venerdì 17 aprile 2009

Parole del Papa sulla lotta all'aids: il Vaticano alza la voce, l'isolamento si sgretola (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e profonda gratitudine pubblichiamo questo splendido commento di Salvatore Izzo:

PAPA: IL VATICANO ALZA LA VOCE, L'ISOLAMENTO SI SGRETOLA

(AGI) - CdV, 17 apr.

(di Salvatore Izzo)

Comincia a sgretolarsi il muro che per tre settimane ha isolato la Santa Sede nel dibattito pubblico in Europa.
Segni di cedimento si vedono in Francia, dove la polemica e' stata inizialmente piu' forte: della posizione del Papa sull'Aids e' stata data una "presentazione talvolta eccessivamente semplicistica e affrettata", ammette il ministro degli Interni di Sarkozy, Michele Alliot-Marie, in una lettera al presidente dei vescovi francesi pubblicata da Le Figaro.
E davanti al riconoscimento che "il discorso di Benedetto XVI merita di essere riletto nella sua complessita'", il card. Andre' Vingt-Trois puo' ben compiacersi dell'approccio del ministro "rispettoso della persona del Papa", fermo restando il suo "rammarico" perche' "troppi leader politici hanno aderito alla controversia non sempre con il necessario discernimento".
Resta per ora immutata, invece, la posizone del Belgio, il cui Governo ha protestato con il Vaticano per le affermazioni sui preservativi, che il Parlamento di Bruxelles ha definito "inaccettabili".
Ma su questo fronte va registrato un netto mutamento di atteggiamento della Santa Sede, che ha "deplorato" oggi la protesta belga dopo aver a lungo inghiottito quasi in silenzio gli attacchi.
Le critiche alle affermazioni del Papa in tema di Aids sono state rivolte "sulla base di un estratto d'intervista troncato e isolato dal contesto, che e' stato usato da alcuni gruppi con un chiaro intento intimidatorio, quasi a dissuadere il Papa dall'esprimersi in merito ad alcuni temi, la cui rilevanza morale e' ovvia, e di insegnare la dottrina della Chiesa", afferma un comunicato della Segreteria di Stato sottolineando la sinergia che si e' creata di fatto tra chi ha sintetizzato frettolosamente le parole del Pontefice sull'aereo in volo verso il Camerun e gruppi di pressione da tempo impegnati a osteggiare l'attivita' della Chiesa Cattolica.
Si e' assistito cosi', denuncia la Segreteria di Stato, a "una campagna mediatica senza precedenti sul valore preponderante, per non dire esclusivo, del profilattico nella lotta contro l'Aids", denunciata peraltro anche in una recente dichiarazione della Conferenza Episcopale Regionale dell'Africa dell'Ovest citata nel testo diffuso oggi dalla Sala Stampa del Vaticano.
In merito alla campagna mediatica, l'Osservatore Romano e', se possibile, ancora piu' esplicito: "sono state poche - rileva in una nota - le voci che hanno cercato di andare oltre il facile pregiudizio nella polemica sollevata dai mezzi di comunicazione, soprattutto occidentali, per le parole di Benedetto XVI circa la lotta all'Aids nel continente africano".
Il giornale affidato dal Papa al prof. Giovanni Maria Vian riconosce che "non deve essere stato semplice porsi al di fuori del coro, assediati, come si e' stati, da una massiccia campagna mediatica che ha travisato le frasi del Papa, proponendo in maniera aggressiva un messaggio distorto".
E constata un cambiamento di atteggiamento, sia pure graduale.
"Una volta placatasi la strumentale polemica, nei mezzi di comunicazione sociale - rileva - comincia a spuntare qualche articolo, qualche lettera, che potrebbero insinuare un dubbio positivo, portando i lettori a chiedersi se, in definitiva, il Papa non abbia ragione".
Tra questi il quotidiano vaticano cita "Le Monde", il "Washington Post" e il britannico "The Guardian", che "nella sua edizione in rete, gia' il 19 marzo, quando cioe' infuriava l'attacco mediatico contro il Papa, faceva pacatamente notare come il tasso di infezione in Africa sia cresciuto insieme alla diffusione dei preservativi".
"Ma al di la' degli organi di informazione -sostiene il quotidiano della Santa Sede - di particolare rilievo e' l'opinione di chi, africano, si occupa di combattere l'Aids in Africa", come Rose Busigye, direttrice di un centro di assistenza ai malati di Kampala, in Uganda, che in un'intervista pubblicata su Il Sussidiario, ha senza mezzi termini affermato che la polemica sollevata contro il Papa e' ridicola" perche' "non ha fatto altro che difendere e sostenere cio' che e' veramente necessario, affermando il vero significato della vita e la dignita' della persona umana".
"Sono parole - conclude l'Osservatore - di chi quotidianamente lotta contro il flagello dell'Aids. Di chi non ha interessi da difendere, se non quelli dei malati. Sono parole basate sulla verita' dei fatti. Oltre il pregiudizio".

© Copyright (AGI)

9 commenti:

ulderico ha detto...

Io dico che la verita' sta nel mezzo.
Il papa non puo' certo andare a far educazione sessuale in africa non e' tenuto. Pero' il profilattico e' l'unico mezzo che puo' permettere di limitare i danni in caso di rapporti sessuali.
IN DEFINITIVA:
1)evitare i rapporti a rischio E NON DARSI AL LIBERTINAGGIO O ALLA PROSTITUZIONE!
2) nel caso di rapporti USARE IL PROFILATTICO.
ps: inutile dire che nemmeno la castita' matrimoniale salva dall'aids VISTO CHE BISOGNA ESSERE FEDELI IN 2!! E quindi se si volesse essere il piu' sicuri possibili CI VORREBBE CASTITA' MATRIMONIALE E PROFILATTICO INSIEME!!

Anonimo ha detto...

In Africa è aumentata l' AIDS perchè la maggior parte degli abitanti non usa il preservativo. IL Belgio ha protestato, La sede apostolica ha protestato. Due stati sovrani si confrontano ed ognuno rimane sulle sue. Penso come cattolico che sia lecito criticare il Papa...

mariateresa ha detto...

e tio penso che sia lecito criticare il Belgio.

euge ha detto...

Faccio rispettosamente notare che la critica rispettosa e molto lontana dalla condanna.

Anonimo ha detto...

Vi esorto prima di esprimere giudizi, di rileggere per intero il discorso del Papa se ne avete voglia e tempo................Poi ognuno è libero di pensarla come vuole.

elena ha detto...

Ulderico scrive...
E quindi se si volesse essere il piu' sicuri possibili CI VORREBBE CASTITA' MATRIMONIALE E PROFILATTICO INSIEME!!

cioè chi sceglie l'astensione sessuale dovrebbe usare il profilattico?

un passante ha detto...

ma veramente, lasciando da parte l'Africa per cui valgono considerazioni diverse, si crede che in occidente chi non usa il preservativo lo fa perchè l'ha detto il Papa? Mai parlato con una prostituta nigeriana che, se ne pretendo l'uso da parte del cliente, non lavora? O con chi fa turismo sessuale con le ragazzine di paesi disgraziati? O magari con gli scambisti?

ulderico ha detto...

Cara Elena,
qua dobbiamo decidere si parla di moralita' o di efficacia di prevenzione dell'aids?
Io, personalmente, ho sentito di un caso nella mia citta' dove il marito ha attaccato l'aids alla moglie (e sono morti tutti e due).
La castita' si promette ma bisogna mantenerla in due.
Lo sai che la maggior parte dei clienti delle prostitute risulta sposata?
Per cui non ti scandalizzare se dico:
rapporti solo nel matrimonio E CON IL PRESERVATIVO!
Visto che la mettiamo sull'efficacia....mi pare che sia uno dei metodi piu' efficaci.....

un passante ha detto...

@ulderico
E la volta che si decide di voler procreare che si fa, si attacca l'aids alla propria moglie perchè quella volta non si usa il preservativo?
Forse allora ha ragione il Papa quando suggerisce che il preservativo non risolve tutto
Suvvia..è ingenuo cercare di far ricadere sul Papa la colpa delle proprie disattenzioni.
Dal momento che un cattolico tradisce umanamente il proprio partner, in barba alle direttive papali, è assurdo pensare che a queste si attenga solo nel non uso del preservativo durante un rapporto occasionale, che sa benissimo potrebbe essere a rischio