giovedì 20 novembre 2008
Il Papa: "I monasteri indicano al mondo l'essenziale" (Radio Vaticana)
Vedi anche:
Prof. Cuccurullo (Presidente del Consiglio superiore di sanità): «Eluana morirà per eutanasia. Non della sua malattia» (Negrotti)
Suor Ilde: mai parlato ai media di eutanasia (Bellaspiga)
Quello sfavore per la vita che ci rende irriconoscibili (Corradi)
Card. Bagnasco: Il referendum sulla legge 40 ha contrastato la secolarizzazione. La Chiesa italiana ha superato gli sbandamenti postconciliari (Izzo)
Le ragioni della crisi finanziaria nella "profezia" di Ratzinger (Fontolan)
Prolusione del Ministro Tremonti all'Università Cattolica di Milano: il testo integrale (da "Il Foglio")
Giulio Tremonti: «Il Papa aveva previsto la crisi» (Margiocco)
Lezione del card. Bagnasco sulle grandi questioni italiane: legge sul "fine vita", secolarizzazione ed emergenza educativa (Sir)
Suor Ildefonsa: La mia conversazione sul testamento biologico usata dalla stampa per accreditare forme di eutanasia
Rosso "malpela" la Rai e La7 per i monologhi di Augias
Tremonti alla Cattolica: la crisi? Ratzinger l'aveva prevista nel 1985
Susanna Tamaro: "Eluana, che sgomento la vita decisa nei tribunali" (Il Giornale)
Il Papa: "E' vero che ci si salva per fede, ma se non la si contrapppone a carità e amore" (Asianews)
Il Papa: "Paolo aveva compreso non nutriva altro desiderio che di raggiungere Cristo, come in una gara di atletica, per restare sempre con Lui: il Risorto era diventato l’inizio e il fine della sua esistenza, il motivo e la mèta della sua corsa" (Catechesi udienza generale)
Il Papa: "L’amore di Dio e del prossimo dà compimento alla Legge" (Radio Vaticana)
Il Papa: Lutero non sbagliava, ma fede non è opposta alla carità
Ancora pressioni: gli Ebrei sospendono la collaborazione con la Chiesa Cattolica sulla giornata dell'ebraismo
Zio Berlicche scrive a Malacoda: "Lo dicevo io che Concita ha stoffa" (Tempi)
Il Rabbino Laras su Eluana Englaro: "Non sospendere l'alimentazione e l'idratazione"
E' in uscita il volume "Benedetto XVI e le sue radici. Ciò che ha segnato la sua vita e la sua fede" (Marcianum Press) del Prof. Alfred Läpple, ex docente di Joseph Ratzinger
I monasteri indicano al mondo l'essenziale: cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore: così il Papa alla Congregazione per la vita consacrata
I monasteri sono oasi spirituali che indicano al mondo ciò che è essenziale: “cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore”. E’ quanto ha affermato stamani il Papa ricevendo i partecipanti alla plenaria della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, che quest’anno celebra i suoi cento anni di attività. Il servizio di Sergio Centofanti.
La plenaria del dicastero ha affrontato quest’anno un tema “particolarmente caro” al Papa: il monachesimo. Il Pontefice ha evidenziato l’importanza della vita monastica nella storia, sottolineando quale sia il suo scopo:
“cercare Dio e cercarlo attraverso Gesù Cristo che lo ha rivelato (cfr Gv 1,18), cercarlo fissando lo sguardo sulle realtà invisibili che sono eterne (cfr 2 Cor 4,18), nell’attesa della manifestazione gloriosa del Salvatore (cfr Tt 2,13)”.
I monasteri diventano così oasi spirituali che indicano all’umanità il primato assoluto di Dio nell’adorazione continua della “misteriosa ma reale presenza divina nel mondo” e nella comunione fraterna vissuta secondo “il comandamento nuovo dell’amore e del servizio reciproco, preparando così la finale manifestazione dei figli di Dio”:
“Quando i monaci vivono il Vangelo in modo radicale, quando coloro che sono dediti alla vita integralmente contemplativa coltivano in profondità l’unione sponsale con Cristo … il monachesimo può costituire per tutte le forme di vita religiosa e di consacrazione una memoria di ciò che è essenziale e ha il primato in ogni vita battesimale: cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore”.
“La via additata da Dio per questa ricerca e per questo amore – ha proseguito il Papa - è la sua stessa Parola, che nei libri delle Sacre Scritture si offre” con abbondanza alla riflessione degli uomini. E’ a partire dall’ascolto orante di questa Parola che nei monasteri si eleva silenziosamente una preghiera che diventa testimonianza per quanti vengono accolti come fossero Cristo stesso in questi luoghi di pace ma che è per il bene di tutta l’umanità:
“Invochiamo Maria, la Madre del Signore, la ‘donna dell’ascolto’, che nulla antepose all’amore del Figlio di Dio da lei nato, perché aiuti le comunità di vita consacrata e specialmente quelle monastiche ed essere fedeli alla loro vocazione e missione. Possano i monasteri essere sempre più oasi di vita ascetica, dove si avverte il fascino dell’unione sponsale con Cristo e dove la scelta dell’Assoluto di Dio è avvolta da un costante clima di silenzio e di contemplazione”.
© Copyright Radio Vaticana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento