sabato 5 settembre 2009

Secondo Melloni «La Chiesa sta vivendo una crisi di autorevolezza» (Marroni)


Vedi anche:

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"Caso Boffo": gli articoli di Avvenire

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Boffo e quel riferimento al Papa poi cancellato (Tornielli)

IL "CASO" DINO BOFFO: RASSEGNA STAMPA

Su segnalazione della nostra Elisabetta leggiamo:

«La Chiesa sta vivendo una crisi di autorevolezza»

ROMA

«Scontri e divisioni nella Chiesa vengono sempre visti e descritti, ma io credo che al di là di quanto si dice e delle smentite del portavoce vaticano padre Lombardi, sull'assenza di divisioni, in effetti ci sono tre soggetti chiamati in causa, con posizioni diverse tra loro».
Per Alberto Melloni, uno degli storici cattolici più autorevoli, studioso del Concilio e punto di riferimento intellettuale dei cattolicidemocratici, la vicenda Boffo è un po' lo specchio del percorso della Cei nell'ultimo quindicennio.

Quali sono i soggetti in campo?

L'episcopato italiano, quindi la Cei, la Santa Sede e quindi la Segreteria di Stato, e l'opinione pubblica cattolica. Ognuno di loro ha avuto modi diversi di reagire all'imboscata del Giornale a Boffo.

La Cei è stata quella che l'ha difeso con maggiore convinzione, almeno così pare.

In effetti ha denunciato l'attacco grave, ma i vescovi dovrebbero porsi l'interrogativo: perché tutto questo è accaduto? Quali sono le ragioni che stanno alla base di questo scontro?

Forse l'aria è cambiata?

La ragione è che la linea adottata per oltre 15 anni dal cardinale Ruini aveva creato in Berlusconi, ma sicuramente nel suo entourage e più in generale nel Pdl la convinzione che dalla Chiesa ci si poteva aspettare atteggiamenti più che amichevoli, una sorta di plus di benevolenza. E questa aspettativa era molto alta tra i più vicini a Berlusconi, e ci metto naturalmente Feltri.

E la Santa Sede?

Sappiamo che dal 2007, da quando la Cei è guidata dal cardinale Bagnasco, è stato avviato un processo di riassestamento di compiti, con il cardinale Bertone che ha avocato a sé il rapporto con la politica. Ma un conto è dirlo e un altro è metterlo in pratica.

E Avvenire veniva visto come un soggetto che andava per conto proprio?

Da quello che si è letto si è capito che dentro il Vaticano c'era qualche sopracciglio alzato per la linea adottata, specie per le critiche sui morti in mare.

Ma non sarà solo quello: Boffo era il direttore nominato da Ruini e si muoveva ancora sul fronte politico, come fece nel 2008 in difesa dell'Udc?

Già, Avvenire è stato il portavoce di una linea, lo strumento di attacco verso gli altri, non solo fuori ma anche dentro la Chiesa: ricordo chiaramente che veniva usato talvolta il termine "cattolico democratico" alla stregua di un insulto.

Una situazione che Bertone voleva normalizzare?

L'obiettivo è uniformare la linea, ma anche migliorare il rapporto all'interno delle varie anime della Chiesa, cercando di eliminare la barriera creata da Ruini tra figli e figliastri.

E l'opinione pubblica cattolica, il popolo delle parrocchie?

Non ha capito molto di quello che è accaduto. Tutti hanno manifestato solidarietà a piene mani...

Ma le cose sembrano andate diversamente.

Il Papa ha telefonato a Bagnasco, ma per manifestare solidarietà a lui e alla Cei, non a Boffo. Era chiaro che un cambio di clima andava favorito.

Quali saranno le conseguenze di questo caso?

Le dimissioni sono state un atto di generosità, ma le conseguenze le vedremo nel medio termine, nell'atteggiamento nella Chiesa, i riassetti.

E l'elettorato cattolico?

Il voto cattolico non è compatto. La Chiesa è l'unica realtà sociale presente in tutto il Paese e previene quello che accadrà, ma è diviso come è divisa l'Italia: non risente di fattori ideologici o scosse profonde, ma manifesta piccole oscillazioni in ragione di fattori contingenti, di paure, di tensioni.

Molti si chiedono: perché Boffo non è stato sostituito, senza clamori, quando il caos è scoppiato?

La ragione per cui i vescovi non sono intervenuti non dipende dalla gravità dei fatti conosciuti dal 2004 e denunciati da Feltri - ma dal giudizio su cosa è importante che faccia il direttore di Avvenire, che rispondeva ad una logica politica precisa, per cui non si poteva sostituire.

Ma quando cambia il presidente della Cei, editore di Boffo, un cambio alla direzione del quotidiano di per sé non sarebbe stata scandalosa?

