venerdì 30 ottobre 2009

Nel Parlamento inglese anche un cappellano per i Cattolici. E Roma prega per i «fratelli» dal 1747 (Avvenire)


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LA SVOLTA

In Parlamento anche un cappellano per i cattolici

Per la prima volta il Parlamento britannico avrà anche un cappellano cattolico.
Lo ha annunciato l’arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, che ha già anche designato l’incaricato: si tratta del canonico Pat Browne, 61 anni, già segretario del cardinale Basil Hume e attualmente parroco della chiesa dei Santi Apostoli a Pimlico. Si tratta di un nuovo segno importante per la Gran Bretagna, nella cui storia, dopo lo scisma, ha pesato a lungo il pregiudizio anti­cattolico. La richiesta di poter avere un cappellano cattolico accanto a quello anglicano – precisa un comunicato dell’arcidiocesi di Westminster – è giunta da alcuni membri del Parlamento. Nel commentare la nomina, l’arcivescovo Nichols ha espresso gratitudine « allo speaker John Bercow (il presidente del Parlamento, ndr) e al cappellano anglicano, il canonico Robert Wright, per la collaborazione offerta nella definizione di questa nomina» .
Il canonico Browne – ha aggiunto Nichols – sarà a disposizione non solo dei membri della House of Lords e della House of Commons, ma anche dei molti cattolici che lavorano nel Palazzo del Parlamento. Va anche ricordato che l’ex premier britannico Tony Blair è da poco passato dall’Anglicanesimo alla fede cattolica. (G. Ber.)

© Copyright Avvenire, 30 ottobre 2009

E Roma prega per i «fratelli» dal 1747

DA ROMA LAURA BADARACCHI

Si ritrovano in preghiera ogni sabato, da oltre 250 anni, per i fratelli angli­cani: i padri leonardini dell’Ordine della Madre di Dio, membri della comu­nità di Santa Maria in Portico a piazza Campitelli, sono sensibili da sempre al dia­logo ecumenico. In occasione di due con­vegni internazionali di mariologia pro­mossi nel ’99 e nel 2004 con l’Associazio­ne mariologica interdisciplinare italiana, hanno invitato esponenti della Comunio­ne anglicana. Quindi, gioiscono in questi giorni per la possibile ordinazione di chie­rici anglicani sposati come preti cattolici. «La preghiera porta frutto a suo tempo», commenta padre Davide Carbonaro, po­stulatore dell’Ordine della Madre di Dio e membro della comunità di Santa Maria in Portico. Una chiesa legata da secoli agli anglicani, per diverse vicende storiche: nel 1747 il porporato Enrico Maria Clemente Stuart, figlio di Giacomo III, è nominato da papa Benedetto XIV cardinale diacono di Santa Maria in Portico. Comincia così la re­lazione spirituale tra la Chiesa anglicana con il santuario mariano.
«Ultimo discendente del ramo principale dell’anti­ca dinastia cattolica scoz­zese – che nel 1603 unificò l’isola separatasi dalla Chiesa cattolica al tempo di Enrico VIII –, Giacomo III (e in seguito il figlio En­rico) stabilisce una suppli­ca da elevare a Dio per in­tercessione di Santa Maria in Portico, nella quale si chiede il ritorno dell’Inghilterra alla fede cattolica e l’ob­bedienza verso il Papa», riferisce padre Carbonaro, commentando come sia si­gnificativo che «i desideri degli ultimi re­gnanti cattolici inglesi vengano messi ai piedi della Madonna dei romani».
Dopo aver ordinato il rituale di 'preghie­ra perpetua', il sovrano raccomanda ai pa­dri leonardini di celebrare ogni sabato la Messa e di cantare le lita­nie alla Vergine, perché si ristabilisse l’unità: una tradizione incoraggiata dal pontefice Leone XIII, che di suo pugno scrive u­na preghiera di supplica a Santa Maria in Portico, chiedendo che si formi presto «un solo ovile sot­to un solo Pastore». E nel 1972 la Legue of Anglican Loyalist, associazione per l’unione fra le Chiese cattolica e anglicana, si ritrova nel­la chiesa di piazza Campitelli con alcuni pellegrini anglicani per una preghiera e­cumenica.

© Copyright Avvenire, 30 ottobre 2009

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Raffaella news ASCA....ciao li.pa.

Anglicani: Arcivescovo Canterbury Incontrera' Papa Il 21/11
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 30 ott - L'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, suprema autorita' della Chiesa anglicana nel mondo, incontrera' papa Benedetto XVI a Roma il prossimo 21 novembre. Lo anticipa il settimanale cattolico britannico The Tablet. Sara' il primo incontro tra i due leader cristiani dopo l'annuncio da parte del Vaticano della prossima pubblicazione di una Costituzione Apostolica che permettera' a gruppi di anglicani tradizionalisti di rientrare 'in blocco' nella Chiesa cattolica, una scelta controversa e accolta polemicamente da alcuni settori anglicani. Lo stesso Williams ha confessato di non essere stato informato della decisione papale se non a pochi giorni dal suo annuncio. A quanto si apprende, e' probabile che Williams terra' una conferenza stampa dopo l'incontro con papa Ratzinger. L'arrivo di Williams a Roma era previsto in occasione delle celebrazioni all'Universita' Gregoriana per il centesimo anniversario della nascita del card. Johannes Willebrands, pioniere dell'ecumenismo cattolico e secondo presidente del Pontificio consiglio per l'Unita' dei Cristiani, morto nel 2006.

Anonimo ha detto...

Ai tempi essere sovrani voleva dire cercare il vero bene dei popoli affidati. E' una storia bellissima.
Oggi tutta altra solfa.