domenica 28 dicembre 2008

Il 2008 di Papa Benedetto: l'anno della "svolta" nella continuità (Raffaella)


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Cari amici, dopo il bilancio del rapporto del Papa con i media o, meglio, dei media con il Papa, possiamo con il massimo dell'umilta' provare a tracciare un bilancio dell'anno 2008 per il Santo Padre.
A mio avviso si e' trattato di un periodo di svolta ancorato nella continuita' e nella migliore tradizione della Chiesa.
Benedetto XVI ha fatto molto ed ha raccolto i frutti della semina dei tre anni precedenti.
Grazie all'intelligenza di molti si e' arrivati a risultati decisivi.
Per esempio nel rapporto con i fratelli ortodossi.
Purtroppo il 2008 e' stato l'anno della scomparsa di Alessio II, ma la trama del dialogo con l'ortodossia russa non si fermera' e speriamo di vedere, nel 2009, lo storico incontro fra il Vescovo di Roma e il Patriarca di Mosca.
Con Bartolomeo I siamo arrivati ad un dialogo straordinario grazie al quale e' stato possibile per il Papa ed il Patriarca ecumenico aprire insieme l'Anno Paolino e tenere insieme l'omelia nella Solennita' dei Santi Pietro e Paolo.
Non possiamo dimenticare che lo stesso Bartolomeo I ha tenuto una splendida lezione nella Cappella Sistina in occasione del Sinodo dei Vescovi e che tanti sono stati gli scambi fra Roma e Costantinopoli.
Anche i rapporti della Chiesa Cattolica con l'Islam si sono intensificati e sono giunti ad importanti punti di svolta. Penso soprattutto al forum cattolico-islamico ed agli importanti scambi di messaggi fra il Papa e rappresentanti del mondo musulmano.
Il dialogo appare franco e sincero, non un semplice scambio di cortesie e di saluti affettuosi.
Finalmente si puo' parlare di tematiche importanti in tutta onesta'.
Non dimentichiamoci, pero', che, nonostante cio' che continui ad affermare qualche solone, tutto cio' non sarebbe stato possibile senza la lectio magistralis di Ratisbona che prima o poi dovra' essere qualificata con l'aggettivo giusto: profetica!
Nel 2008 Benedetto XVI ha pronunciato discorsi ed omelie eccezionali che segneranno il suo Pontificato.
Ricordiamo la lectio mai pronunciata alla Sapienza, il discorso all'Onu e la lectio al mondo della cultura a Parigi.
Non possiamo non citare le udienze generali del 2008: il primo ciclo dedicato, come lo scorso anno, ai Padri della Chiesa ed il secondo all'Apostolo Paolo di cui celebriamo il bimillenario della nascita.
Non possiamo citare sicuramente tutte le omelie ciascuna delle quali ha una sua profondita' ed un radicamento nelle Scritture.
Importantissimo, a questo proposito, il tema del Sinodo dei Vescovi che ha visto, fra l'altro e per la prima volta, un Pontefice leggere in televisione la prima parte della Genesi.
Ricordiamo i viaggi in Italia, tutti rivelatisi grandi successi nonostante le premesse mediatiche fossero, in alcuni casi, sfavorevoli.
Penso soprattutto alla bellissima visita a Genova.
Ricordiamo i grandi incontri del Papa con i Giovani: a Roma, a New York, a Savona, a Genova, a Brindisi, a Sydney, a Cagliari, a Parigi.
Non possiamo non ringraziare Benedetto XVI per i tre viaggi internazionali del 2008, forse i piu' importanti del suo Pontificato: negli Usa, in Australia ed in Francia.
Non vi nascondo che ero molto preoccupata soprattutto perche' sapevo che le insidie mediatiche erano enormi.
Il Papa ha pero' stupito tutti toccando il cuore dei fedeli.
Dobbiamo sempre avere fiducia nel prossimo.
Non e' vero che tutti si lasciano condizionare da preconcetti e pregiudizi. Iniziamo a confidare nell'intelligenza del prossimo.
Il Papa e' riuscito a conquistare la mente e l'anima dei fedeli e dei semplici cittadini, poi sono arrivati i media...
Di solito i "grandi" politici o le rockstar fanno il contrario: prima si procurano buona stampa e poi partono alla conquista.
Anche in questo il Papa va controcorrente :-)
Sono particolarmente felice per il fatto che grazie ai viaggi del Papa negli Usa e in Australia inizi a rimarginarsi la grave ferita della pedofilia nella Chiesa.
Benedetto XVI non avrebbe potuto fare di piu'...
Rileggiamo lo speciale del blog.
Anche la chiesa italiana e' chiamata a fare la sua parte cosi' come le chiese locali in tutto il mondo.
Grande importanza ha rivestito nel 2008 il recupero della bellezza liturgica: Mons. Marini ha spiegato piu' volte, anche stamattina, il significato di certi gesti e di certe scelte.
Personalmente sono impressionata dall'importanza attribuita nuovamente all'adorazione del Santissimo Sacramento.
Lo abbiamo visto nella Veglia di Sydney ed a Lourdes e nella processione del Corpus Domini.
Quelle immagini e quel silenzio bastano da sole a descrivere la "potenza" di quei momenti. Non servono molte parole.
Un anno importante, questo 2008, per Papa Benedetto XVI ed un periodo fondamentale per noi fedeli.
Ho voluto scrivere questa riflessione dopo il bilancio sui media perche' e' la bellezza e la positivita' che deve rimanere come ricordo dell'anno appena trascorso.
Abbiamo imparato molto e avremo ancora moltissimo da apprendere.
Auguro a tutti voi ed al Santo Padre in particolare uno splendido 2009!
Un abbraccio
Raffaella

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