Sarebbe stato del tutto fisiologico, senza incidere sul giudizio della persona. Ma nel 2007 non è accaduto, perché non ci si è resi conto del cambio di linea.

Con Boffo se ne va l'ultimo pezzo di ruinismo?

La lunga stagione di Ruini ha rappresentato la massima concentrazione sugli aspetti politici, facendo passare in secondo piano quelli spirituali, liturgici, pastorali, tutte cose che fanno grande la Chiesa. L'attacco di Feltri si è inserito in questo grave deficit di autorevolezza che la Chiesa soffre, e forse anche questa è una ragione del clamore suscitato.

Perché questo deficit?

Si è puntato ad una Chiesa che ha come obiettivo quello di essere ubbidita e temuta, si è pensato che fosse un gran successo che una pattuglia di ex radicali facesse la genuflessione. Ma la Chiesa nei momenti- chiave, come la nascita della Costituzione e l'uccisione di Moro, è stata determinante per tenere insieme il Paese. E oggi questo deficit di autorevolezza è un fatto grave se vissuto alla luce della crisi economica e sociale.

I cattolici in politica sono una razza in estinzione?

Il rischio per la Chiesa è sprofondare nella normalità della politica, l'obiettivo è la formazione delle coscienze, non ottenere un po' di soldi per la scuola. E pensare che la frase "cattolico adulto" per cui Prodi fu attaccato da Ruini era stata coniata da Pio XII proprio per la formazione delle coscienze.

La scelta del nuovo direttore di Avvenire avrà un significato particolarmente importante?

No. Andrà una persona che va bene per quel ruolo e che sa lavorare. Forse potrà essere indicativo della capacità dei vari soggetti in campo di imporre i loro uomini. Quello che credo conti è che si lavori per apportare nuova autorevolezza anche ad Avvenire.
Ca. Mar.

© Copyright Il Sole 24 Ore, 5 settembre 2009 consultabile online anche qui.

Interessante questa intervista di Melloni.
E' ovvio che il Nostro vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa e coglie l'occasione per attaccare il cardinale Ruini.
Non dimentichiamo questa realta', ma notiamo che egli afferma che nella Chiesa non ci devono piu' essere figli e figliastri.
Giusto! Purche' si ricordi che nella Chiesa non vanno accolti a braccia aperte solo i cosiddetti cattolici democratici, ma anche i fedeli tradizionalisti e tutti coloro che aderiscono al Magistero pur non essendo "adulti" nel senso indicato da Prodi (non da Pio XII).
Sono fiduciosa. La Chiesa Italiana sapra recuperare autorevolezza nella misura in cui si porra' in perfetta comunione con il Papa
.
R.

Sul concetto di fede adulta si e' espresso anche Benedetto XVI e non ci sono dubbi sul significato di quel concetto:

Il Papa chiude l'Anno Paolino: La parola “fede adulta” negli ultimi decenni è diventata uno slogan diffuso...E lo si presenta come “coraggio” di esprimersi contro il Magistero della Chiesa. In realtà, tuttavia, non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del pubblico applauso. Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della Chiesa, anche se questa contraddice lo “schema” del mondo contemporaneo. È questo non-conformismo della fede che Paolo chiama una “fede adulta” (Monumentale omelia del Santo Padre in occasione dei Primi Vespri della Solennità dei Santi Pietro e Paolo per la chiusura dell’Anno Paolino, 28 giugno 2009)

18 commenti:

Anonimo ha detto...

In una orchestra non ci possono essere più diettori....

Anonimo ha detto...

chiedo scusa per l'involontario errore ma intendevo dire direttori e non diettori

Fabio ha detto...

Melloni Massone?

http://www.grandeoriente.it/eventi.php?id=180&task=view&t=107

Anonimo ha detto...

Mi pare che l'ironia o i distinguo con i quali si commentano le parole di Melloni (tralsciando le accuse di appartenere alla massoneria) nascondano l'imbarazzo di fronte ad una realtà fin trroppo evidente. Non rigiriamo la frittata: negli utlimi quindici anni la Chiesa italiana ha favorito sempre e comunque solo i cattolici di destra, finendo di fatto a sostenere la destra anche quando di cattolico non aveva nulla (se sento ancora un aderente a CL che parla bene di Berlusconi, avrò la certezza che non è più cattolico ma berlusconiano).
Forse sarebbe il caso di avere un po' più di umiltà e provare a chiedersi se non era molto più pericoloso per la fede e per la chiesa il nihilismo ridens e lo scempio dei valori portato dalle TV berlusoconiane di quanto non lo fossero tentativi di normare (per tutti, non per i cattolici) ad esempio le coppie di fatto.

(post ridotto)

Raffaella ha detto...

