mercoledì 9 settembre 2009

Pubblicate le date delle prossime Beatificazioni approvate dal Papa. Il 25 ottobre sarà elevato agli altari don Carlo Gnocchi (Radio Vaticana)


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Pubblicate le date delle prossime Beatificazioni approvate dal Papa. Il 25 ottobre sarà elevato agli altari don Carlo Gnocchi

L’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato le date dei riti di Beatificazione, approvate da Benedetto XVI, che avranno luogo nei prossimi due mesi. Si tratta di cinque nuovi Beati: il religioso tedesco antinazista Eustachio Kugler, che verrà beatificato domenica 4 ottobre a Ratisbona; il cardinale spagnolo Ciriaco Maria Sancha y Hervás, beatificato a Toledo il 18 ottobre; don Carlo Gnocchi, l’“apostolo dei mutilatini” fondatore dell’Opera Pro Iuventute, che sarà elevato all’onore degli altari domenica 25 ottobre in Piazza Duomo a Milano. E ancora, il vescovo martire ungherese Zoltán Lajos Meszlényi, beatificato ad Esztergom il 31 ottobre e la religiosa Maria Alfonsina Danil Ghattas di Gerusalemme, che verrà beatificata nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth il 22 novembre. Per un breve profilo biografico dei nuovi Beati, il servizio di Alessandro Gisotti:

“L’Apostolo dell'ospitalità”: è questa la formula che meglio definisce la vita e l’opera di Eustachio Kugler, religioso dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, noto come Fatebenefratelli, che operò al servizio dei più deboli e dei disabili fino alla sua morte, avvenuta a Ratisbona nel 1946. Un impegno, questo, che lo accomuna alla figura luminosa di un altro prossimo Beato: don Carlo Gnocchi. Nato nel 1902 a San Colombano, presso Lodi, e ordinato sacerdote nel 1925, don Carlo maturerà durante la Seconda Guerra Mondiale, vissuta al fronte come cappellano militare, l’idea di realizzare una grande opera di carità che si concretizzerà nella "Fondazione Pro Juventute". E’ l’inizio di una storia straordinaria: don Gnocchi accoglie i primi orfani di guerra e i bambini mutilati. Diventa ben presto il “padre dei mutilatini”, una delle figure più amate nell’Italia del Dopoguerra. Negli anni, si moltiplicano i centri di accoglienza e riabilitazione che portano il suo nome. Don Carlo muore nel 1956 a causa di un terribile tumore. Alle esequie partecipano centomila persone. Durante il rito, nel Duomo di Milano, fu portato al microfono uno dei suoi piccoli che tra la commozione generale, affermò: “Prima ti dicevo: ciao don Carlo. Adesso ti dico: ciao, san Carlo”.

Sarà presto elevato all’onore degli altari anche il vescovo e martire ungherese Zoltán Lajos Meszlényi. Aveva giurato: “Mai abbandonerò Cristo Pastore fedele e la nostra Chiesa”. Una promessa che mantenne fino all’effusione del sangue. Nel 1950, fu infatti arrestato dalla polizia comunista e portato in un campo di concentramento dove morì dopo ripetute torture. Un altro presule prossimo alla Beatificazione è il cardinale spagnolo Ciriaco Maria Sancha y Hervás, che fu arcivescovo di Toledo dove morì nel 1909, dopo essersi impegnato al servizio dei poveri e aver fondato la Congregazione delle Suore della Carità. Sarà beatificata infine Maria Alfonsina Danil Ghattas, al secolo Maria Soultaneh, religiosa di Gerusalemme, cofondatrice delle Suore del Rosario, ancora oggi molto attive, in particolare, per i cristiani della Palestina. Nata a Gerusalemme nel 1843, morì nel 1927 dopo aver fondato un orfanotrofio ad Ain Karem ed aver dato vita ad iniziative di sostegno per i bisognosi.

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