giovedì 14 maggio 2009
Dove di solito si urla il Papa sussurra (Stefano Costalli)
Vedi anche:
A Nazaret i Cristiani oggi si vedono (Giorgio Bernardelli)
Il Papa a Nazareth: lo Stato sostenga la missione insostituibile della famiglia. Appello a respingere il potere distruttivo dell'odio (Radio Vaticana)
Mons. Twal: è possibile abbattere i muri nei cuori. Pizzaballa: importante l'incontro del Papa con Netanyahu (Radio Vaticana)
Il saluto di mons. Chacour: continuiamo a proclamare la Buona Notizia nonostante le grandi difficoltà e il dolore per l'esodo di tanti cristiani
L'ultimo affronto: Israele respinge la richiesta del Vaticano di emettere visti multi-ingresso per i preti dei Paesi arabi
A Gerusalemme e Betlemme. Dove "toccare" i fondamenti della fede (Magister)
Il Papa dei territori: i muri non durano (Rodari)
Zio Pseudo-Berlicche scrive a Pseudo-Malacoda per complimentarsi per le azioni di boicottaggio del viaggio dell'uomo vestito di bianco...
Il Papa a Nazaret: «Invito le persone di buona volontà delle comunità cristiana e musulmana a riparare il danno che è stato fatto» (Corriere)
Il Papa elogia le donne: il loro ruolo è fondamentale. Ne vanno rispettate dignità e missione
Il Papa a Nazaret: Cristiani e musulmani superino le tensioni
Il Papa a Nazaret: "Edificare ponti per una pacifica convivenza" (Sir)
Il Papa a Nazaret: "Questo Monte del Precipizio ci ricorda, come lo ha fatto con generazioni di pellegrini, che il messaggio del Signore fu talvolta sorgente di contraddizione e di conflitto con i propri ascoltatori" (Omelia a Nazaret)
Intervista al ministro che ha portato il Papa nei Territori: "Giorno storico per noi palestinesi" (Galeazzi)
Yehoshua: debolezza morale della Chiesa di cui il Papa non si è scusato. L'articolo di Politi sulla giornata di ieri
Peres: «Benedetto XVI combatte la religione della violenza» (Battistini)
La teologia del professor Ratzinger fa di Benedetto XVI il Papa più vicino agli ebrei (Israel)
Giuseppe De Carli, in diretta su Raidue, la smetta di fare confronti fra Papi
Il successore di Pietro invoca su Betlemme la luce francescana (Galeazzi)
Il racconto di Suor Donatella: l’abbraccio del Papa ai nostri “bambin Gesù” (Sussidiario)
Secondo Valli il Papa, freddo a Gerusalemme, si sarebbe sciolto a Betlemme...mah!
Card. Sandri: «La stampa israeliana sbaglia: il Pontefice ha toccato i cuori» (Tornielli). Mia considerazione: il problema non sono i media...
Benedetto XVI a Betlemme: «Sì a una patria palestinese» (Tornielli)
Modello Ratzinger: Gerusalemme città aperta (Rodari)
Il Papa ha ricordato le vittime di Gaza ma ha invitato i giovani a respingere la tentazione del terrorismo (Chirri)
Andrea Riccardi: Il Papa teologo e un dialogo non scontato (Corriere della sera)
Più che ottimo Vespa a Porta a Porta, pessimi gli interventi di Ignazio Ingrao
Il Papa: pace a Gerusalemme (Vecchi). Rabbini divisi sul discorso allo Yad Vashem (Battistini)
George Weigel: “Ratzinger ha passato più di mezzo secolo a spiegare ai cristiani il debito verso il giudaismo” (Fizzotti)
La giornata del Papa a Betlemme: il commento audio di Andrea Tornielli
Il Papa accarezza i bambini del baby hospital dove fu fucilata la statua della Madonna (Izzo)
Il Papa: via i muri. Peres e Abu Mazen: sì a due Stati (Izzo)
Lo storico Tagliacozzo, scampato ai lager: «Il Papa allo Yad Vashem mi ha toccato il cuore» (Geninazzi)
Il Papa lascia Betlemme: "Anche se i muri possono essere facilmente costruiti, sappiamo tutti che non durano in eterno. Possono essere abbattuti. Ma prima è necessario rimuovere i muri che costruiamo attorno ai nostri cuori, le barriere che erigiamo contro il nostro prossimo" (Congedo da Betlemme)
Lettera aperta di Massimo Introvigne al Rabbino Lau, deluso dal Papa (Messainlatino)
Il Papa: Il muro è punto morto dei contatti israelo-palestinesi
Betlemme, il Papa abbraccia i bimbi dell'ospedale pediatrico e tiene in braccio un neonato prematuro
Piero Gheddo: Come andare d’accordo con l’islam?
