sabato 5 settembre 2009
Gustosissimo articolo di Politi. I vescovi si sentono senza guida (poverini!). In realtà la guida ce l'hanno eccome! Si chiama Benedetto XVI!
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Clicca qui per leggere il gustoso articolo di Politi che probabilmente nelle intenzioni del Nostro doveva essere un attacco al Santo Padre, ma che si dimostra il piu' grande appoggio mai dato finora a Benedetto XVI.
Rileggiamo alcuni punti:
Perché il vero nodo si è rivelata la mancanza di un polso fermo e di una strategia lungimirante in tutta la vicenda. Difficile dire quanto del malumore esistente fra i vescovi emergerà al Consiglio permanente della Cei, ma in privato parecchi vescovi sono irritati per la confusione che regna ai livelli supremi della gerarchia. "Peggio di così la storia non si poteva gestire", commenta tagliente un presule: "Con anticipo bisognava chiedere delucidazioni sull'affaire e dare indicazioni".
Esattamente! Confusione, pasticci, chi urla di qui, chi sbraita di la', chi mette il muso, chi si rallegra e l'unita' della Chiesa finisce sotto i tacchi (dei fedeli).
Non è possibile, infatti, che prima si facciano scendere in campo - seppure a singhiozzo - i massimi calibri, da Bagnasco a Bertone e incluso il Papa, per sostenere Boffo e poi, al culmine dell'offensiva di Feltri, lasciare che si dimetta.
No, Politi, NO!
E' stata proprio Repubblica a sparare in prima pagina il fantomatico sostegno del Santo Padre a Dino Boffo il cui nome non compare nemmeno nel comunicato della Cei.
Probabilmente e' stato proprio il tentativo maldestro di alcuni giornali di coinvolgere il Papa a far precipitare gli eventi.
Ci siamo dimenticati della frase cancellata dalla lettera di dimissioni?
Voci critiche sulla mancanza di una reale leadership - come già avvenuto in altre crisi durante questo pontificato - si sentono dentro e fuori delle mura vaticane.
Voci critiche? Di chi? Fuori i nomi delle rane! Non ci stupiamo degli attacchi al Papa visto che questo blog denuncia da anni la fronda curiale anti-Benedetto.
Queste soavi vocine che sussurranno ai giornalisti dagli angoli dei corridoi bui o da sotto i tavoli non sono una novita', ma una disgustosa conferma.
In fondo il Santo Padre e' stato lungimirante e, come Ulisse, si mette i tappi nelle orecchie per non sentire il "canto" di queste sirene stonate del terzo millennio.
"Nell'ultima fase di Wojtyla - spiega un'eminenza - c'era un quadrumvirato composto dal segretario di Stato Sodano, dal segretario papale Dziwisz, dal cardinale Re e dal presidente della Cei Ruini e tutti sapevano come regolarsi e a chi fare riferimento. Ma oggi?".
Per favore! Si invoca il quadrumvirato quando lo si e' sempre contestato? Politi, ma si rende conto che Lei conferma esattamente l'esistenza della fronda indispettita per avere perso potere? E poi chi e' la cara eminenza?
Mira forse a diventare un console, un triumviro, un quadriunviro?
Se lo scordi! I tempi sono cambiati.
Amici, avete notato che manca il nome del cardinale Ratzinger? Altra conferma di cui dobbiamo ringraziare Politi.
Il clima di incertezza si percepisce a pelle - dichiarano nei corridoi vaticani - perché Benedetto XVI fa il Maestro, ma poi la catena di comando interna come funziona?".
Corridoi bui e tempestosi. Uuuuuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhhhhhhhhh!!!
Il Papa fa il Maestro perche' fa esattamente il suo lavoro. Compito dei vescovi (e il Papa e' il Vescovo di Roma) e' di dare l'esempio, insegnare e confortare. La gestione della curia spetta a Bertone che sta risolvendo i problemi interni o almeno si spera.
Sull'altro versante sta l'atteggiamento dell'episcopato, che rifiuta la pretesa della Segreteria di Stato di guidare gli affari italiani. "Siamo noi vescovi, successori degli apostoli, ad avere il diritto di giudicare la situazione italiana e gli atti del governo", protesta un veterano delle assemblee Cei.
Mamma mia! Si ha paura di perdere il potere? Grande esempio per noi fedeli!
Per inciso: Cristo ha concesso il Primato a Pietro, non ad altri Apostoli.
In conclusione l'articolo di Politi e' molto interessante proprio perche' ci da' uno spaccato della curia romana e dell'episcopato italiano. Diciamocelo: regna una grande confusione.
Alcuni vescovi (rigorosamente anonimi e quindi censurabili) pensano di non avere una guida?
Sbagliano! La guida c'e', eccome! E' il Santo Padre, Benedetto XVI.
E' a lui che devono guardare e da lui che devono prendere esempio.
Niente politica, niente vocine nei corridoi, assoluta chiarezza e trasparenza.
Benedetto XVI vive cio' che dice. Per questo i Cattolici lo accettano come Maestro.
Non c'e' contraddizione fra cio' che dice e cio' che fa.
Ecco il problema per alcuni!
In questi giorni si e' creata confusione perche' i vescovi hanno dato l'impressione di usare due pesi e due misure esponendosi al giudizio dei fedeli prima che dei giornali.
La Cei impari ad accettare il Primato del Vescovo di Roma e prenda esempio dalla sua persona e dal suo Magistero.
Solo cosi' potra' tornare piena fiducia in un episcopato che in questi giorni non ha dato di certo il meglio di se'.
Attenzione! La colpa non e' certo del cardinale Bagnasco.
