare «in modo tale
che la stessa opinione pubblica sia messa dinanzi alla più trasparente verità sulle implicazioni antropologiche, sociali, etiche e giuridiche della pratica del trapianto».
Altri principi cui attenersi devono essere la prevalenza del rispetto della vita del donatore,
«così che il prelievo di organi sia consentito solo in presenza della sua morte reale». Il donatore
deve essere ispirato da un motivo «moralmente valido e proporzionato».
È opportuno «il consenso informato» espresso direttamente dal donatore.
Benedetto XVI lo indica come «una previa condizione di libertà » che metterebbe al sicura da possibili atti coercitivi o di sfruttamento.
Questa e' la prima pagina dell'Unita':
http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/JT2/JT21Y.pdf
Foto eloquente, didascalia anche...
A rigore l'Unita' non e' l'organo di alcun partito perche' la proprieta' e' in mano a privati, ma non e' un mistero a chi si ispira.
R.
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