giovedì 5 novembre 2009

Crocifissi, Ipocrisie clericali: a scuola sì, sull'altare no (Cantuale Antonianum)

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2 commenti:

Areki ha detto...

Sono daccordissimo con l'autore dell'articolo. Ha cominciato Bugnini e compagni a mettere di lato e poi togliere la croce da sopra l'altare (da loro chiamato mensa)che deve rimanere vuoto come sono vuote le zucche di questi liturgisti modernisti che hanno affossato con le loro originali trovate il culto cattolico. Ma ora il Signore ci sta facendo aprire gli occhi, è ora di finirla con la dissacrazione della liturgia operata da questi signori legati alla stessa Massoneria che ha guidato la sentenza si Strasburgo.
Ancora a Sant'Anselmo e a Santa Giustina insegnano questi liturgisti iconoclasti quand'è che ci decidiamo a mandarli in missione in Pachistan o in India tra i cristiani perseguitati???
Don Bernardo
acceso da sacro zelo.

Aloysius ha detto...

Per fare un nome l'ex Vescovo Brandolini (quello che piangeva per il Motu Proprio) quando veniva in visita pastorale la prima cosa che diceva era di denudare gli altari laterali e anche l'altare antico versus Dominum, togliere i candelieri, le croci, abbattere le balaustre (dove non fosse stato fatto). Questo vescovo ha tolto il Santissimo da dentro la cattedrale di Sora e lo ha relegato in una cappella staccata dal corpo della chiesa dove una volta erano seppelliti i vescovi....
questo personaggi ancora organizzano le settimane liturgiche dove diffondono le loro teorie nichiliste e dissacratorie, non possiamo tollerare questo cancro dentro la Chiesa.