Intenzione di preghiera per il viaggio del Santo Padre in Terra Santa
VIAGGIO DEL PAPA IN TERRA SANTA: VIDEO, SERVIZI, FOTO E PODCAST
DISCORSI, OMELIE E MESSAGGI DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA
PELLEGRINAGGIO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA (8-15 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
Su segnalazione del nostro Scenron leggiamo questa bellissima riflessione di Stefano Costalli:
Dove di solito si urla il Papa sussurra
Verbum caro hic factum est.
Qui il verbo si è fatto carne.
Così è scritto nella grotta dell’Annunciazione, custodita all’interno della grande basilica che sorge a Nazareth, tappa odierna del viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa.
Questa formula sintetica descrive le origini del Cristianesimo, il Mistero dell’Incarnazione, attraverso cui Dio si fa uomo e lega il trascendente alla concretezza della vita terrena oltre l’immaginabile.
Questa è anche la peculiarità della Terra Santa, dove la dimensione spirituale e quella materiale si incontrano e si scontrano da millenni come in nessun altro posto al mondo, dove la religione e la politica si intrecciano in maniera inscindibile, contribuendo a rendere questi luoghi così affascinanti ed allo stesso tempo così complicati. Questa è anche un po’ l’essenza del lungo viaggio del Papa, che è prima di tutto un pellegrinaggio nei luoghi della vita terrena di Cristo, ma che ha inevitabilmente anche delle ricadute politiche.
Intorno alla visita del Papa la tensione è letteralmente palpabile. Migliaia di poliziotti e militari che spesso fanno trasparire un po’ di fastidio e di tracotanza, come in occasione della messa nella Valle di Josaphat; il centro stampa in Israele chiuso nel giorno in cui il Papa va a Betlemme, visita di cui i mezzi d’informazione israeliani non hanno trasmesso immagini; le polemiche futili scoppiate sui giornali israeliani dopo che Benedetto XVI aveva usato la parola “uccisi” anziché “assassinati” riferendosi alle vittime della shoah nella sua visita alla Yad Vashem; il Gran Muftì che gli chiede di condannare “l’aggressione perpetrata contro i luoghi santi dell’Islam e lo sterminio del popolo palestinese”.
Questi sono alcuni esempi di come le molte tensioni politiche e religiose tendano ad avviluppare la visita del Papa nella loro spirale, cercando di farne prima di tutto un viaggio politico.
È invece impressionante come tutto il pellegrinaggio di Benedetto XVI sia stato sinora improntato alla delicatezza, all’attenzione, all’accoglienza, alla comprensione. Dove normalmente si urla, il Papa sussurra.
Non per timore, ma per andare aldilà delle reciproche recriminazioni, per invitare al dialogo, alla ricerca instancabile eppure indispensabile del terreno comune che lega tutti i figli di Abramo.
Il Papa non è un leader politico: si può capire la grandezza del suo messaggio solo leggendo attentamente le sue parole e tenendo presente che si pone un orizzonte un po’ più ampio della quotidianità politica.
In quest`ottica, Benedetto XVI ha affidato alla Chiesa di Terra Santa il grande compito di non cedere sotto il peso della paura e delle difficoltà, al fine di continuare la propria opera di “ponte” ed ha richiamato tutti i cristiani a sostenere quella piccola comunità in tale missione. L’abitudine a lottare con le tante difficoltà del presente non deve impedire l’ingresso alla reciproca comprensione e, in definitiva, alla dimensione del perdono. Come dice sempre Mons. Twal, Patriarca Latino di Gerusalemme: “sessanta anni di guerra sui luoghi sacri dovrebbero essere sufficienti per farci capire che la violenza non è la soluzione”.
Stefano Costalli PiùVoce.net
http://www.nicolita.it/Detail.asp?Id=18247
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento