venerdì 20 novembre 2009

La Crux Vaticana restaurata in mostra alla Cappella dei Beneficiati in San Pietro


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La Crux Vaticana restaurata in mostra alla Cappella dei Beneficiati in San Pietro

Il dono di Giustino

Si è aperta il 19 novembre presso la Cappella dei Beneficiati, in San Pietro, la mostra "Vexillum Regis. La Crux Vaticana o Croce di Giustino". Fino al 12 aprile del 2010 si potrà ammirare la solenne croce gemmata, recentemente oggetto di un restauro a opera di Sante Guido che ha ricostruito le sovrapposizioni degli interventi subiti dall'originario manufatto nel corso dei secoli e le vicissitudini che ne hanno segnato la storia.
Caratterizzata da un prezioso corredo di gemme e perle, la crux invicta, o croce gemmata, reca inoltre il testo: Ligno quo Christus humanum subdidit hostem dat Romae Iustinus opem et socia decorem ("Con questo legno, attraverso il quale Cristo soggiogò il nemico degli uomini, dona Giustino a Roma l'opera e la sua compagna gli ornamenti") che presenta i tipici caratteri della scrittura latina utilizzata alla fine della tarda antichità nella pars orientis dell'impero. Dal testo si evince l'intento votivo dell'imperatore Giustino: donare un prezioso manufatto come esemplare testimonianza di fede alla città di Roma, e della sua socia, l'imperatrice Sofia, che invece ha donato allo stesso scopo perle e gemme.
Nell'attuale restauro è stata ricollocata la corona di dodici perle attorno alla sacra reliquia, assieme alle diciotto perle nei castoni lungo il profilo del fronte. La precedente sostituzione degli elementi preziosi con altrettanti semipreziosi, rendeva evidenti le manomissioni subite dalla Crux Vaticana nell'Ottocento e connotava con chiarezza l'improprio rifacimento del manufatto, tale da rendere l'opera svilita rispetto all'originaria tessitura, così come concepita nelle imperiali officine orafe di Costantinopoli.
A conclusione del restauro è stato deciso di realizzare una nuova teca reliquiario, simile a quella documentata nel trattato del 1779 De Cruce Vaticana del cardinale Stefano Borgia che riproduce l'aspetto sia del recto che del verso della croce.

(©L'Osservatore Romano - 20 novembre 2009)

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