sabato 3 gennaio 2009

Papa: 2008, Oltre Due Mln e 200mila Fedeli In Vaticano (Izzo). Palesi incongruenze nei dati (Raffaella)


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AUGURI DI UN GIOIOSO 2009!

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Papa: 2008, Oltre Due Mln e 200mila Fedeli In Vaticano

(AGI) - CdV, 29 dic.

Salvatore Izzo

Sono oltre due milioni e duecentomila i fedeli ed i pellegrini che hanno partecipato ad incontri pubblici con Papa Benedetto XVI in Vaticano o nella residenza di Castel Gandolfo nel corso dell'anno solare 2008.
Lo rende noto la Prefettura della Casa Pontificia. Nel corso del 2007, erano stati quasi tre milioni i fedeli ed i pellegrini agli incontri pubblici con il Santo Padre. La diminuzione si spiega con il minor numero di incontri programmati l'anno scorso rispetto al 2007, quando le Udienze Generali del mercoledi' erano state invece 44, con la partecipazione totale di 729.100, sempre contati dalla prefettura della Casa Pontificia che calcola le presenze sulla base dei biglietti di invito ritirati presso i suoi uffici.
Quest'anno Benedetto XVI per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventu' di Sydney ha sospeso per tutto il mese di luglio il normale calendario della sua attivita' pastorale, ed ha tenuto quest'anno solo 42 Udienze Generali, con la partecipazione in totale di 534.500 persone. Ottobre, con 107 mila fedeli, il mese con le Udienze Generali piu' affollate. Inoltre, in agosto il Papa ha incontrato i fedeli a Castelgandolfo, nell'angusto cortile della sua residenza privata, invece che in Vaticano dove piazza San Pietro o l'Aula Nervi possono accoglierne molti di piu'. Sono stati invece 226.500 quest'anno i fedeli presenti a Udienze speciali, 324.000 quelli che hanno partecipato alle Celebrazioni liturgiche e 1.130.000 i fedeli che hanno partecipato agli Angelus, appuntamenti che sono stati in numero minore a causa dei viaggi pastorali del Papa in America, Australia e Francia e dei viaggi compiute in Italia, in Liguria, Puglia e Sardegna, in ognuno dei quali l'Angelus e' stato recitato con i fedeli del luogo.

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Questo e' il servizio piu' obiettivo, sincero ed intelligente sui dati di affluenza alle udienze papali.
Essi sono stati diffusi (incredibile a dirsi!) dalla sala stampa della Santa Sede sulla base dei numeri raccolti dalla Prefettura della Casa Pontificia.
Li trovate qui.
Dedichero' un post specifico (martellante e senza sconti per nessuno) a questo specifico argomento.
Per ora vi dico solo che i dati diffusi sono al ribasso perche' tengono conto solo dei biglietti distribuiti e non delle presenze effettive.
E' capitato, e lo abbiamo denunciato piu' volte senza che nessuno ci ascoltasse, che i commentatori parlassero di 15mila presenze (numero dei biglietti) mentre in Piazza erano presenti 40mila fedeli!
Ci sono inoltre, spiace constatarlo, delle palesi incongruenze nei dati a mio avviso inspiegabili...personalmente spero che siano inspiegabili e che non nascondano altre finalita'!
Prendiamo, per esempio, i dati degli Angelus del gennaio 2008.
La prefettura ha contato 150.000 persone (si veda qui).
QUESTO DATO E' IMPOSSIBILE!
A gennaio ci fu il famoso Angelus di "riparazione" per il vergognoso "caso Sapienza". Solo quella domenica, in Piazza San Pietro, c'erano piu' di 200mila persone.
Come e' possibile che si contino, per tutto il mese di gennaio, "solo" 150mila presenze?
Qualcuno me lo spieghi perche' non lo capisco. In realta' ho una mia idea ma e' meglio che non la scriva...
Che la Santa Sede abbia prestato il fianco ad articoli denigratori e meschini e' qualcosa di inconcepibile che accade solo sotto il Pontificato di Benedetto XVI!
Perche' i dati sono stati pubblicati senza spiegazioni e precisazioni?
Perche' nessuno ha finora sentito il bisogno di dire una parola?
I dati di affluenza per Giovanni Paolo II furono diffusi solo per il Giubileo e dopo la sua morte!
Torneremo su questo fatto increscioso
.
R.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Il problema è dato dal fatto che giornali come "Il Coriere della Sera" o "La Repubblica" non hanno come obiettivo quello di dare delle informazioni corrette ma di orientare ideologicamente il lettore. E' una fortuna che, nonostante l'enorme sforzo di diffusione nelle scuole, sui treni..., questi giornali siano sempre meno letti!

