mercoledì 13 maggio 2009

Presenti alla Messa del Papa 48 Cristiani di Gaza, fuori dalla striscia dopo un anno


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PAPA/M.O.: 48 CRISTIANI DI GAZA A MESSA, FUORI DA STRISCIA DOPO 1 ANNO

(ASCA) - Betlemme, 13 mag

Non uscivano dalla Striscia di Gaza da oltre un anno: per i 48 cristiani che partecipano oggi alla messa di papa Benedetto XVI nella piazza della Mangiatoia di Betlemme, la celebrazione con il pontefice e' la prima occasione di lasciare la Striscia dalla Pasqua del 2008.
E, come spiega all'ASCA il nuovo parroco dell'unica parrocchia cattolica di Gaza, p. Jorge Hernandez, in carica soltanto da aprile, i cristiani l'hanno sfruttata per andare a trovare parenti e amici e per fare incetta di tutto quello che nella Striscia e' pressoche' introvabile: ''La scorsa settimana, per fare un esempio - spiega il 33enne sacerdote argentino della Congregazione del Verbo Incarnato -, gli israeliani hanno bloccato l'importazione di te' e caffe', e i prezzi sono schizzati alle stelle''.
Alla fine, i permessi garantiti ai cristiani di Gaza sono stati soltanto 48, scelti dagli israeliani in modo apparentemente casuale da un elenco di 250 nomi presentato dal parroco. Alcuni di loro aspettavano da ore al valico di Erez.
Tra loro, anche molto ortodossi, che sono oggi a Betlemme per la messa del papa. Normalmente, spiega p. Hernandez, i cattolici escono dalla Striscia due volte l'anno, per le messe di Natale e Pasqua. Ma quest'anno, con l'operazione israeliana 'Piombo Fuso' lanciata subito dopo Natale, tutti gli spostamenti sono stati bloccati.
''Siamo pochi e senza diritti, ma e' una benedizione che un piccolo gruppo sia qui e possa testimoniare cosa significa stare davanti al Santo Padre'', spiega il parroco. Le condizioni di chi vive a Gaza, racconta, sono quelle che si vivono dopo una ''guerra'': ''E' importante usare questa parola, e noi viviamo in una situazione di dopo-guerra, con i danni psicologici e le difficolta' spirituali che ne conseguono'', oltre alle ristrettezze materiali. ''Molti vivono grazie agli aiuti umanitari che arrivano dall'estero'', racconta, sottolineando l'impegno del Patriarcato latino. Nella Striscia circa l'80% della popolazione e' disoccupata e, per il parroco, il vero problema e' proprio questo: ''Abbiamo una grande scuola, con circa 1000 studenti, in maggioranza musulmani, naturalmente, ma i giovani che studiano poi non sanno cosa fare''.
Per p. Hernandez non e' poi importante che il pontefice non sia andato di persona nella striscia: ''Nelle circostanze attuali e concrete, la sua sola presenza qui e' di grande importanza''. ''La fede dei cristiani della Striscia - spiega - e' una fede di martirio, e solo il fatto di essere vicini al papa e' una grande speranza. Quando hanno saputo che il papa aveva pregato per Gaza, si vedeva la gioia sui loro volti''.
Prudentemente, il sacerdote preferisce non affrontare la situazione politica di Gaza. I contatti con Hamas sono indispensabili e costanti, spiega, in particolare con il ministero della sicurezza e con quello dell'istruzione, ma il parroco preferisce non raccontare cosa pensano i suoi fedeli del movimento islamico e come vivono sotto il suo governo.
Hernandez ricorda anche il suo predecessore alla guida dell'unica parrocchia cattolica della Striscia, p. Manuel Musallam, da sempre aspramente critico delle politiche del governo israeliano, che nei giorni della guerra ''ci ha dato grande forza''.
I cattolici di Gaza, tutti di rito latino e riuniti nell'unica parrocchia della Sacra Famiglia, sono 205. In totale, i cristiani sono circa 3000, in maggioranza greco-ortodossi.
Papa Benedetto XVI, nel discorso pronunciato di fronte al presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese, Abu Mazen, al suo arrivo nei Territori, ha detto ai palestinesi: ''So quanto avete sofferto e continuate a soffrire a causa delle agitazioni che hanno afflitto questa terra per decine di anni'', e ''particolarmente nel recente conflitto di Gaza''.

© Copyright asp/sam/bra

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo 48 hanno ottenuto il permesso. Il piccolo gregge di Gaza è composto da circa 300 persone. Perchè hanno impedito al Papa di andare a consolarli?
Alessia

sasso ha detto...

mi pare che il Papa sia sia espresso esplicitamente contro "l'embargo"?

sam ha detto...

forse sbaglio, ma a me pare di averlo proprio sentito... "embargo"...

Raffaella ha detto...

Si', ne ha parlato esplicitamente:

"Il mio cuore si volge in maniera speciale ai pellegrini provenienti dalla martoriata Gaza a motivo della guerra: vi chiedo di portare alle vostre famiglie e comunità il mio caloroso abbraccio, le mie condoglianze per le perdite, le avversità e le sofferenze che avete dovuto sopportare. Siate sicuri della mia solidarietà con voi nell’immensa opera di ricostruzione che ora vi sta davanti e delle mie preghiere che l’embargo sia presto tolto".

sasso ha detto...

scusi se approfitto esiste la trascrizione dell'omelia a betlemme?
grazie

Raffaella ha detto...

Possiamo darci del tu :-))
La trascrizione e' qui:

http://magisterobenedettoxvi.blogspot.com/2009/05/il-papa-siate-un-ponte-di-dialogo-e-di.html

oppure qui:

http://www.zenit.org/article-18240?l=italian

Raffaella ha detto...

Ciao Sam, si' l'ha detto...sono io che ho capito male :-)

Anonimo ha detto...

sul sito del corrierone:
È l'unica israeliana a vivere a Gaza
Israele: arrestata la giornalista Hass
Appena ha varcato la frontiera. Ai cittadini israeliani è proibito vivere nella Striscia dal giugno 2006
Alessia