venerdì 24 aprile 2009

Il sogno del Presidente bielorusso: organizzare un incontro tra il Papa ed il Patriarca di Mosca (Panorama)


Vedi anche:

IL RIAVVICINAMENTO FRA CATTOLICI E ORTODOSSI

Il Papa indossa la “kefiah” di due ragazzi di Betlemme. Benedetto XVI ha subito accettato il dono ringraziando (Giansoldati)

"Chi crede, non è mai solo, non lo è nella vita e neanche nella morte": quattro anni fa iniziava ufficialmente il Ministero Petrino di Benedetto XVI

Silvestrini, Bagnasco, Bersani e Tremonti: ecco la nuova “lobby” anti liberista (Rodari)

Baget Bozzo: Vito Mancuso usa la sua teologia in chiave di critica politica dei testi papali (Studi Cattolici)

Card. Bagnasco: Nuove reti di solidarietà contro la miseria e l'esclusione sociale (Osservatore Romano)

La Pasqua secondo gli apocrifi. Il canto del gallo arrostito e la conversione di Ponzio Pilato (Ravasi)

Il Papa: "L'interpretazione delle Sacre Scritture non può essere soltanto uno sforzo scientifico individuale, ma deve essere sempre confrontata, inserita e autenticata dalla tradizione vivente della Chiesa. Questa norma è decisiva per precisare il corretto e reciproco rapporto tra l'esegesi e il Magistero della Chiesa" (Monumentale discorso del Santo Padre alla Pontificia Commissione Biblica)

Dalla Terra Santa al Vaticano, partita la maratona della Pace (La Rocca)

Autorizzata dai gesuiti l'apertura degli archivi privati di padre Robert Graham. Nuovi documenti su Pio XII e la seconda guerra mondiale (Osservatore)

La teologia "fai da te" dell'arcicescovo Robert Zollitsch, presidente dei vescovi tedeschi: il video dell'intervista incredibile!

La firma di un Memorandum rafforza la collaborazione tra Santa Sede e Lega degli Stati Arabi (Radio Vaticana)

La teologia "fai da te" dell'arcicescovo Robert Zollitsch, presidente dei vescovi tedeschi (Fides et Forma)

Il Papa: il Concilio ha ribadito il valore della Tradizione per la lettura della Bibbia (Izzo)

I ragazzi che hanno regalato la kefiah al Papa: "Vieni, sei il benvenuto"

Il Papa: "Nell'eucaristia Cristo è realmente presente: è il pane che scende dall'alto per farci riprendere le forze e per affrontare lo sforzo e la fatica del cammino. Egli è sempre al nostro fianco. Che Cristo sia il migliore amico anche di chi oggi riceve la prima comunione, trasformandolo interiormente affinché sia un suo testimone entusiasta dinanzi agli altri!" (Omelia)

Don Bux e Don Vitiello: La Chiesa vive nelle persone (Fides)

Firmato l'Accordo di intesa fra la Santa Sede e la Lega degli Stati Arabi

Card. Martino: L'Enciclica Sociale di Papa Benedetto XVI potrebbe uscire il 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo

Conferenza dell'Onu. Buon senso della Chiesa (Brunelli)

La ragione d'essere del giornalismo. Non la carta e la rete ma lo specchio è il problema della stampa (Osservatore Romano)

Il Papa indossa la kefiah. E' il simbolo palestinese. Tra due settimane il viaggio in Terra Santa (Galeazzi)

Papa Ratzinger convoca un summit segreto su crisi ed enciclica sociale (Rodari)

L’enciclica «Caritas in veritate» sarà la terza pubblicata da Benedetto XVI (Tornielli)

Il Papa riscrive l’enciclica: sarà un testo anti crisi (Tornielli)

L'affresco del Beato Angelico ed il Volto Santo di Manoppello: l'analisi di Francesco Colafemmina

Don Mauro Gagliardi: L’allora teologo e Cardinale J. Ratzinger ha offerto alla Chiesa un notevole contributo in materia di liturgia (Zenit)

I “lupi” non sconfiggeranno il Papa (Grana)

Il torpore dell’Occidente che trasforma il Papa in polemista (Mastroianni)