Raffaella ha detto...

Ciao Fabio, ci si aspetterebbe un minimo di onesta' e di rispetto, ma vedo che mancano e allora dobbiamo darci da fare in prima persona.
Dispiace che il Vaticano, ancora una volta, spicchi per il silenzio.
R.

Luisa ha detto...

Ben tornata carissima Raffaella!
Più aguerrita che mai!
I giornali on-line non sono di certo meglio dei loro colleghi cartacei, stessa aprossimazione quando non è pura e vergognosa malafede, titoli ispirati dall`ideologia del responsabile, quando non è ignoranza, o-e dal diktat: ci vogliono titoli "accrocheurs", ci vuole sensazione, con qualche bersaglio privilegiato da colpire se e quando possibile, da mettere in cattiva luce se e quando possibile.
La verità è l`ultimo degli elementi presi in conto da certi giornalisti, solo sembrano contare le proprie simpatie e antipatie, tutto passa attraverso questo filtro.
Anche le ciffre pubblicate dalla prefettura vaticana offrono l`occasione di questo esercizio pessimo di giornalismo, Politi si è gettati su queste ciffre come sul suo piatto preferito con ghiottoneria e non è stato il solo.
Noi sappiamo che le ciffre della prefettura vaticana sono sovente inesatte.
Perchè?
Allora io oso domandarmi: chi ha interesse anche in Vaticano a far passare l`idea che Benedetto XVi non suscita più l`interesse di prima! Chi?
E visto l`uso che è stato fatto di queste ciffre inesatte per discreditare il Santo Padre perchè i responsabili non intervengono per correggere?
Queste reazioni essendo previsibili perchè la prefettura vaticana non è maggiormente attenta e precisa?
Quante domande! E certe risposte che trottano nella mia testa preferisco tenermele per me!

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella il tuo lavoro è veramente prezioso!
In Vaticano alcuni non sono in sintonia con il Papa perchè probabilmente sono frustrati nelle loro attese carrieristiche...
Il Signore innalza gli ultimi lavoratori della Vigna ma abbassa a terra i superbi... Perciò preghiamo per il Papa, per la Sua persona e il Suo ministero. Cara Raffaela, continua! Grazie per quello che fai. Un abbaraccio.

Raffaella ha detto...

Grazie a te, caro Fabio :-)
Ciao Luisa, e' un piacere ritrovarti-
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ciao, carissima Raffaella. Di nuovo in pista, eh? Spero che tu abbia trascorso una splendida vacanza. Riguardo al tormentone dell'affluenza agli incontri con il Papa, ti risparmio la malafede e la soddisfazione dei giornaloni (in crisi di vendite, eheheheh!) tutti impegnati a dimostrare la supposta crisi della Chiesa dei no no no). Tutto è reperibile nelle rassegne stampa. I dati diffusi sono palesemente (volutamente?) incompleti e, diciamolo pure, sballati. Inducono a pensare a una inesistente disaffezione, non tenendo conto del fatto che il Papa, causa visite pastorali, ha saltato parecchi appuntamenti in San Pietro e calcolando in base ai soli biglietti distribuiti, ma tutti sanno che i più non li prendono. Visto che è stato fatto il solito stupido confronto, ti invito ad andare a leggere le illuminanti statistiche di GPII. Una domanda: che senso hanno queste statitiche? E poi, perchè non si calcolano anche i dati delle visite pastorali?
Ho letto un intelligente articolo di Cotroneo su L'Unità (incredibile, ma vero). Lo cerco poi te lo segnalo. Splendidi i discorsi del nostro amato Papa Benedetto.
Un abbraccio.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ecco, l'articolo di Roberto Cotroneo, Raffaella. Lo sai, io non amo l'Unità, ma l'analisi di Cotroneo mi pare intelligente e quasi totalmente condivisibile. Onestamente, al posto di Cotroneo, avrei corretto e approfondito alcuni punti. Ma tant'è...
Tu che ne pensi?
Undicietrenta, l'audience arriva in Vaticano
di Roberto Cotroneo
Questa non te l’aspetti. La sala stampa del Vaticano che fornisce i dati sul numero di fedeli che sono andati di anno in anno alle udienze di papa Benedetto XVI. Nel 2006 erano 3,2 milioni di persone, nel 2007 erano 2,8 milioni, e quest’anno 2,2 milioni. Un calo in due anni di un milione di persone. Certo, un bel numero. Ma è mai possibile che il Vaticano, che è il Vaticano, cada in un errore di questo genere? Finisca in quella rete mentale per cui i numeri contano.
Esattamente come contano i telespettatori, le classifiche dei libri, le classifiche della musica, e le classifiche in genere. Aveva ragione papa Ratzinger a dire, qualche giorno fa, di non voler essere una star. Ma non è trasparenza quella di fornire i dati dei fedele, è ormai una malattia dell’audience che ha contagiato tutto, ora persino il Vaticano.
I papi non misurano il flusso dei fedeli, e non fanno sondaggi sulla loro popolarità. Non hanno il problema di essere rieletti, e soprattutto non si fanno eleggono a suffragio universale. Le udienze alla sala Nervi non sono interrotte dalla pubblicità, e dunque ci interessa poco sapere se c’era più gente un anno fa o quest’anno.
Non credo che si facciano riunioni negli appartamenti del papa per capire come rendere più accattivanti le parole di Ratzinger, e attirare più pubblico, o se cambiare i paramenti e le scenografie. Un milione di persone in meno sono tante, e i motivi saranno diversi: il culto di papa Giovanni Paolo II ancora vicino, la crisi economica che sposta meno pellegrini, il modo di Ratzinger di essere pontefice, molto intellettuale e poco mediatico.
Tutto si può dire, ma a che serve però? A mettere anche il papa accanto a quelli che la mattina leggono lo share di un’apparizione televisiva o i sondaggi di popolarità di un partito politico? Dentro questa sorta di mondo che ci siamo cotruiti dove conta solo la popolarità dei sondaggi, la vendita dei prodotti, le idee più facili e diffuse? È immaginabile che il Dalai Lama diffonda i numeri delle persone che lo incontrano ogni anno? No. Ed era immaginabile che ci si mettesse a discutere del papa e del calo di audience in sala Nervi? Per nulla.
Ma ora anche Ratzinger ha un’audience. Con una curva ascendente e discendente. In questo caso discendente. E se da questo non si salva lui, non si salva più nessuno.
30 dicembre 2008
Alessia

euge ha detto...

Cari amici, ben trovati!!!!! Come avete visto siamo in piena bufera. Di tutta questa vergognosa macchinazione, perchè di questo si tratta, la cosa che mi ha dato un fastidio indescrivibile, sono stati i dati completamente sballati e direi consegnati alla stampa senza tanti complimenti, dall'Ufficio che più di ogni altro, dovrebbe fornirli il più aderenti possibile alla realtà dei fatti; cosa che, come abbiamo visto non è accaduta. A questo punto le cose sono due: O la Prefettura Pontificia è popolata di anime candide che non si accorgono di ciò che può scatenare una simile condotta, oppure siamo alle prese con il solito voluto boicottaggio contro Benedetto XVI. Non ci vuole una scienza particolare per capire che questi dati sono completamente errati, come quelli che vengono forniti sistematicamente ai cronisti che commentano le udienze e che sono miseramente al ribasso quando le immagini propongono l'opposto. Perchè tutto questo? La risposta mi sembra implicita perchè il Papa si chiama Benedetto XVI; e perchè salvo alcuni anche nella Prefettura Pontificia c'è qualcuno a cui non va giù che questo Papa, raccolga consensi che possono anche arrivare ad oscurare quelli del suo Predecessore.
Mi auguro che qualcuno dal Vaticano alzi la voce ........... ma, temo che questo non accadrà come non è accaduto per tante altre cose!

Raffaella ha detto...

Grazie Alessia :-))
R.

Anonimo ha detto...

