martedì 15 settembre 2009

Il card. Bertone riprende l'omelia del Papa: i vescovi siano testimoni credibili e pastori santi (Sir)


Vedi anche:

Libera Chiesa in libero Stato. Secondo Ruini (Magister)

Il santuario sotto il cielo di san Giovanni Maria Vianney: Nel piccolo villaggio di un grande santo (Roncalli)

La festa dell'Esaltazione della Croce nella tradizione bizantina (Manuel Nin)

Colloqui Roma-FSSPX: a ottobre, e segretati. Smentito il card. Schoenborn. Da Messainlatino

Lefebvriani: i colloqui con Roma non prima di metà ottobre. Da "Le Figaro"

Paolo VI secondo Tornielli: ne parlano Letta e Riccardi

“Cuore semplice e riservato”. Don Alessandro Galeotti parla di Joseph Ratzinger e dei Suoi scritti (Rinascimento Sacro)

Monsignor Zimowski denuncia i farmaci contraffatti per i poveri (Zenit)

Avviso ai naviganti :-)

Osservatore Romano: il Messaggio del Papa ai farmacisti? Idea fantasiosa. Sugli embrioni testo antico, "con buona pace di chi cerca polemica"

Una preghiera per Caterina, la figlia di Antonio Socci

Tony Blair: La religione ha un ruolo centrale e unico nella società e per il suo sviluppo (Osservatore Romano)

L'Anno sacerdotale: un tempo di rinnovamento e di conversione (James Checchio)

La sonora bacchettata (Deo Gratias!!!) dell'Osservatore Romano all'Ansa ed ai mass media che hanno scambiato un discorso per un messaggio

Lo scandalo dei farmaci contraffatti per i Paesi poveri. Denuncia dell'arcivescovo Zimowski al congresso internazionale dei farmacisti cattolici (OR)

Intervista di Vittorio Messori a Giacomo Galeazzi: il commento di Padre Scalese

Il Papa: Il Vangelo ci mette in guardia da due visioni entrambe errate: il moralismo e la presunzione di poterci giustificare da soli (Izzo)

Il Papa ai suoi ex allievi: "Se riflettiamo sulla perplessità del mondo di fronte alle grandi questioni del presente e del futuro, allora anche dentro di noi dovrebbe sbocciare nuovamente la gioia per il fatto che Dio ci ha mostrato gratuitamente il suo volto, la sua volontà, se stesso. Se questa gioia riemergerà in noi, essa toccherà anche il cuore dei non-credenti. Senza questa gioia noi non siamo convincenti" (Omelia)

Mons. Zimowski: «Farmaci negati: Paesi poveri a rischio disastro» (Bobbio...quando la professionalità è un tocco di classe)

Art. 4 del codice deontologico dei giornalisti: "Rettifica"

L'ansa corregge l'errore ed il tiro ma non si scusa...

Gravissimo errore dell'agenzia Ansa: la citazione di Mons. Zimowski di un discorso del Papa del 2007 è stata scambiata per un messaggio!

Se il Papa dice che i Vescovi non lavorano per la Chiesa (Gian Guido Vecchi)

Il richiamo del Papa ai vescovi: quell'invito a cambiare rotta che parte da lontano. La straordinaria analisi di Tornielli

CARD. BERTONE: “FEDELTÀ, PRUDENZA E BONTÀ” LE TRE CARATTERISTICHE DEL VESCOVO

“Fedeltà, prudenza e bontà”: si riassume in queste “tre caratteristiche” l’identikit del vescovo, il cui ministero è un “bene che ci è dato in consegna” e che “non ci appartiene”. Lo ha detto il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, nell’omelia della messa celebrata oggi, nel’ambito del Convegno per i vescovi ordinati negli ultimi dodici mesi, organizzato dalla Congregazione per i vescovi. “La Chiesa non è la Chiesa nostra, ma la sua Chiesa, la Chiesa di Dio” - ha ribadito il cardinale citando le parole pronunciate sabato scorso dal Papa, nell’omelia per l’ordinazione di 5 nuovi vescovi - e dobbiamo rendere conto di come gestiamo quanto ci viene affidato”. Secondo Benedetto XVI, “la fedeltà è altruismo”.
“Non leghiamo gli uomini a noi”, l’esortazione papale: “non cerchiamo potere, prestigio, stima per noi stessi. Conduciamo gli uomini verso Gesù Cristo e così verso il Dio vivente. Poi uno dei passaggi centrali dell’omelia del Papa, citato per intero dal card. Bertone: “Sappiamo come le cose nella società civile e, non di rado, anche nella Chiesa soffrono per il fatto che molti di coloro, ai quali è stata conferita una responsabilità, lavorano per se stessi e non per la comunità”.

CARD. BERTONE: “NON ADEGUARE LA FEDE ALLE MODE DEL TEMPO”

La “fedeltà” del vescovo consiste nel “non cercare di adeguare la fede alle mode del tempo”. Ne è convinto il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, che nell’omelia della messa celebrata oggi per i vescovi ordinati nell’ultimo anno ha ricordato che “solo Cristo ha parole di vita eterna, e le sue parole dobbiamo portare alla gente, essendo il bene più prezioso che ci è stato affidato”. “Una tale fedeltà – ha puntualizzato il porporato soffermandosi sulle caratteristiche fondamentali del ministero episcopale - non ha niente di sterile e di statico; è creativa”. Altra caratteristica del vescovo “è la prudenza che nulla a vedere con l’astuzia ed indica il primato della verità, che mediante la “prudenza” diventa criterio del nostro agire”. “La prudenza – come ha spiegato il Papa sabato scorso nell’omelia per l’ordinazione di cinque nuovi vescovi - esige la ragione umile, disciplinata e vigilante, che non si lascia abbagliare da pregiudizi; non giudica secondo desideri e passioni, ma cerca la verità – anche la verità scomoda. Prudenza significa mettersi alla ricerca della verità ed agire in modo ad essa conforme”. In questa prospettiva, ha spiegato il card. Bertone, “essere prudenti vuol dire essere innanzitutto persone di verità e dalla ragione sincera”. Terza caratteristica del vescovo è infine la bontà, che consiste nel “coltivare un profondo orientamento interiore verso Dio”.

CARD. BERTONE: SERVONO “TESTIMONI CREDIBILI” E “PASTORI SANTI”

“Il popolo cristiano ha bisogno di vedere testimoni credibili e di essere guidato da pastori santi”. Lo ha detto il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, nell’omelia della messa celebrata oggi per i vescovi ordinati negli ultimi dodici mesi, ai quali ha augurato di “essere santi come è stato santo il Curato d’Ars, cioè vivendo il vostro ministero secondo il cuore di Cristo e il cuore materno di Maria”. “Edificare il popolo cristiano prima di tutto con la testimonianza della vita”, l’esortazione del porporato ai nuovi vescovi, a partire dalla consapevolezza che, come diceva san Giovanni Crisostomo, “basta un uomo pieno di zelo per trasformare un popolo”. Di qui la necessità di “approfondire il valore del servizio episcopale”, tema del Convegno in corso in questi giorni a Roma per iniziativa della Congregazione per i vescovi. Il “modello” è Gesù, che “ha imparato l’obbedienza” anche per mezzo della sofferenza: mediante la “mediazione materna di Maria”, cioè “mediante la Chiesa, nostra madre”, ha aggiunto il cardinale, “le sofferenze del nostro ministero, unite alla Croce di Gesù, diventano feconde”. “Sia questo il programma di ciascuno di noi: essere santi per contagiare dell’amore di Dio tutti coloro che sono affidati alla nostra responsabilità di pastori del popolo di Dio”, ha concluso il segretario di Stato vaticano.

© Copyright Sir

Nessun commento: