venerdì 20 novembre 2009

Alla vigilia dell'incontro con gli artisti Papa Benedetto fa da cicerone (Magister)


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Alla vigilia dell'incontro con gli artisti papa Benedetto fa da cicerone

Ha dedicato un'udienza generale a illustrare le cattedrali romaniche e gotiche del Medioevo. Per spiegare che "la via della bellezza è la più affascinante per avvicinarsi al mistero di Dio"

di Sandro Magister

ROMA, 20 novembre 2009

Domani, nella Cappella Sistina, Benedetto XVI incontrerà centinaia di artisti di tutto il mondo, credenti e non credenti. Le sue parole sono molto attese. Ma mercoledì 18 novembre, nella catechesi che ogni settimana rivolge ai fedeli, egli ne ha dato un'anticipazione.
La coincidenza temporale non se l'è fatta sfuggire. Dopo aver descritto, nelle precedenti catechesi, fatti e personaggi della teologia medievale, papa Joseph Ratzinger ha scelto di illustrare – tre giorni prima dell'incontro con gli artisti – quei capolavori di arte e di fede che sono le cattedrali romaniche e gotiche, quelle che dopo l'anno 1000 coprirono l'Europa "della bianca veste di nuove chiese".
La prima lezione che Benedetto XVI ne ha tratto è che l'arte e la fede cristiana si chiamano l'un l'altra, "perché entrambe possono e vogliono parlare di Dio, rendendo visibile l’Invisibile".
La seconda lezione è che la bellezza è "la via più attraente ed affascinante per giungere ad incontrare ed amare Dio".
Sono temi ai quali Ratzinger, come teologo e pastore, è da sempre sensibilissimo. Più sotto è riprodotta integralmente la sua riflessione di mercoledì 18 novembre.
Ma per cogliere il suo pensiero più dal vivo è utile riandare a ciò che egli disse, parlando a braccio, ai preti della diocesi di Bressanone da lui incontrati nell'estate del 2008.
Si è abituati a pensare a Benedetto XVI come al papa del "Logos". I suoi critici lo accusano di razionalismo. Ma in realtà egli è convinto che "la prova di verità" del cristianesimo non si dà per sola via razionale. Per lui "sono l'arte e i santi la più grande apologia della nostra fede".
Ecco infatti che cosa disse a questo proposito quel 6 di agosto, festa della Trasfigurazione di Gesù, ai preti di Bressanone:

"Gli argomenti portati dalla ragione sono assolutamente importanti ed irrinunciabili, ma poi da qualche parte rimane sempre il dissenso. Invece, se guardiamo i santi, questa grande scia luminosa con la quale Iddio ha attraversato la storia, vediamo che lì veramente c’è una forza del bene che resiste ai millenni, lì c’è veramente la luce dalla luce.

"E nello stesso modo, se contempliamo le bellezze create dalla fede, ecco, sono semplicemente, direi, la prova vivente della fede. [...] Tutte le grandi opere d’arte, le cattedrali – le cattedrali gotiche e le splendide chiese barocche – tutte sono un segno luminoso di Dio e quindi veramente una manifestazione, un’epifania di Dio. [...]

"Abbiamo appena ascoltato il suono dell’organo in tutto il suo splendore e io penso che la grande musica nata nella Chiesa sia un rendere udibile e percepibile la verità della nostra fede: dal gregoriano alla musica delle cattedrali fino a Palestrina e alla sua epoca, fino a Bach e quindi a Mozart e Bruckner e così via... Ascoltando tutte queste opere – le Passioni di Bach, la sua Messa in si minore e le grandi composizioni spirituali della polifonia del XVI secolo, della scuola viennese, di tutta la musica, anche quella di compositori minori – improvvisamente sentiamo: è vero! Dove nascono cose del genere, c’è la Verità. [...]

"L’arte cristiana è un’arte razionale – pensiamo all’arte del gotico o alla grande musica o anche, appunto, alla nostra arte barocca – ma è espressione artistica di una ragione molto più ampia, nella quale cuore e ragione si incontrano. Questo è il punto. Questo, penso, è in qualche modo la prova della verità del cristianesimo: cuore e ragione si incontrano, bellezza e verità si toccano. E quanto più noi stessi riusciamo a vivere nella bellezza della verità, tanto più la fede potrà tornare ad essere creativa anche nel nostro tempo e ad esprimersi in una forma artistica convincente".

Qui di seguito, la sua catechesi di due giorni fa sulle cattedrali romaniche e gotiche:

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