Una cosa mi sento di rimproverare a Benedetto. Non avrebbe dovuto fare subito quel Concistoro, avrebbe dovuto aspettare, non so se è stata prudenza perchè temeva....... oppure pressioni, e si è lasciato prendere la mano.

Raffaella ha detto...

Il primo o il secondo concistoro?
Nomi italiani o stranieri?
:-)

Anonimo ha detto...

Anche stranieri, Raffaella. Nel primo e nel secondo concistoro. Soprattutto uno nel primo che, a mio avviso, non era proprio il caso di far cardinale. Ma forse è stato obbligato al fine di liberarsi di un'ingombrante lobby.
Il Papa ha l'ingrato compito di cercare di far pulizia, di moralizzare il Vaticano. Praticamente da solo. Compito sicuramente doloroso, titanico e ... pericoloso. Preghiamo per lui.
P.s.: in questi giorni ho cominciato a rimpiangere l'esuberante Navarro-Valls. Sintomatico.
Alessia

Anonimo ha detto...

Il Primo Concistoro, nomi italianissimi, che piangevano spudoratamente alla morte di GPII ma non penso per il dispiacere di lui ma perchè temevano l'allontanarsi della porpora.
Ma un aneddoto mi torna in mente e riguarda il grande giovanni XXIII, che se non erro ebbe a che fare con situazioni simili ed ebbe a dire: fatelo morire contento!!
Questi però non muoiono contenti, aspirano, pur essendo incapaci, molto in alto. Basta sentirli parlare. Dubito che sappiano cosa sia la pericoresi!!! :))

gemma ha detto...

chi si occupa da tempo di "cose vaticane" se vuole non ci mette molto tempo a controllare i dati del passato. Invece, ecco partire papiri su papiri, commenti su commenti, senza che a nessuno venga in mente di spezzare questo filo facendo notare che, si, se i dati sono attendibili (sottolineo se), c'è stato un calo rispetto al primo anno (prevedibile, per il venir meno della novità dell'evento) ma nell'ultimo anno (quello dei 2.215.800 fedeli che tanto stanno facendo opinione) le udienze sono state solo 42 e molta gente ha avuto modo di incontrare il Papa in giro per il mondo e non ha avuto bisogno di venire a Roma per incontrarlo. Chi poi non è in malafede, potrebbe confrontare i dati a quelli degli ultimi anni prima della sua elezione, al 2004 per esempio, quando più o meno i dati del pontificato più mediatico della storia erano sovrapponibili . Dobbiamo pensare che in quell'anno in cui con 48 udienze Giovanni Paolo II ha incontrato 2.231.800 persone aveva subito un calo di affezione da parte dei fedeli? Sappiamo benissimo che non è vero ma evidentemente anche ai suoi tempi, escludendo i dati imponenti del giubileo, le cifre oscillavano, senza che per questo venisse necessariamente meno l'affezione nei confronti della Chiesa.
L'attribuzione di valore all'audience come indice di valutazione di un evento è stata una delle principali cause del calo di qualità dei programmi delle tv italiane. Siamo proprio sicuri di voler attuare questo metodo anche per i contenuti di un pontificato?
Giù le mani dal Papa, please

Anonimo ha detto...

Io più o meno mi ricordo a occhio le immagini degli angelus di GPII ed è palese che gli angelus i B16 richiamino un numero sensibilmente più alto di persone. Non bisogna rovinarsi il fegato per i giornaloni tanto quelli continueranno sempre a non capire o meglio a non voler capire.
Cmq basta vedere l' angelus di capodanno, era piena praticamente quasi tutta la piazza, saranno stati circa 60000 persone solo x vedere il papa x 10 minuti. in ogni caso però bastano 30 secondi di discorso del papa per poter dire che ne è valsa la pena.

Anonimo ha detto...

per chi segue tutti i vari appuntamenti del papa non serve avere un occhio di falco per capire che quei dati sono in buona parte sballati. clamoroso poi è il dato dell' angelus di gennaio 2008.
io più o meno mi ricordo gli angelus di GP II e in media facevano stabilmente la metà di quelli di B16.Cmq se le folle che attira il papa fossero calcolate come certe manifestazoni politiche di fedeli ne avrebbe incontrati minimo 100 mln..
un saluto e comlimenti per il vostro lavoro!