lunedì 13 luglio 2009

Chiuso il "caso" Balducci. Telefonata di "chiarimento" fra Padre Lombardi e Di Bella. Il Tg3 però ignora la polemica e ovviamente non si scusa


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ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE": LO SPECIALE DEL BLOG

Con questo articolo di Avvenire credo che possa essere considerata chiusa la disgustosa e volgare polemica di queste ultime ore sui due, quattro, sei gatti del Tg3.
Padre Lombardi prende atto delle dichiarazioni di Di Bella e noi prendiamo atto delle parole di Padre Lombardi.
Ritengo, tuttavia, che sarebbe stata utile una nota di scuse all'interno del TG3 delle 19 ma, grazie a Gonzalo, sappiamo che il giornale non ha fatto alcun cenno alle critiche ricevute.
Prendiamo atto anche di questo comportamento.
Ciascuno risponde di cio' che dice o fa e, spesso, di cio' che non dice o non fa.
Libero Balducci di continuare a fare battute discutibili (uso questo aggettivo ma non e' quello che avrei voluto scrivere) sul Santo Padre, liberi noi di stigmatizzare o, meglio, di ignorare certe sue uscite
Certo questo blog non gli attribuisce l'oscar della simpatia e della correttezza
.
R.

IL CASO

Tg3: «Quattro gatti» ad ascoltare il Papa

Le critiche del Pd, poi il chiarimento

È polemica sul Tg3 per il servizio del vaticanista Roberto Balducci sull'Angelus trasmesso domenica nell'edizione delle 19.
"Domani il Papa va in vacanza - ha commentato il cronista - e ci saranno anche due gatti, uno bianco e nero e uno grigio anche un pò malandato, che gli strapperanno un sorriso, almeno quanto i proverbiali quattro gatti, forse un pò di più, che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare ancora le sue parole".

Le critiche di Merlo (Pd).

Le prime critiche erano arrivate stamane dal Pd: "Perché questo singolare anticlericalismo?", si chiedeva l'onorevole Giorgio Merlo, vicepresidente della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.
"Conosciamo da tempo la correttezza, l'equilibrio e il senso di responsabilità che caratterizzano il Tg3 e, in particolare, del suo attuale direttore Di Bella. Stupiscono, al riguardo, le parole contenute nel servizio andato in onda ieri. Ora, senza interferire minimamente nell'autonomia editoriale del giornale e senza alcuna polemica di natura confessionale - spiega Merlo - è singolare ed inconsueto che una testata importante come il Tg3 scivoli in questa anacronistica, e volgare, deriva anticlericale. Un errore o un costume? Non mi pare, al riguardo, che un servizio del genere rientri tra i canoni che presiedono ad un corretto uso del servizio pubblico".

Il direttore del Tg3 Di Bella: «Rispetto per il Pontefice, ho ripreso il mio vaticanista».

A stigmatizzare l'infelice conclusione del servizio andato in onda al Tg3 è stato poi il direttore del Tg, Antonio Di Bella. "La linea editoriale del Tg3 è stata sempre caratterizzata da grande attenzione e rispetto per il magistero della Chiesa e la figura del Pontefice. E mi sento di ribadire tale impegno di fronte alla cortese ma ferma polemica dell'onorevole Merlo". "Un passaggio del servizio di ieri sulle vacanze del Papa - sottolinea Di Bella - può avere indotto l'onorevole Merlo o altri a ritenere che tale rispetto sia venuto a mancare. Così non è. Anche per questo, subito dopo il giornale di ieri sera, prima ancora di qualsiasi polemica, ho richiamato formalmente il vaticanista.
Il collega mi ha assicurato che non era sua intenzione ironizzare, o peggio irridere il Pontefice, come d'altronde non ha mai fatto in passato". "Mi sento quindi di ribadire l'impegno del Tg3 a una rinnovata attenzione per le questioni vaticane a al massimo rispetto per la figura del Santo Padre, come d'altronde testimoniato dalla copertura impeccabile di tutte le sue ultime iniziative, in particolare - conclude Di Bella - l'incontro con il presidente Obama cui il Tg3 ha dedicato la rilevanza che meritava".

L'intervento di Padre Lombardi e la telefonata con Di Bella.

Nel pomeriggio è arrivato l'intervento di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana: "Prendo atto delle dichiarazioni di Di Bella e mi auguro che il Tg3 si impegni in una linea di rispetto e attenzione per quanto riguarda la figura del Santo Padre".
L'"incidente" tra Tg3 e Santa Sede sembra essersi conclusosi in seguito con una "cordiale" telefonata tra lo stesso direttore del Tg3 Antonio Di Bella e il portavoce della Sala Stampa Vaticana. "Ho avuto nel pomeriggio due cordiali telefonate con sia con l'onorevole Merlo, che in mattinata aveva polemizzato, e col portavoce della Sala Stampa Vaticana, Padre Lombardi", ha confermato Di Bella.

