venerdì 30 ottobre 2009

Newman: una ragionevole fede (Angela Ambrogetti)


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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo:

Newman: una ragionevole fede

Una ragionevole fede. Quella di John Henry Newman, presto beato della Chiesa Cattolica, tra i padri fondatori dei quel "Movimento di Oxford" che vede quasi un compimento nella prossima Costituzione Apostolica che papa Benedetto XVI ha pensato perché gli anglicani possano essere in "piena e visibile comunione" con Roma. Logos e dialogo nel pensiero di un teologo che divenne cattolico anche per la "ragionevolezza della fede".
Mentre si attende la data del viaggio del papa in Inghilterra e quella della beatificazione del cardinale inglese (magari coincideranno?), il mondo della cultura si occupa del suo pensiero. Così la editrice Vita e Pensiero della Università Cattolica del Sacro Cuore presenta gli atti del convegno del marzo scorso che a Milano ha riunito studiosi di ogni parte del mondo. Un convegno preparato "a due mani" tra il Centro Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa della Università Cattolica e L'International Center of Newman Friends diretto dal membri della Famiglia Spirituale l'Opera. Giovedì 29 ottobre nell'aula Moscati della Cattolica di Roma a raccontare come Newman "risolve" il conflitto ancestrale tra fede e ragione c'era Marcello Semeraro, vescovo di Albano e presidente del cda di Avvenire, Armando Torn, giornalista e scrittore e Marcello Pera, professore ben più che senatore della Repubblica. Ad ascoltarli anche il cardinale Angelo Bagnasco, in queste ore è impegnato nella questione della direzione di Avvenire, anche con la consulenza del papa (questione risolta forse con la scelta di Tarquinio come direttore responsabile e Angelo Scelzo, uomo vaticano, come direttore editoriale). Ma torniamo a Newman, alla lezione di Marcello Pera che ha ripercorso la storia del "conflitto" tra fede e ragione alla luce della impostazione galileiana dei due ordini de fide e de facto per leggere e vivere la realtà. Un conflitto che per Pera è sanabile solo con un ritorno al tomismo o, meglio ancora, con la proposta di Benedetto XVI : allargare la ragione. Una tesi che nasce proprio dalla proposta di Newman. Ragione non solo matematica e scientifica, ma ratio del bene e del male, della fede. Una ragione così ampia da comprendere tutto. Insomma un vero logos.
E' solo una delle tante letture possibili, ma è una prova della ricchezza e della vivacità del pensiero di Newman che fa nascere riflessione e pensiero. Una ragionevole fede. Un titolo che sarebbe bello leggere sui giornali ha detto Armando Torno, editorialista del Corriere della Sera. Forse certi titoli si leggevano una volta. Oggi si urlano vacuità sulla carta stampata, nei tg, alla radio. Eppure il dibattito fede - ragione è il tema più forte nella società di oggi. Eppure il rapporto con gli anglicani è un fatto di cronaca, la vicenda di Newman, la sua beatificazione, il suo amore per i Padri della Chiesa e quindi la sua anticipazione di alcuni temi del Concilio Vaticano II sono la base del dibattito nella Chiesa di oggi.
Quanto lontano sembrano oggi quelle parole del cardinale inglese sulla formazione dei laici, e quindi anche dei giornalisti: "Voglio un laicato non arrogante, non precipitoso nel parlare, non litigioso, ma fatto di uomini che conoscono la loro religione, che vi entrano dentro, che sanno benissimo dove si trovano, che sanno quello che possiedono e quello che non possiedono, che conoscono la propria fede così bene che sono in grado di spiegarla, che ne conoscono la storia tanto a fondo da poterla difendere."

http://www.angelambrogetti.org/

1 commento:

mariateresa ha detto...

il libro corro a comprarlo. Bello anche il commento di Angela Ambrogetti.
Vi segnalo questa pagina del Benedetto XVI forum curata dalla bravissima Teresa Benedetta.
In particolare l'articolo Benedict the Radical
di Patrick J. Deneen .
Anche con il traduttore automatico non sfuggirà l'acutezza del commentatore che risponde a varie e sgangherate sollecitazioni e illazioni sul nostro Benedetto. Sembra che il povero vizio di giudicare il pontificato secondo i frusti parametri della politica non sia solo italiano.Mi è piaciuto molto. Ecco il link

http://benedettoxviforum.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8527207&p=39