lunedì 14 settembre 2009

Imminente l'inizio dei colloqui dottrinali fra la Santa Sede e la Fraternità Sacerdotale San Pio X. Parli solo la Congregazione vaticana


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LEFEBVRIANI: A GIORNI INIZIO COLLOQUI, PRONTA 'SQUADRA' VATICANA

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 14 set

E' pronta la ''squadra'' vaticana che condurra' il dialogo ''teologico'' con i tradizionalisti della lefebvriana Fraternita' Sacerdotale San Pio X, il cui inizio sarebbe imminente. A guidare la commissione vaticana sara' mons. Guido Pozzo, nominato da papa Benedetto XVI segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei incaricata dei rapporti con i tradizionalisti. I colloqui dottrinali con i lefebvriani sono stati decisi all'indomani della revoca della scomunica dei quattro vescovi tradizionalisti, in vista del ritorno della Fraternita' nella ''piena comunione'' con la Chiesa.
A portare avanti le discussioni con i lefebvriani insieme a mons. Pozzo - secondo quanto scritto da numerosi giornali e siti web nelle ultime settimane - saranno il domenicano svizzero p. Charles Morerod, nuovo Segretario della Commissione teologica internazionale, il gesuita tedesco p. Karl Josef Becker, che ha insegnato teologia all'Universita' gregoriana e il vicario generale dell'Opus Dei, lo spagnolo p. Fernando Ocariz Brana. Tutti e tre sono gia' consultori della Congregazione vaticana della Dottrina della Fede, sotto la cui giurisdizione il pontefice ha messo la Commissione Ecclesia Dei. La Commissione ha comunque declinato ogni commento sulle notizie circa il dialogo con i lefebvriani. A coordinare il team lefebvriano impegnato nei colloqui sara' invece mons. Alfonso De Galarreta, uno dei quatto vescovi a cui papa Ratzinger ha tolto la scomunica.
I colloqui non saranno comunque facili.
Intervistato lo scorso 12 settembre dal quotidiano bavarese ''Passauer Neue Presse'', l'arcivescovo di Vienna, card. Christoph Schonborn, ha spiegato che ai lefebvriani verra' ''spiegato chiaramente'' che alcune delle novita' introdotte dal Concilio Vaticano II - come i rapporti con gli ebrei, l'ecumenismo, il dialogo interreligioso e l'affermazione della liberta' religiosa come diritto fondamentale dell'uomo - ''non sono negoziabili''.
Il ''solo motivo'' degli sforzi del pontefice di riportare ''all'ovile'' i tradizionalisti, ha aggiunto il cardinale, e' la volonta' di ''impegnarsi per l'unita' della Chiesa''.

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Non si comprende che cosa c'entri l'arcivescovo di Vienna!
Preghi anche lui, come tutti, per l'unita' della Chiesa Cattolica.
Francamente non capisco la ragione di un simile atteggiamento, di certe puntualizzazioni. Parli solo la Santa Sede, non altri.
Mi pare che il cardinale abbia molto di cui preoccuparsi in patria, non da ultima la questione dei preti concubini.
O sbaglio?

R.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Preghiera,lavoro e silenzio.
I giornalisti meno c'entrano meglio è.

Antonio

Raffaella ha detto...

Concordo :-)
R.

Anonimo ha detto...

Il cardinale di Vienna parla di "novità" (che lui definisce non negoziabili) volute dal Concilio: ma allora hanno ragione i lefebvriani: il concilio ha introdotto delle novità!

Si, Raffaella, Schonborn avrebbe comunque fatto meglio a tacere e a pensare ai suoi di problemi.

Filiberto Macerati

Raffaella ha detto...

Sono convinta che in questo momento ci sia bisogno di riflessione e di preghiera, non di vescovi che rilasciano dichiarazioni religiosamente corrette ai giornali.
Ricordiamo l'omelia di sabato rivolta, anche se Messori pensa il contrario, soprattutto ai vescovi europei.
R.

SERAPHICUS ha detto...

Il cardinale è occupato con tante altre cose, per esempio con una nuova mostra nel museo del duomo di Vienna. Tema della mostra: "L'Eros nella Bibbia"; artista: Dina Larot. Chi vuole informarsi di che genere di mostra si tratta, può guardare per esempio la homepage dell'artista: http://www.dinalarot.at/

Insomma: ci sono delle priorità, e il cardinale pare essere molto attento nelle sue scelte; per non parlare della nuova discussione austriaca sul sacerdozio femminile, il grande problema dell'aborto in Austria con la relativa posizione della chiesa austriaca che ricorda altri avvenimenti in altri paesi, una cosa che può suscitare solo sdegno.

Insomma, come dicevo: ognuno ha le sue priorità.

Dimenticavo: anch'io faccio parte di coloro che sostengono che il Vaticano II deve essere seguito. Per esempio si disubbidisce gravemente quando si esclude nei fatti il latino dalla liturgia. Eh si, seguo il concilio anche nella sua volontà di non avvalersi dell'infallibilità propria dei concili ecumenici che lo precedevano. Accetto naturalmente il concilio se lo si considera nella luce della tradizione, e se è la traduzione il criterio della sua comprensione.

Ma non mi risulta che il concilio abbia votato per una relativizzazione della verità, e anche se l'avesse fatto, visto che non è infallibile, non l'accetterei, sulla base della dottrina basata sulla tradizione.

"Principi non negoziabili"? Ma mi faccia il piacere! Pensi piuttosto, il Porporato, di far valere i principi della fede e della dottrina in casa sua, dove le chiese sono sempre più vuote, dove la chiesa è decaduta ad essere un fenomeno culturale irrilevante.

Con tutto il rispetto: Sua Eminenza si rivela sempre di più una figura tragica, per se stesso e per la chiesa.

Caterina63 ha detto...

Non si comprende che cosa c'entri l'arcivescovo di Vienna!
Preghi anche lui, come tutti, per l'unita' della Chiesa Cattolica.
Francamente non capisco la ragione di un simile atteggiamento, di certe puntualizzazioni. Parli solo la Santa Sede, non altri.
Mi pare che il cardinale abbia molto di cui preoccuparsi in patria, non da ultima la questione dei preti concubini.
O sbaglio?
R.

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Non sbagli affatto cara Raffaella ^__^
Do per buono il fatto che l'aggiunta delle parole del cardinale di Vienna provenendo dall'agenzia stampa SONO STATE INFILATE ad "OC" dall'agenzia e non dal cardinale... per continuare a seminare veleni contro la FSSPX e guardarli come nemici del Papa...sostenendo così che i veri amici del Papa sono coloro che non hanno nulla da ridire sull'ecumenismo o sul dialogo interreligioso...
Il chè è sbagliatissimo dal momento che Ratzinger è l'ideatore della Dominus Jesus odiata da molti vescovi...e Giovanni Paolo II con l'Ecclesia Eucharestia che mise un freno all'ecumenismo liturgico...

Affidiamo questi lavori al Cuore Immacolato di Maria che come promesso a Fatima DEVE TRIONFARE...siamo nell'Anno Sacerdotale, un ulteriore SEGNO DELLA PROVVIDENZA che vuole i Sacerdoti "ministri e santificatori" e non sbandieratori di una fede del fai da te...

Tutti abbiamo bisogno di rivitalizzare la nostra identità cattolica, questi colloqui sono davvero provvidenziali, Preghiamo affinchè Satana non ci sguazzi troppo...

^__^

euge ha detto...

Parole sante !!!!!!!! Seraphicus!

laruotadivienna ha detto...

il cardinale faccia pulizia in casa sua e solo dopo metta il naso in affari che non gli competono.
i lefebvriani possono essere arroganti e disubbidienti,ma hanno chiese e seminari pieni.

