giovedì 20 novembre 2008

Il Papa: "I monasteri indicano al mondo l'essenziale" (Radio Vaticana)


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I monasteri indicano al mondo l'essenziale: cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore: così il Papa alla Congregazione per la vita consacrata

I monasteri sono oasi spirituali che indicano al mondo ciò che è essenziale: “cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore”. E’ quanto ha affermato stamani il Papa ricevendo i partecipanti alla plenaria della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, che quest’anno celebra i suoi cento anni di attività. Il servizio di Sergio Centofanti.

La plenaria del dicastero ha affrontato quest’anno un tema “particolarmente caro” al Papa: il monachesimo. Il Pontefice ha evidenziato l’importanza della vita monastica nella storia, sottolineando quale sia il suo scopo:

“cercare Dio e cercarlo attraverso Gesù Cristo che lo ha rivelato (cfr Gv 1,18), cercarlo fissando lo sguardo sulle realtà invisibili che sono eterne (cfr 2 Cor 4,18), nell’attesa della manifestazione gloriosa del Salvatore (cfr Tt 2,13)”.

I monasteri diventano così oasi spirituali che indicano all’umanità il primato assoluto di Dio nell’adorazione continua della “misteriosa ma reale presenza divina nel mondo” e nella comunione fraterna vissuta secondo “il comandamento nuovo dell’amore e del servizio reciproco, preparando così la finale manifestazione dei figli di Dio”:

“Quando i monaci vivono il Vangelo in modo radicale, quando coloro che sono dediti alla vita integralmente contemplativa coltivano in profondità l’unione sponsale con Cristo … il monachesimo può costituire per tutte le forme di vita religiosa e di consacrazione una memoria di ciò che è essenziale e ha il primato in ogni vita battesimale: cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore”.

“La via additata da Dio per questa ricerca e per questo amore – ha proseguito il Papa - è la sua stessa Parola, che nei libri delle Sacre Scritture si offre” con abbondanza alla riflessione degli uomini. E’ a partire dall’ascolto orante di questa Parola che nei monasteri si eleva silenziosamente una preghiera che diventa testimonianza per quanti vengono accolti come fossero Cristo stesso in questi luoghi di pace ma che è per il bene di tutta l’umanità:

“Invochiamo Maria, la Madre del Signore, la ‘donna dell’ascolto’, che nulla antepose all’amore del Figlio di Dio da lei nato, perché aiuti le comunità di vita consacrata e specialmente quelle monastiche ed essere fedeli alla loro vocazione e missione. Possano i monasteri essere sempre più oasi di vita ascetica, dove si avverte il fascino dell’unione sponsale con Cristo e dove la scelta dell’Assoluto di Dio è avvolta da un costante clima di silenzio e di contemplazione”.

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