Nessuna ironia, solo commenti.
R.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, mi spiace ma davvero credo che questa vicenda dovrebbe farvi riflettere a fondo. Non è da ieri che molti cattolici si sentono nauseati da un modello di vita (che per comodità chiamiamo berlusconismo) che ha corrotto INTERE GENERAZIONI. Io capisco che per voi cresciuti nell'ideologia per cui tutto il male veniva da sinistra è un durissimo risveglio, però, potevate accorgervene prima!
Io che non ho mai votato per il PCI mi sono preso del comunista perché parlavo di solidarietà, di accoglienza che fino a prova contraria sono valori cristiani.
Bisogna uscire dall'impostazione anticomunista, perché il comunismo nonc'è più, mentre l'ideologia dominante è il cinismo, l'egoismo, il consumismo, tutta roba marcata Silvio. Liberate lo sguardo e, per favore, ammettete le vostre non lievi colpe.

Raffaella ha detto...

Fare riflettere chi?
Noi? In che senso?
Questo non e' un blog politico.
Ci sono varie opinioni, ma il denominatore comune e' l'adesione al Magistero della Chiesa.
A suo tempo criticammo duramente alcune posizioni del governo Prodi e l'atteggiamento che alla fine porto' il Papa a rinunciare alla visita alla Sapienza.
Allo stesso modo non sono mancate critiche al governo Berlusconi ed ai giornali che alla sua famiglia fanno capo.
Personalmente ho auspicato per settimane che non ci fosse l'incontro del Papa con il premier a Viterbo e non mi e' mai piaciuta l'idea della cena dello stesso Berlusconi con il cardinale Bertone.
Basta leggere il blog per trovare i riferimenti.
Qui si guarda al Santo Padre.
Le considerazioni politiche non ci interessano, come non ci interessano le scelte televisive che non abbiamo mancato di criticare, anche stamattina.
Non dovrebbero esistere cattolici di destra o di sinistra.
Non servono aggettivi.
R.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace Raffaella, non basta dire "Questo non è un blog politico". Non ti salverà, quando sarai di fronte a Cristo giudice aver detto: "Ma io sono sempre stata dalla parte del papa!"
Bisogna guardare alla realtà tutta intera, e la realtà dice che questa chiesa ha chiuso gli occhi di fronte ad evidenti mancanze di fede, di spiritualità , di religiosità, perché vittima di un'ideologia politica.
Io sono antiabortista, contro il divorzio, contro l'eutanasia come te, ma non baratterei mai la difesa (ipocrita e non totale) di questi valori per chiudere gli occhi di fronte all'onestà, alla solidarietà, alla ricerca della pace. Mi dispiace ma davvero questa vicenda segna uno sparitacque DEFINITIVO. Essere di Cristo non vuol dire essere anti-comunisti; Prodi è un cattolico serio che, avendo responsabilità politiche, ha fatto SCELTE EPR TUTTI. Nessuno può darvi lo stato cristiano, men che meno Berlusconi.
La fedeltà alla legge è chiusa nei cuori, quegli stessi cuori che il berlusconismo (e non il centro-sinistra) ha riempito di egoismo, cinismo, pornografia ecc.
Ascoltami: purificatevi tutti e ammettete di avere SBAGLIATO TUTTO. E' l'unica strada per salvarvi.

Raffaella ha detto...

Ma per favore!
R.

Raffaella ha detto...

Anonimo, questo blog non e' uno "sfogatoio" politico.
R.

gianfranco ha detto...

dice Anonimo: "Io sono antiabortista, contro il divorzio, contro l'eutanasia come te, ma..."
Dentro quel "ma" c'è tutto il relativismo imperante anche all'interno della Chiesa purtroppo da cui il papa cerca di metterci in guardia. Non si tratta di essere dalla sua parte o no, ma di ascoltarlo e provare a verificare nella quotidianità quello che dice, poi uno può anche criticare.
Raffaella, scusa la nota politica, ma meglio uno che dice: "sono fatto così" (se si pente o no sono fatti suoi), di uno che si erge a modello per un nuovo modo di essere cristiani (il cristiano adulto appunto) solo per cercare la suluzione ad un problema politico a sinistra.

sam ha detto...

- Non ti salverà, quando sarai di fronte a Cristo giudice aver detto: "Ma io sono sempre stata dalla parte del papa!" -

Sul Blog ne diciamo tante, Anonimo, ma qui stai entrando in un campo minato, proprietà privata di Dio, terreno esclusivo dello Spirito Santo, e queste sono cose su cui non si scherza.

Pensa alla tua di salvezza!
Non credi, in tal modo, di avere abbastanza a cui pensare?

Fabiola ha detto...

