giovedì 3 settembre 2009

Benedetto XVI: Dio persegue le colpe ma protegge i peccatori, cambino vita


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Benedetto XVI: Dio persegue le colpe ma protegge i peccatori, cambino vita

VATICANO
«Dio persegue le colpe ma protegge i peccatori» purché sappiano «dire di no ai vizi del mondo» e avere il coraggio di «un radicale cambiamento di vita».
All'udienza generale, svolta ieri in Vaticano per consentire la partecipazione di oltre 8.000 persone, Benedetto XVI parla di Sant'Oddone e ne indica ad esempio le principali virtù: «Umiltà, austerità, distacco dalle cose effimere e adesione a quelle eterne».
Nella prima udienza di settembre, papa Ratzinger ha ripreso le sue catechesi dedicate ai grandi scrittori della Chiesa del Medioevo, «dal cui esempio capiamo cosa vuol dire essere cristiano» e, colmata la distanza storica, propone ai fedeli laici di adottare ancor ieri i suoi insegnamenti e «progredire con passo solerte sulla via della perfezione cristiana».
Di fronte alla «vastità dei vizi» diffusi nella società, il «rimedio» da proporre «con decisione» è quello di «un radicale cambiamento di vita, fondato sull'umiltà, l'austerità, il distacco dalle cose effimere e l'adesione a quelle eterne», ha ricordato Papa Ratzinger attualizzando la figura di sant'Oddone nell'incontro settimanale con i fedeli che torna a tenersi nell'Aula Nervi dopo la pausa estiva.
Tornando in Vaticano per l'occasione, il Papa che rientrerà poi a fine mattinata a Castelgandolfo, ha ripreso ieri la presentazione «dei grandi scrittori della Chiesa di Oriente e di Occidente del tempo medievale», e ovviamente lo schema da lui seguito è stato preparato da tempo.
E tuttavia sembra molto attuale la figura di questo santo monaco che fu «una vera guida spirituale sia per i monaci che per i fedeli del suo tempo». Egli, infatti, «nonostante il realismo della sua diagnosi, non indulgeva al pessimismo ma con azione incisiva alimentava nei monaci, come anche nei fedeli laici del suo tempo, il proposito di progredire con passo solerte sulla via della perfezione cristiana». Con il suo insegnamento, ha rilevato Benedetto XVI, Oddone «potè esercitare un vasto influsso sui monasteri del continente», in particolare tramite «il sorprendente diffondersi in Europa della vita e della spiritualità ispirate alla Regola di San Benedetto».
In proposito, il Papa ha ricordato anche la descrizione che Oddone aveva fatto di «Maria di Magdala che seduta ai piedi del Signore che con spirito attento ascoltava la parola del Signore», che il santo indicava come un ideale per la vita monsatica che deve guardae al mondo come a «una realtà fragile e precaria, segnata dalla presenza del male nelle varie categorie di uomini».

© Copyright Gazzetta del sud, 3 settembre 2009

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