giovedì 29 ottobre 2009

Gli Olandesi aggrediti accolti a Roma. Sono stati ricevuti da Benedetto XVI e dal sindaco Alemanno (De Crescenzo)


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Sono stati ricevuti da Benedetto XVI e dal sindaco Alemanno

Gli olandesi aggrediti accolti a Roma

Emanuela De Crescenzo

ROMA

Una «giornata particolare» a Roma tra l'udienza dal Papa Benedetto XVI e l'incontro in Campidoglio con il sindaco, Gianni Alemanno, passando per i Musei Vaticani, per dimenticare l'altra giornata, quella terribile dell'agosto 2008. I coniugi olandesi Paul e Wilma Van Munster, di 64 e 53 anni, un anno fa stavano facendo un pellegrinaggio in bicicletta per l'Europa e per la tappa di Roma decisero di accamparsi con una tenda accanto ad una casale diroccato nella zona periferica di Ponte Galeria. La coppia fu aggredita a bastonate da due pastori romeni, che li rapinarono e, a turno, violentarono la donna. I due furono arrestati e condannati. La loro «giornata particolare» di ieri è cominciata alle 10.30 con l'udienza in Vaticano: seduti in prima fila, hanno avuto l'opportunità di baciare la mano a Benedetto XVI, ma in realtà volevano che simbolicamente il viaggio in bicicletta previsto tra giungo e agosto del 2010, 5 mila chilometri con tappa finale a Gerusalemme, fosse benedetto dal Papa. È così è stato. Uscendo dall'udienza hanno definito l'esperienza «spiritualmente molto forte». Subito dopo sono andati a prendere un caffè nella chiesa olandese, a pochi passi da San Pietro, e quindi hanno visitato i Musei vaticani. Nel pomeriggio sono rimasti quasi un'ora a colloquio con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

© Copyright Gazzetta del sud, 29 ottobre 2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Raffaell... su questo argomento ti lascio l'articolo di "Il Messaggero" ed. Roma...li.pa.

PAUL E WILMA, MANO NELLA MANO,
CORONANO IL SOGNO DI PARLARE AL PAPA
I coniugi olandesi aggrediti l’anno scorso ricevuti da Benedetto XVI
di FRANCA GIANSOLDATI
CITTA’ DEL VATICANO - Lei minuta, capelli biondi e corti, in gonna e calze a rete bianche, guarda piazza di San Pietro inondata di gente e di sole e sorride allegra. Sembra una turista straniera tra tante, eccitata per l’attesa di conoscere il Papa e magari scambiare con lui qualche parola. L’incubo vissuto l’anno scorso, le bastonate e le violenze bestiali subite in una casa diroccata vicino a Ponte Galeria dove lei e il marito avevano piantato una tenda per passare la notte, stanchi di pedalare sull’Aurelia, non hanno apparentemente lasciato traccia. Wilma Van Munster non molla mai, neppure per un istante, la mano del marito, Paul, mentre aspettano pazienti il loro turno del baciamano. Lo stringe, lo tocca dolcemente, hanno bisogno l’un dell’altra. Accanto a loro, all’udienza generale, sono stati raggiunti dal sindaco Gianni Alemanno al quale Wilma riserva abbracci e carezze sul viso. «Per noi è un giorno speciale, questo. Il mio cuore è colmo di riconoscenza». Paul, maglioncino a righe e pantaloni sportivi grigi, si muove ancora male, le botte lo hanno devastato talmente tanto che deve essere sottoposto a nuovi interventi. Se tutto andrà per il verso giusto forse tornerà a pedalare con la sua Wilma. Paul e Wilma, miti signori olandesi di mezza età, raccontano a Papa Ratzinger il loro sogno. Da cattolici avevano in animo di arrivare a San Pietro e pregare e ci sono riusciti, anche se è passato un anno e anche se non più in bicicletta. Se Dio vorrà, gli sussurrano commossi i due coniugi, torneremo ad inforcare la bici e dall’Olanda, stavolta, ci dirigeremo in Terra Santa, per inginocchiarci al Santo Sepolcro e davanti alla grotta di Betlemme. Benedetto XVI è stato informato di cosa hanno patito, sa delle sofferenze, delle botte, della rapina, dell’umiliazione, ma sa anche che il perdono cristiano li ha avvolti misericordiosi, cancellando dai loro cuori l’odio nei confronti dei due pastori rumeni. Non nutrono rancore e amano profondamente l’Italia e Roma. Wilma chiede una benedizione per il marito sofferente, per il loro prossimo pellegrinaggio a Gerusalemme al quale tengono tantissimo, e pure «per il sindaco Alemanno e per l’intera città di Roma».
L’incontro di ieri di fatti chiude una pagina decisamente nera e ne apre un’alta fatta di amicizia e speranza. «Il rapporto tra questi turisti e la città non si è mai incrinato, e questa udienza ne è la prova» commenta il sindaco Alemanno. Chi osserva la scena si commuove. Dietro le transenne alcuni turisti incuriositi dal tempo che il Papa dedica a questi due anonimi pellegrini, si informano per sapere chi sono. Un gentiluomo di sua Santità che svolge servizio sul sagrato offre qualche spiegazione. Gli occhi sono tutti per loro. «Un esempio da veri cristiani» sussurra ammirata una signora spagnola mentre col telefonino immortala la scena. Paul e Wilma Van Munster, silenziosi e miti, si sentono due cattolici come tanti, non sono eroi, vogliono solo percorrere in bicicletta le vie della fede. «Quando sono stati aggrediti, si stavano avvicinando a Roma per raggiungere la Città eterna. Oggi - racconta Alemanno - hanno completato idealmente il pellegrinaggio incontrando il pontefice». Vengono descritti come persone «coraggiose e indomabili» eppure hanno un aspetto semplice che suscita tenerezza. Neppure l’atroce esperienza subita ha scalfito la fede, l’amore per il prossimo, la positività.
Più tardi, mentre in compagnia di una interprete si mescolano lentamente alla fiumana di persone per uscire dalla piazza, e si allontanano ammirando il colonnato. Wilma aiuta Paul che cammina incerto. «Proviamo una gioia incredibile». Ma non vogliono aggiungere altro. Resteranno qualche giorno a Roma. «Siamo felici».
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