Eccoli che "escono" quelli che, in fondo, si sfregano le mani per l'"affaire Boffo", ecco a chi Boffo non andava bene: troppo equilibrato, troppo poco adulto e democratico,troppo obbediente alla Chiesa tout court, senza aggettivi ulteriori...
Con i consueti inviti, agli altri ovviamente, al pentimento, al mea culpa e alla purificazione.
Dall'alto di una smisurata presunzione per la quale sono sempre loro "i migliori", quelli che non devono pentirsi di nulla, quelli che hanno sempre capito tutto, pronti a dispensare patenti di cattolicesimo che neanche il Papa. Umilmente, io ho imparato che il "mea culpa" si batte, innanzitutto sul proprio petto.

Anonimo ha detto...

Credo che se siamo arrivati a questo punto è anche colpa dell'egemonia di certo cattolicesimo "adulto"...mentre al Papa, si vedano le ultime omelie, interessa solo portare Cristo, parlare di Cristo: questo dovrebbe fare la Chiesa, non impelagarsi in beghe politiche. Ahime, credo invece che le cose andranno sempre peggio, basta sentire le dichiarazioni di oggi del presidente di AC Miano e quelle di Mons. Crociata il quale afferma che la priorità della chiesa italiana deve essere l'accoglienza degli immigrati!!!
Signore salvaci, Cristo esaudisciti!

massimo ha detto...

anonimo,dovrebbe riflettere che tanto male,tanta divisione,tanto relativismo religioso,la perdita di identità,la superficialità,nascono dalla visione ecclesiologica dei maestri di melloni,che melloni fà sua,ora,da tanto.

gemma ha detto...

Valore salvifico della politica? No grazie!
Le campagne elettorali le facciamo nelle sedi opportune, please. Troppe volte ho assistito a persone che mi scavalcavano ai concorsi non per anzianità o meriti ma perchè avevano la tessera elettorale giusta, e guarda un pò, anche del partito di Prodi. Nessuno riuscirà mai a convincermi che Prodi ha fatto o farà scelte per quelli come me (bhuahahahahaha!) come nemmeno Berlusconi o Fini o Bossi o Casini. Prima i filgi, e poi i figli dei figli (stranamente mai precari). Solo che quando succede da destra te lo aspetti, da sinistra, visto che quelli come anonimo ci raccontano che sono tutti onesti, giusti e solidali, c'è ancora qualcuno che ci casca. E scusatemi se alla fine non vedo nessuna distinzione pratica tra il facile carrierismo della velina o dell'amante del politico di destra e quello del figlio e della nuora del politico di sinistra.
La pace? Tanto bella a parole, ci illudiamo sempre tutti ma se non cambia dal di dentro l'uomo, non basta certo l'elezione di un politico. Cambia il partito ma con esso cambia solo la casta di riferimento perchè nessuno va al potere da solo, senza l'appoggio di una casta. Barak Obama è presidente ma in Afganistan i civili nei bombardamenti continuano a morire, con la differenza che adesso non si leva più alcuna bandiera arcobaleno.
Infine leggo: Ascoltami: purificatevi tutti e ammettete di avere SBAGLIATO TUTTO. E' l'unica strada per salvarvi.
Quindi la salvezza non è più in Cristo ma in Prodi???? Non più "convertitevi o perirete tutti" ma " votate centrosinistra (questo centrosinistra?????) o perirete tutti"? Nessuno riuscirà mai a convincermi che da una parte politica mangiano i bambini più che dall'altra e i bambini non li affido a nessuno dei due.
Onestamente spero che il Signore nel giudicare non si basi solo sugli sfoghi su un blog (incredibile come ci si permetta di giudicare gli altri in base ad un nickname) o sul partito politico di appartenenza ma sull'esempio di vita, quella di tutti i giorni. La solidarietà, la giustizia. il rispetto per l'altro si manifestano nella realtà e non a parole sui manifesti elettorali o sulle pagine del web. E spero sempre più che i pastori della chiesa si dissocino da queste sante alleanze terrene

massimo ha detto...

GEMMA BRAVISSIMA,NON SEI DA SOLA A PENSARE COSì,SOPRATUTTO DOPO AVER LETTO L'ARTICOLO,RICORDATO QUELLE SOLFE CHE SEMPRE SCRIVE,E VEDERE INCREDIBILMENTE CHE QUALCUNO PROVA ANCHE A FARE DELLE FACILI MORALI.DOPO TUTTO QUELLO CHE è SUCCESSO.
GRAZIE GEMMA,Sì-Sì-NO-NO.
QUAN AI VOL , AI VOL

karol ha detto...

Melloni, e i suoi ammiratori, come al solito dimostrano di non amare la Chiesa, ma se stessi e la loro "parrocchia"...