Due Papi a confronto: analisi lessicale dei discorsi dei Pontefici (Smargiassi)

E Papa Ratzinger si svela predicatore (Politi)

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"

Il sogno di Lukashenko: organizzare un incontro tra il Papa e il Pope

Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia, ha un progetto ambizioso: fare da intermediario per un storico incontro tra il Papa Benedetto XVI e il patriarca di Mosca Kirill.
La faccenda sembra difficilie da realizzare.
Ma per un noto ateo (lui stesso ha recentemente detto, che il metropolita di Minsk Filaret lo avrebbe esortato: “Alexander, la prego, almeno in pubblico, non dica che Lei è un ateo”) niente è impossibile.
Il 10 aprile scorso, all’incontro con patriarca Kirill a Mosca, Alexander Lukashenko ha avanzato l’ipotesi di un incontro a Minsk tra i due massimi vertici delle chiese.
“La Bielorussia è il miglior posto possibile, situata al centro dell’Europa, all’incrocio tra ortodossi e cattolici ed è un isola di tolleranza tra diverse religioni”, l’opinione di Minsk.
Ma fino poco tempo fa i cattolici avevano grossi problemi in Bielorussia.
Pur essendo abbastanza numerosi (tra i 10 milioni di abitanti uno su sette è di religione cattolica), i preti cattolici venivano sospettati di attività “distruttive”, e spesso mandati via come persone non gradite. A Grodno (città di particolare concentrazione di cattolici) per anni non si poteva ottenere il permesso di costruire una chiesa cattolica (ottenuto solo questo anno). Infatti dalla metà dell’anno scorso i rapporti sono migliorati, con la visita a Minsk del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, e l’invito di Lukashenko per la visita del Papa in Bielorissia “quando gli farà comodo”.
E adesso, la visita di Lukashenko in Vaticano e l’incontro con il Papa (il 26 o 27 aprile).
L’apertura dopo anni di isolamento (dal 1995 Lukashenko non ha fatto visite ufficiali in Europa) per “l’ultimo dittatore comunista d’Europa”, che incontrerà anche il Ministro degli Esteri Franco Frattini, che conferma l’incontro: “I nostri protocolli sono al lavoro, sicuramente lo vedrò.
Non conosco ad oggi l’agenda del Presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio”. Ma la reazione della chiesa ortodossa bielorussa è stata più che tiepida. Il portavoce del metropolita Filaret, Andrej Petrashkevich in un’intervista al quotidiano russo Kommersant ha dichiarato, che “le condizioni di un possibile incontro rimangono come 10 anni fà - rimane il problema del proselitismo e degli uniati ucraini. Finchè il Vaticano non decide sulla sorte degli uniati cattolici in Ucraina, non possiamo parlale di un incontro”.
La questione degli uniati ucraini resta uno dei principali ostacoli alle relazioni tra la Chiesa Cattolica e quella ortodossa. Il problema, molto complesso, risale al 1596 alla formazione cioè di una Chiesa greco-cattolica unita a Roma che riconosce i dogmi e il catechismo cattolico, ma che ha mantenuto i suoi antichi rituali e tradizioni ortodosse.
La Chiesa ortodossa russa non vede di buon occhio gli uniati (termine peggiorativo utilizzato dagli ortodossi) che considera la loro presenza in Ucraina come un’intromissione nel proprio territorio canonico. Il lungo e importante lavoro ecumenico fino ad ora svolto ha portato grandi frutti. Ma molti sono ancora gli scogli che impediscono la completa unione tra le due Chiese: dogmi religiosi si intrecciano con ragioni storiche e geografiche passando attraverso questioni politiche, di “supremazia” territoriale, nazionalismi.
Il noto teologo ortodosso Olivier Clement scriveva: “Bisognerà che le due parti comprendano che bisogna attenuare da una parte il centralismo romano e dall’altro l’autocefalismo ortodosso la quasi indipendenza, di fatto, di ogni Chiesa nazionale”.
Ma per il momento tra Roma e Mosca l’avvenire rimane pieno di ombre.

© Copyright Panorama, 24 aprile 2009 consultabile online anche qui.

Nessun commento: