martedì 21 luglio 2009
Il Papa e la benedizione con la mano destra ingessata (Accattoli)
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Luigi Accattoli
Da quando i Papi sono scrutati dalle telecamere e da quando vanno in giro per il mondo anche la loro benedizione — atto rituale quant’altri mai — è diventato un gesto a rischio: nell’autunno del 1993 vedemmo per quasi un mese Giovanni Paolo II benedire con la sinistra, avendo la spalla e il braccio destro immobilizzati. Lo stesso Papa fu protagonista di benedizioni in contesti drammatici, come a Managua nel marzo del 1982 a conclusione di una messa rumorosamente contestata dalle formazioni sandiniste e come a Santiago del Cile nell’aprile del 1986 quando benedì la folla di una celebrazione in mezzo al fumo dei lacrimogeni lanciati dai carabineros per disperdere una manifestazione anti-Pinochet ai margini della folla papale.
Gli esperti di liturgia spiegano che non esiste nessuna proibizione canonica all’uso della sinistra per la benedizione con il segno di croce durante le celebrazioni. Ma sta il fatto che le «rubriche» tradizionali prevedevano l’uso della mano destra — essendo considerata la destra come appartenente alla «parte nobile» del corpo — e nei seminari si chiedeva ai mancini di esercitarsi in vista di quell’uso.
Nonostante il precedente di Papa Wojtyla, costretto a benedire con la sinistra dai postumi di una caduta nell’Aula delle Benedizioni, si direbbe che papa Ratzinger si sia posto — l’altroieri — il problema del gesto insolito che sarebbe risultato dall’uso della sinistra, stante la battuta con cui il cardinale Bertone riferì il primo colloquio subito dopo l'intervento del chirurgo: «Ciò che gli dispiaceva di più era di non poter benedire con la destra e di non poter stringere tante mani».
Vedendo che riusciva a sollevare il braccio, ha preferito evitare il gesto insolito che dicevamo. Si sono così schivati «problemi liturgici e teologici» ha poi detto scherzando il cardinale Bertone.
Che non vada bene benedire con la sinistra lo potrebbe pensare solo una persona superstiziosa: gli amanti dell’occulto sanno che il segno di croce con la sinistra si fa nelle «messe nere».
L’Enciclopedia cattolica alla voce «benedizione » annota: «I Papi impartiscono la loro benedizione con le prime tre dita della mano destra distese (simbolo delle tre persone della Trinità) e le altre due ripiegate ». Pio XII era maestro in questo ripiegamento delle dita. Ma il rotondo Roncalli, l’assorto Montini, l’apprendista Luciani e il creativo Wojtyla avevano smarrito quella perfezione, che neanche il teologo Ratzinger ha mai cercato.
La croce di ieri era fatta con tutta la mano e si direbbe con tutto il braccio.
Indimenticate sono restate le ultime quattro o cinque benedizioni senza parole tracciate da Papa Wojtyla dalla finestra del Gemelli e da quella del Palazzo vaticano. Il gesto lo compiva con la destra, sul polso della quale si scorgeva il cerotto che teneva ferma la cannula della flebo.
© Copyright Corriere della sera, 20 luglio 2009
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