domenica 9 novembre 2008

Rosso "malpela" l'Unità alla deriva..."sbronza" o vera pazzia?


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Lupus in pagina

a cura di Rosso Malpelo - Gianni Gennari

"L'Unità" alla deriva: "sbronza" o vera pazzia?

"L'Unità" con sbronza anticattolica?
Ieri prima pagina con primo piano del Papa di spalle e con titolone: "Le vite degli altri".
E due spari su quelli cui lui volterebbe le spalle: «Drammatica frenata sui trapianti d'organo», «10.370 in attesa.
Il numero che in Italia aspetta un organo».
Non basta: alzo zero e bersaglio unico altre due pagine (16 e 17). Il fatto? Benedetto XVI ai partecipanti ad un congresso sui trapianti dice " cito la stessa "Unità" (p. 16) " che «gli organi vanno donati.
È un atto d'amore verso chi soffre» e «va promossa l'etica della donazione e della gratuità». Si sa: lui stesso era donatore potenziale.
Però poi ha ricordato, ovviamente, che gli organi vanno estratti dopo la morte accertata del donatore e non da viventi, soprattutto poveri e bambini, come succede nel terribile commercio di organi, e che è inammissibile produrre embrioni umani fatti sviluppare solo per estrarne organi da trapiantare e poi soppressi.

E allora?

Allora "L'Unità" monta apposta il dramma su tre pagine; fa cascare su tre colonne il gentile sen. Ignazio Marino, certo inconsapevole della trappola, e aggiunge una lettera al Papa di Carlo Moneta, un «paziente in attesa di un trapianto» secondo cui come denunciò "L'Unità'" fu colpa di un articolo dell'"Osservatore" se «qualche settimana fa» per ben 24 ore intere in Italia non c'è stata alcuna donazione di organi. Scommetto: quasi di sicuro un falso!
Attendo citazione, data e pagina de "L'Unità" con quella denuncia. Il dubbio però " "abbronzature" e dintorni " è che qualcuno " certo chi ha architettato il tutto " fosse o pazzo o... "sbronzato".

© Copyright Avvenire, 9 novembre 2008

4 commenti:

mariateresa ha detto...

buongiorno cara.
Credo, per dirla senza enfasi, anzi, con pacatezza, che i giornalisti dell'Unità debbano semplicemente vergognarsi, compreso la direttrice del giornale.

euge ha detto...

Cara mariateresa ma sei sicura, che sappiano cosa sia la vergogna?

gemma ha detto...

che brutta cosa speculare sul dolore degli altri, facendogli credere che se in un dato lasso di tempo non arriva un organo donato è colpa del Papa...Certe decisioni maturano nel corso di una vita, eppure la colpa sarà sicuramente del papa attuale, anche se chi muore in quel lasso di tempo senza donare è magari ateo, anticlericale, buddista o musulmano. Ma quando fa comodo, l'etica della chiesa diventa improvvisamente di tutti e responsabile di tutto. E l'osservatore, che vende meno copie dell'Unità, improvvisamente il giornale più letto e influente.
Si dimentica forse una variabile fondamentale e cioè che la donazione d'organi non è come quella del sangue, che presuppone solo un gesto di amore per gli altri. Un donatore o chi deciderà per lui non è qualcuno che dopo aver letto l'osservatore decide di uscire di casa per andare a donare o non donare gli organi nelle successive 24 ore. In quelle 24 ore perchè qualcuno possa continuare a vivere, un altro deve morire ed essere sufficientemente giovane e sano da poter rientrare nella categoria del donatore di organi integri. Si può recriminare contro il Papa perchè questo in 24 ore non è avvenuto o perchè i familiari, indipendentemente da ciò che dice, come spesso avviene, non sono riusciti a far vincere l'amore per gli altri sul dolore del distacco?

Anonimo ha detto...

Se il senatore Marino fosse stato inconsapevole, non ha che da smentire. La Conchita è stata messa lì perchè è giovane, carina donna, mezza spagnola e in sintonia con la vedute compassionevoli di Veltroni. Come diceva Luigi Pintor il mestiere del giornalista è molto difficile e pochi hanno le capacità e la vocazione. Saluti, Eufemia