Questi problemi esistevano gia' prima con il cardinale Ruini, solo che in questa settimana non e' stato piu' possibile nasconderli o minimizzarli.
Ribadisco che d'ora in poi mi aspetto dai vescovi piena adesione al Magistero e capacita' (e volonta') di fare quadrato intorno al Papa.
R.
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11 commenti:
guarda che tutto fa brodo per Politi per riproporre la sua tetragona visione della Chiesa. Non è comunque un grande articolo quello in cui per tre quarti della narrazione si riportano impressioni e sfoghi anonimi.
Il buffo è che questo giornalista è lo stesso che ieri intitolava "La Chiesa fa quadrato".
Non riesco a prenderlo troppo sul serio neanche se mi sforzo.
Come sempre Mariateresa ha colto il punto: il quadrato e' diventano un cerchio :-)
R.
Concordo pienamente con il giudizio di Raffaella.
Ieri c'era chi scriveva che Boffo riusciva a dare unità ai vescovi: quando non si guarda a Pietro, che è la garanzia dell'unità ecclesiale, su designazione di Cristo, si cerca di unirsi in tutto ciò che può casualmente capitare; Boffo a mio avviso era garanzia di unità attorno alla chiesa ambrosiana, che si presenta come alterità a quella romana.
Non è così, forse?
Cara Raffaella, ho paura che dovrai attendere all'infinito riguardo all'adesione dei nostri vescovi alla persona e al Magistero del Santo Padre. Egli guida la barca di Pietro, ha i vescovi remano "in direzione ostinata e contraria". Bell'esempio...
Basta con tutta questa confusione! Bello spettacolo la Chiesa che fa mostra di dispute e tafferugli anche tra le sue cariche più alte!
Non ne posso più di tutta questa storiache non ho mai capito chi volesse colpire davvero e chi abbia favorito! A me sembra solo una volgare bega tra giornalisti
Forse mal interpretato quel ‘remare contro corrente’?
Contro gli abbagli di questo mondo, cari vescovi! Non contro il Papa!
E’ ora di remare insieme prima che tanti fedeli finiscano per perdersi nelle acque.
La guida c’è, C’E’ eccome! Basta guardare, ascoltare e seguire l’esempio, altrimenti (scusate) che ci sta a fare, no? Ritorniamo a ciò che è primario ed essenziale!
Se non restiamo uniti noi, è la fine!
Son d'accorod nel considerare BENEDETTO XVI unico e solo capo della Chiesa e dei cattolici laici. Sa fare miolto bene il Suo lavoro, conosce benissimo l'ambiente. Ha, dalla Sua parte la Luce dello Spirito Santo e, allora, cosa cerchiamo?
Era inevitabile l'intervento di Politi in tal senso. Ma, pensate un pò...... i vescovi senza giuda!!!!!! Poveri cocchi! Chi sarebbe stata dunque la guida fino all'altro ieri? Forse Boffo? Ma per favore!!!! La guida per i vescovi come per cardinali, semplici sacerdoti ed i fedeli c'è eccome; Politi.... Politi.... lei non cessa mai di spuzzare veleno contro Benedetto XVI ormai è diventata una sua fissazione. Ai vescovi voglio dire evitate di farvi difendere da coloro che fanno captatio benevolentia verso la chiesa quando alla testata giornalistica fa comodo.
La guida c'è e per grazia di DIO è Benedetto XVI; non riesco veramente ad immaginare cosa potrebbe diventare la chiesa senza di lui.
NO! Sig.ri vescovi è ora di finirla di passare voi per vittime e Benedetto XVI per carnefice; perchè è chiaro che i ruoli sono invertiti.
Il Servo di Dio Pio XII amava ripetere: la Chiesa dopo duemila anni si regge ancora in piedi malgrado i peccati e le colpe degli ecclesiastici...questa è la prova che è Cristo a guidarla.
Dico alle loro Eccellenze ...guardate a Cristo e al Suo Vicario...non a un molestatore!
Rispettate le sentenze di Cesare...tanto più che non ha fatto appello come Paolo!
Bella lettura, Raffaella. Puntuale e sagace.
Lo scenario si conferma inquietante.
Non dimentichiamoci MAI di pregare per il Papa.
sono stato inquieto tutto il giorno,la mia grigia e piatta giornata da cattolico impegnato non finiva mai,ma mi dicevo ora viene,ora viene il momento di dissetarmi alle fonti della sapienza,voglio nutrire la mente e il cuore con il mio nutrimento preferito che stamane ho saltato,infatti stamattina ho avuto la dabennaggine di non leggerti caro Marco,sapevo che scrivevi che eri lì,sul grande foglio,crocevia di cultura e moralità,sapevo che per essere sereno,tranquillo,con il vento in poppa dovevo sapere,assimilare le tue rassicuranti analisi,le tue profonde riflessioni.la tau visione di chiesa;la mia povera chiesa,
ma ora dopo che ti ho letto,dopo che raffaella ha sottolineato la tua suprema statura morale,la profonda veggenza profetica, ne ho la certezza,questo articolo è un addio,un lancio per un nuovo futuro,sarò io stesso carissimo amico a proporti per la tua di sempre agognata meta.
sei pronto.chiamato.
ci siamo :questa notte stessa,non si può attendere oltre, proporrò al Santo Padre di perorare la causa,con una telefonata a Berlusconi :
POLITI MARCO DIRETTORE UNICO E SUPREMO DEL " VERNACOLIERE " di Livorno
sto in trepida attesa della telefonata di bertone e letta.
raffaella pronta con il blog per il lancio...
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