giovedì 24 settembre 2009

L’importanza dell’annunciato Sinodo per il Medio Oriente nelle parole del Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici Nerses Bedros XIX (R.V.)


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L’importanza dell’annunciato Sinodo per il Medio Oriente nelle parole del Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici Nerses Bedros XIX

L’annuncio fatto sabato scorso dal Papa di una prossima Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente è stato accolto con grande entusiasmo. Si terrà dal 10 al 24 ottobre 2010 sul tema “La Chiesa cattolica in Medio Oriente: comunione e testimonianza”. Si tratta di un evento storico di cui la nostra collega del programma arabo Jamal Ward ha parlato con Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX, Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici:

"Il sinodo che il Papa ha proclamato sabato scorso per le Chiese cattoliche del Medio Oriente è un evento storico. E’ la prima volta nella storia della Chiesa che c’è un sinodo a questo livello. E’ stato deciso dopo che il Papa è venuto in Medio Oriente, dopo l’ultimo viaggio che ha fatto in Giordania e in Terra Santa. Il Papa ha accettato la proposta che avevamo fatto negli ultimi Sinodi dei vescovi. E questo è per noi un motivo di speranza affinché noi lavoriamo di più sulla comunione e la testimonianza per le nostre Chiese, perché se non c’è comunione la nostra testimonianza è indebolita. Poi, dobbiamo anche pensare che abbiamo i nostri fratelli cristiani che non sono cattolici e le nostre relazioni con loro devono essere più forti e dare una testimonianza dell’unità dei cristiani. La testimonianza per quanto riguarda le altre religioni è molto importante perché gli altri vedono che i cristiani, anche se non sono uniti completamente, sono però uniti in varie forme, in vari compiti per il bene della società e del mondo.”

Il Papa ha annunciato il Sinodo definendolo “un fraterno incontro”. Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX sottolinea, dunque, l’importanza di questo incontro anche in relazione alle altre religioni:

“Per noi in Medio Oriente le altre religioni che incontriamo sono soprattutto l’islam e l’ebraismo. Anche questo è un punto importante che dobbiamo studiare più a fondo. Noi viviamo con loro da più di 10 secoli, con i musulmani da 13 secoli e con gli ebrei da 20 secoli. E’ importante anche trovare una lingua che ci unisca e dei principi basati sull’uomo e sul bene della società. Per noi è importante tutto questo per far regnare di più la pace in Medio Oriente, che da più di 60 anni non ha avuto un anno di pace, un anno senza guerra. Questo non lo possiamo fare da soli, abbiamo bisogno anche dell’aiuto di tutte le nazioni del mondo, almeno di quelle più importanti e più ascoltate.”

Tra i tanti aspetti della complessa realtà del Medio Oriente c’è quello delle migrazioni. Ecco la riflessione del Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici su questo fenomeno:

“L’emorragia dell’emigrazione ci ha toccato profondamente. Oggi l’emigrazione è diventata un fenomeno che ci ha scosso moltissimo perché la maggior parte dei nostri fedeli vive fuori del territorio patriarcale, cioè fuori dell’Oriente, perciò anche i vescovi che sono nella diaspora saranno invitati a questo Sinodo. Lo scopo è di dare un segno di speranza alle nostre Chiese, ai nostri fedeli. Chiediamo a tutti di pregare per noi affinché lo Spirito Santo ci guidi e ci aiuti e ci mostri la via giusta.”

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