sabato 8 novembre 2008

Trapianti, quello di Benedetto XVI è il discorso sull’argomento più completo e particolareggiato che un pontefice abbia mai fatto (Giansoldati)


Vedi anche:

Il Papa: "La Santa Sede saluta gli sviluppi positivi nelle relazioni tra Taiwan e Cina continentale" (Discorso al al nuovo Ambasciatore della Repubblica di Cina presso la Santa Sede)

STASERA A "TG2 DOSSIER" (RAIDUE 23.30) REPORTAGE "INDIA, GUERRA AI CRISTIANI"

Rosso "malpela" il fanatismo a senso unico. "Profetico" sull'Unità

Obama, il forum cattolico-musulmano e al- Qaida: La religione alla ribalta. Speranza tra le nubi (Botturi)

Le parole del Papa sulla donazione degli organi: intervista con il prof. Spagnolo (Radio Vaticana)

Benedetto XVI su Papa Pacelli: un eccezionale dono del Signore alla sua Chiesa (Radio Vaticana)

Il Papa all’ambasciatore della Repubblica di Cina in Taiwan: la Santa Sede plaude ai nuovi sviluppi nelle relazioni con Pechino (Radio Vaticana)

Il Papa accoglie positivamente "il recente sviluppo positivo nelle relazioni tra Taiwan e la Cina"

Discorso del Papa su Pio XII: leggiamo qualche titolo di agenzia...

Cattolici-musulmani: un passo avanti. Editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Wao! Con il suo discorso su Papa Pacelli, Benedetto XVI ottiene l'apertura di Repubblica, La Stampa e Corriere online!

Il Papa: "Lo sviluppo della Chiesa avviene nella coerenza. Per questo l’eredità del magistero di Pio XII è stata raccolta dal Concilio Vaticano II"

Islam e Vaticano: l'incontro si è concluso all'insegna della concretezza. Verso un patto contro il fanatismo (Politi)

Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti: "Le parole del Papa mi hanno lasciato una sensazione fortemente positiva" (Cusmai)

Ecco la verità: sui trapianti concordano con il Papa il direttore della Harvard medical school e il direttore del Centro nazionale trapianti (Bobbio)

Come mai quando il Papa parla in italiano, c'è qualcuno che capisce "Roma per toma"? Lo scivolone dell'organo del PD

Il discorso del Papa sulle donazioni di organi e Barack Obama (Galeazzi)

Il Papa (iscritto ad un'associazione di donatori): "La donazione di organi è un grande atto d'amore" (Tornielli)

Il controverso intellettuale islamico Ramadan: "Non demonizzate l'islam" (Rampoldi)

Rovinosa caduta di stile del Corriere: ieri pubblicava poche righe sul forum catto-islamico, oggi evidenzia una foto ritoccata ed offensiva del Papa

Il Papa incontra l’Islam: «Superiamo i pregiudizi» (La Nazione)

Il Papa: "La donazione di organi è una forma peculiare di testimonianza della carità. Abominevole il traffico di organi" (Discorso del Papa ai partecipanti al Congresso Internazionale promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita)

Il Papa incoraggia la donazione degli organi ma raccomanda che sui criteri di accertamento della morte ci sia il consenso degli scienziati (Izzo)

Il Papa: «Sì alla donazione d’organi, ma solo con la certezza della morte»

Trapianti, Benedetto XVI chiede più rigore a medici e scienziati

di FRANCA GIANSOLDATI

CITTA’ DEL VATICANO

I cristiani? In linea teorica dovrebbero essere tutti orientati a donare i propri organi. La donazione, infatti, è una «forma peculiare di testimonianza della carità», e in un periodo come il nostro «segnato da forme di egoismo», diventa «urgente comprendere quanto sia determinante per una corretta concezione della vita, entrare nella logica della gratuità».
Parola di Papa Ratzinger, lui stesso iscritto (quando era ancora cardinale) ad un’associazione di donatori d’organi.
Quello pronunciato ieri mattina è il discorso sull’argomento più completo e particolareggiato che un pontefice abbia mai fatto. A dargli lo spunto è stato un congresso internazionale organizzato dalla Pontificia Accademia per la Vita. Il tema è scottante sia da un punto di vista giuridico ma anche sociale. La penuria di donazioni, le liste lunghe di attesa, alimentano il fenomeno della compravendita di reni, cornee ed altri tessuti. Più e più volte gli episcopati asiatici e latino-americani hanno denunciato i rischi che colpiscono le popolazioni più povere, gente esposta al triste commercio per sfuggire alla miseria nera. «Pratiche inaccettabili». I trapianti, ha detto il Papa, «sono una grande conquista della scienza medica» ma devono essere «sempre gratuiti» poiché il «corpo non può essere considerato un oggetto, altrimenti la logica del mercato avrebbe il sopravvento».
Davanti ad un centinaio di scienziati e medici, radunati nei giorni scorsi in Vaticano da monsignor Fisichella per riflettere sul concetto di morte e testamento biologico, Benedetto XVI ha messo la parola fine ad un conflitto di posizioni esistente all’interno della Chiesa, soprattutto dopo la pubblicazione di un articolo dell’Osservatore Romano che sollecitava una modifica alla posizione ufficiale a favore dei parametri di Harvard, vale a dire i criteri neurologici, internazionalmente accettati per accertare la morte. Se il dibattito si riaprisse e se questi parametri fossero superati, casi come Eluana Englaro o Terry Schiavo sarebbero facilmente risolvibili, senza ricorrere a sentenze giudiziarie.
In ambito ecclesiale il dubbio dottrinario sulla morte cerebrale, il finis vitae, ha iniziato a farsi strada nel corso di due recenti convegni vaticani (nel 2005 e nel 2006). «E’ utile ricordare - ha evidenziato Benedetto XVI - che i singoli organi vitali non possono essere prelevati che ex cadavere, il quale peraltro possiede una sua dignità che va rispettata». E ancora. «La scienza in questi anni ha compiuto ulteriori progressi nell’accertare la morte del paziente. E’ bene, quindi, che i risultati raggiunti ricevano il consenso dell’intera comunità scientifica così da favorire la ricerca di soluzioni che diano certezza a tutti». In un ambito come questo «non può esserci il minimo sospetto di arbitrio, e dove la certezza non fosse ancora raggiunta, deve prevalere il principio della precauzione».
La vita del donatore resta la bussola, affinché il prelievo di organi sia consentito solo in presenza della morte reale. Un principio, questo, che appare, nero su bianco, anche sul Catechismo della Chiesa cattolica e che lo stesso Giovanni Paolo II aveva avuto modo di fare presente durante un’udienza, qualche anno prima di morire. Il vecchio Papa polacco, prima di parlare, volle consultarsi con uno dei suoi più stretti collaboratori, l’allora cardinale Ratzinger. Che poi è la stessa linea sul finis vitae ripresa ieri da Benedetto XVI.

© Copyright Il Messaggero, 8 novembre 2008 consultabile online anche qui.

Nessun commento: