martedì 15 settembre 2009
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Nella seconda metà di ottobre, al via i colloqui tra Santa Sede e Fraternità San Pio X
Al via, nella seconda metà di ottobre, i colloqui tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X, fondata dall’arcivescovo tradizionalista Marcel Lefebvre.
A confermarlo è il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti. Confermati anche i nomi dei tre esperti, per parte vaticana, che parteciperanno agli incontri. Si tratta del domenicano svizzero Charles Morerod, del gesuita tedesco Karl Josef Becker e del vicario generale dell’Opus Dei, il prelato spagnolo Fernando Ocariz Brana.
Nei giorni scorsi, intervistato da un giornale tedesco, il cardinale arcivescovo di Vienna, Cristoph Schoenborn, aveva affermato che la Santa Sede spiegherà “molto chiaramente” ai lefebvriani “cosa non è negoziabile”, come “il dialogo con gli ebrei e le altre religioni e confessioni cristiane e la libertà religiosa quale diritto fondamentale dell'umanità”. Il porporato ha quindi ricordato che Benedetto XVI vede come “suo dovere, e con ragione, l'impegno per l'unità della Chiesa”.
© Copyright Radio Vaticana
Il card. Schoenborn si astenga da ogni ulteriore dichiarazione.
Radio Vaticana non lo scrive, ma l'arcivescovo di Vienna e' stato clamorosamente smentito stamattina da "Le Figaro" e ora addirittura da Padre Lombardi.
E' chiaro che non e' a conoscenza di cio' che "bolle in pentola".
Sia piu' prudente nel senso descritto dal Papa nell'omelia di sabato.
Ora silenzio! Silenzio del Vaticano, dei media e dei Lefebvriani e soprattutto dei vescovi e cardinali: solo lavoro, tanto lavoro.
R.
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8 commenti:
Già cara Raffaella Schonborn ancora una volta preso dalla fama di protagonismo ha, evitato di fare silenzio! Che figura essere smentiti da Padre Lombardi.
Silenzio e preghiera.... preghiera e silenzio ecco cosa ci vuole.
Non capisco... perche essere duro contro il grande archivescovo Schönborn ?
E molto, ma molto difficile di essere fedele al Papa in Svizzera, in Austria...
Veramente. Dovete fare il sforzo per capire da dove parla. L'ambiente è talmente diversà dall'Italia.
La Verita' e la Fedelta' al Papa devono essere le stesse, in Italia ed in Austria.
Non mi e' piaciuto per niente come e' stato gestito il caso Wagner che costituisce, secondo me, un precedente gravissimo.
Si e' impedito ad un bravo sacerdote di diventare vescovo ausiliare, ma poi si tollerano i preti concubini.
Almeno si eviti di rilasciare interviste.
R.
Anch'io posso comprendere lo stato e l'ambiente in cui il cardinale Schonborn si trova quotidianamente.
Capisco che debba rassicurare una il proprio clero e i propri fedeli.
Tuttavia questa situazione non può continuare ancora a lungo.
E' il tempo delle decisioni definitive.
Bisogna scegliere se rimanere cattolici o convertirsi alla nuova religione mondiale del politicamente corretto.
Antonio
Da come si esprime radio vaticana vengono attribuite al Vaticano le opinioni personali del Cardinal Schoenbron.
Questo mi sembra molto grave e non escluderei la mala fede
Io non posso che essere d'accordo con Raffaella. Del resto, la situazione è difficile anche in Italia se ci pensate bene; visto che per ricevere un pò di solidarietà dai vescovi, il Papa ha dovuto scrivere una lettera aperta ai su detti vescovi appunto.
Non nascondiamoci dietro un dito se ogni volta che un vescovo o arcivescovo o cardinale che sia, prende il pretesto della situazione difficile in cui opera per " giustificare" le sue non obbedienze al Papa allora stiamo freschi. Mi dispiace dire questo perchè avevo fiducia in Schonborn ma, dopo aver avuto un assaggio del suo modo di agire vedi caso Wagner e tante altre cosucce in terra d'Austria, beh allora la mia fiducia si è persa nella notte dei tempi. No! questa è una situazione che non può continuare non si può stare con il piede in due scarpe o cercare di barcamenarsi per non fare torto a nessuno e per fare contenti tutti.
Silenzio! Certo! Indubbiamente. Raffaella: e se lanciassimo una ondata di preghiere alla Santa Vergine per il buon esito delle discussioni?
Antonello
De la Garetta vescovo ha escluso un accordo. La Chiesa deve ritornare alla Tradizione! Ma nostro Papa, come il Buon Pastore risquia tutto per cercare la peccora persa. Per Schönborn, e ls stesso Buon Pastor, ma che parla con prudenza. Amiro molto le dure: nostro Papa e lui.
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