Doriana ha detto...

Il Papa ha spiegato fin troppo bene perchè vuole il colloquio dottrinali con la fraternità di San Pio X. L'intervento di Schonborn non era necessario. Pensi ai problemi di casa sua ne ha veramente tanti e lasci che sia il Pontefice a parlare o La Santa Sede.

Anonimo ha detto...

Ecco cosa intende il cardinale Schoenborn: «la tradizione vale come l’interpretazione della verità organica, viva, sempre nuova e tuttavia fedele all’origine» (Christoph SCHÖNBORN, L’icona di Cristo. Fondamenti teologici, Cinisello Balsamo, Paoline, 1988, p. 180). Ci può essere un "nuovo" che è uno sviluppo fedele, e che è garantito nella sua genuinità dal magistero vivente della Chiesa; chi conosce un po' di storia potrebbe fare un lungo elenco di eresie e scismi che sono partite da una fedeltà materiale a formule antiche (o magari semplicemente vecchie), magari senza capirle, in cordiale rifiuto del giudizio autorevole di papi e concili, preferibilmente dell'ultimo concilio e del papa in carica. Ricordo che questa non è la posizione di Hans Küng, ma quella di Newman, e ovviamente anche quella del papa. Se non si parte di qui, è sicuro che non si fa molta strada, e sicuramente non si resta (o non si torna)nella comunione ecclesiale: i seguaci di Lefebvre non si dovrebbero illudere in materia, né sicuramente li illuderà la Santa Sede, e il papa stesso lo ha spiegato più volte e con la massima chiarezza.
don Guglielmo

Anonimo ha detto...

Caro don Guglielmo,
premetto che lei sicuramente ne saprà più di me.
Tuttavia credo che la reale interpretazione da fare sul Concilio riguarda soprattutto quello che nel concilio non c'è ma molti credono che ci sia.
Su alcuni temi cmq una precisazione è assai auspicabile.


Antonio

Caterina63 ha detto...

Caro don Gugliemo, citare Newman proprio a riguardo della Tradizione dovrebbe rammentarci che egli da anglicano si fece Cattolico grazie alla Tradizione...difendendone la Dottrina e riconoscendo l'autorità della Chiesa proprio nel Magistero INTEGRALE della Chiesa e dei Pontefici...
Le discussioni che ci saranno riguardano proprio questo SCOLLAMENTO...
Mons. Fellay, rappresentante della FSSPX lo ha ribadito un milione di volte che NON è un problema accetare il Concilio, il problema sta nell'interpretazione e in quello scollamento con il Magistero dei Pontefici precedenti al Concilio...
Alcuni esempi?

- chi ha vietato la Messa san Pio V quando Benedetto XVI ribadisce nel MP che è stato un abuso il farlo?

- chi ha vietato il latino nei seminai così che abbiamo due generazioni di sacerdoti che non conoscono neppure l'Ave Maria in latino quando il Concilio non ha mai preteso una corbelleria del genere?

- chi ha vietato negli anni '70 e negli anni '80 il Catechismo di san Pio X in attesa di quello rinnovato del 1993 dove Giovanni Paolo II ribadisce LA CONTINUITA' con il Catechismo di Trento?

- chi ha avanzato la pretesa che il magistero ordinario del Pontefice NON è infallibile obbligando Giovanni Paolo II a scrivere la Ad Tuendam Fidem dove si ribadisce l'obbedienza sia la Magistero straordinario quanto ordinario così come fu stabilito dal Concilio Vaticano I ?

- chi ha vietato la Comunione IN GINOCCHIO ordinando l'eliminazione delle balaustre e degli inginocchiatoi quando nel Concilio questo non fu mai espresso?

Potrei continuare....la lista riempirebbe il blog di Raffaella ^__^ ergo attendiamo i colloqui che avverranno e cerchiamo di avere il coraggio di dire con tutta onestà: abbiamo sbagliato!
ritorniamo alla sana Tradizione come infatti ci sta testimoniando Benedetto XVI nella Messa eppure, caro don Guglielmo, perchè ancora i sacerdoti e i vescovi non lo imitano nel dare la comunione in ginocchio e nel mettere i ceri e il Crocefisso al centro sull'altare?

^__^

Anonimo ha detto...

Hai ragione Caterina.....! Molte diciamo così modernità introdotte dalla liturgia, vengono addebitate agli atti del Concilio Vaticano II ma, se si legge la parte riguardante la liturgia, ci si accorge che le cose non stanno propriamente così.
Bisognerebbe, come dici giustamente nel tuo post, dire e riconoscere di aver sbagliato e ricominciare davvero dal Concilio Vaticano II e dai suoi atti.
Devo dire che ultimamente Schomborn non sia molto in linea con tutto questo.

SERAPHICUS ha detto...

Invito tutti i sacerdoti (parroci e vescovi) di riflettere su questa domanda:

"Ritorniamo alla sana Tradizione come infatti ci sta testimoniando Benedetto XVI nella Messa eppure, caro don Guglielmo, perchè ancora i sacerdoti e i vescovi non lo imitano nel dare la comunione in ginocchio e nel mettere i ceri e il Crocefisso al centro sull'altare?"

Perché non imitare il Papa? Perché no? Fa troppo male? O non succede semplicemente per la povertà di spirito?

Perché non imitare il Papa? Questa è una domanda fondamentale. La risposta la dirà tutta.

Potremmo addirittura rinominare per esempio questo blog, in modo gioioso: WHY NOT?

Dunque insisto, e credo con molti altri: WHY NOT? E invito tutti di fare questa domanda ai propri sacerdoti e vescovi.

WHY NOT?

Caterina63 ha detto...

WHY NOT?

e che vordì???
^__^

scherzi a parte seraphicus....se i sacerdoti di oggi non conoscono il latino e non comprendono le richieste del Pontefice, credi che comprenderebbero un: WHY NOT?
^__^

Amati sacerdoti non criticatemi per queste battute, io ho segnato la mia vita per Voi...non siete soli in questa battaglia contro il potere delle tenebre...ma
"aiutatevi che il ciel vi aiuta" ergo la proposta di seraphicus è stuzzicante...

Vedete cari Sacerdoti, per me è difficile poter partecipare ad una Messa con il Pontefice, sia per la salute sia per le distanze ^__^
e sogno davvero di vivere nella mia parrocchia o in altre quando mi capita di andare...di poter vivere quella sacralità che si respira quando il Papa celebra...
nel sacerdozio siete di pari dignità voi e il Papa, perchè dunque non imitare il Liturgo VICARIO di Cristo?
Perchè vi ispirate alla fantasia per dire la Messa?

Credetemi NON abbiamo bisogno di innovazioni, non ce la facciamo più ad INVENTARE per avere le Chiese piene...vogliamo solo stare in Chiesa e PREGARE, stare in Chiesa e adorare IN SILENZIO...

quando entriamo in Chiesa, noi laici che lavoriamo nel mondo...vogliamo staccare la presa con il mondo e vivere per un ora l'anticamera del Paradiso...in Comunione con i Santi e gli Angeli...non vogliamo essere protagonisti di nulla, ma restare li, davanti a Gesù e accogliere quel Sangue versato, e prendere quella Carne donata...ridateci l'inginocchiatoio, cosa vi costa?
Le ginocchia che si piegano, volenti o dolenti, sono anime che implorano, piangono, gioiscono, supplicano, partecipano...rinascono a vita nuova...ridateci questa opportunità di rinascere per davvero ritornando all'autentico Concilio, quello che voleva solo trovare nuove parole per trasmettere la Dottrina di sempre, non voleva alcuna rivoluzione se non quella delle anime convertite...

Preghiamo di tutto cuore...e sforziamoci di applicare ciò che il Papa chiede...


WHY NOT? ^__^