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Per chi ha il senso dell'umorismo:

Papa/ Cdr Tg3: Collega corretto su Pontefice, solo un equivoco

"Tutto è nato dal fraintendimento di una frase"

Una polemica nata "dal fraintendimento di una frase forse poco chiara, che tanto il collega quanto il direttore Di Bella hanno ribadito non avere avuto alcun intento offensivo nei confronti della Chiesa o del pontefice": così il cdr del Tg3 interviene sulla polemica, che considera ora "chiusa", nata dal servizio del vaticanista Roberto Balducci.
Il cdr ricorda anche "che il collega Balducci è vaticanista da due anni e che ha sempre svolto il suo lavoro in modo assolutamente corretto, come riconosciuto da tutti. E non possiamo non rilevare che l'accusa di 'deriva anticlericale, singolare e volgare' rivolta al Tg3, oltre che infondata, appare fuori luogo. Rivendichiamo il diritto-dovere dei giornalisti della nostra testata di lavorare con piena autonomia e indipendenza di giudizio".
"La missione dei telegiornali del servizio pubblico è quella di informare in modo obiettivo e completo - sottolinea il Cdr -. Rispetto e attenzione sono giustamente dovuti alla Chiesa e al suo magistero, come anche a tutti i cittadini italiani (e stranieri), di qualsiasi sensibilità e orientamento culturale essi siano, in uno spirito laico e pluralistico". "In ultima analisi - conclude il cdr del Tg3 -, chiediamo che l'informazione del Tg3 venga valutata non sulla base di criteri politici, culturali o valoriali, ma di una semplice ed essenziale distinzione: quella tra buono e cattivo giornalismo".

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Non intendo commentare la prima parte della dichiarazione visto che NON E' POSSIBILE FRAINTENDERE la frase di Balducci.
Sono perfettamente d'accordo con l'ultima frase: "chiediamo che l'informazione del Tg3 venga valutata non sulla base di criteri politici, culturali o valoriali, ma di una semplice ed essenziale distinzione: quella tra buono e cattivo giornalismo".
Giustissimo!


Leggo anche:

"Rispetto e attenzione sono giustamente dovuti alla Chiesa e al suo magistero, come anche a tutti i cittadini italiani (e stranieri), di qualsiasi sensibilità e orientamento culturale essi siano, in uno spirito laico e pluralistico"".

Tutti uguali quindi? Giustissimo!
Mi meraviglio pero' che alcuni siano "piu' uguali" di altri.
In altre parole, che cosa sarebbe accaduto se una frase "felina" come quella che abbiamo sentito (benedetto internet! Avremo per sempre l'audio!) fosse stata riferita ad un esponente musulmano o a un rabbino?
Domanda retorica...il caso non si sarebbe mai posto, probabilmente
.
R.

8 commenti:

mariateresa ha detto...

lo so che non conviene perdurare nelle polemiche e quindi capisco Padre Lombradi. Io però avrei accompagnato il tutto con una bella torta al guttalax.
Da ingurgitare in una diretta televisiva.
Au diable.

Raffaella ha detto...

:-)))
R.

sonny ha detto...

"Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco."
Giovanni Trappattoni docet.
Scusate la citazione, non propriamente agostiniana o paolina, ma in questa serata da pianura padana, con il cervello evaporato, non oso di più. Credo cha anche al TG3 siano sufficentemente bolliti. Caldi saluti a tutti.

gemma ha detto...

ma lo si vuole lasciare in pace almeno quando è in vacanza? Ma chi l'ha chiesto al tg 3 di occuparsi delle sue vacanze? Si occupino di altro, secondo la loro linea editoriale. Proporrei l'abolizione della figura del vaticanista per il tg 3. E' superflua per loro e anche per noi.
Spero che tu lella non continuerai a seguire questa polemica e a fare ulteriore pubblicità a qualcuno di cui nessuno altrimenti avrebbe saputo il nome.
Grazie a Dio noi abbiamo il telecomando, usiamolo

DANTE PASTORELLI ha detto...

Quattro gatti posson sempre acchiappar 16 topi quand'escon di fogna.

Anonimo ha detto...

Ritengo il consiglio di Gemma molto di buon senso.
Godiamo della bellezza della creazione in questo periodo estivo e lasciamo da parte tutto ciò che ci fa cadere nella tristezza della malizia della disinformazione, della malinformazione e del cattivo uso dell'informazione.
Che Dio benedica e custodisca il Santo Padre e vegli nel suo meritato riposo.

Anonimo ha detto...

non vorrei che dietro al sertvizio di Balducci ci fosse un incoscio rigurgito di nostrano comunismo.Se cosi fosse il falso cattolico Berlusconi governerà per altri 20 anni!!!!!!

Anonimo ha detto...

L'intera vicenda è grottesca, francamente non si sa se ridere o piangere. Io pago il canone per avere un'informazione tempestiva, veritiera ed equilibrata non per ascoltare le facezie (sic!) dell'ultimo anticlericale in quota al PRC, parcheggiato in rai sotto il governo prodi!!!
E' stato un episodio vergognoso che offende tutti i cattolici italiani, punto e basta!!