sabato 28 novembre 2009

Il Papa: sostare in silenzio per capire una Presenza


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Il Papa: "L’Avvento, questo tempo liturgico forte che stiamo iniziando, ci invita a sostare in silenzio per capire una presenza. E’ un invito a comprendere che i singoli eventi della giornata sono cenni che Dio ci rivolge, segni dell’attenzione che ha per ognuno di noi. Quanto spesso Dio ci fa percepire qualcosa del suo amore! Tenere, per così dire, un “diario interiore” di questo amore sarebbe un compito bello e salutare per la nostra vita!" (Omelia)

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Prossimamente in libreria "Benedetto XVI oltre le mode del pensiero" di Francesco Antonio Grana. In anteprima la prefazione del card. Michele Giordano

INIZIA L'AVVENTO

Papa: sostare in silenzio per capire una Presenza

"Dio è qui, non si è ritirato dal mondo, non ci ha lasciati soli" ma per sentire la sua presenza occorre "sostare in silenzio" e non farsi travolgere dal "fare": è questa l'esortazione espressa da papa Benedetto XVI che questa sera, nella Basilica di San Pietro, ha celebrato i Vespri della prima domenica di Avvento.
"Tutti facciamo esperienza, nell'esistenza quotidiana, di avere poco tempo per il Signore e poco tempo pure per noi. Si finisce per essere assorbiti dal 'farè. Non è forse vero che spesso è proprio l'attività a possederci - chiede il pontefice - la società con i suoi molteplici interessi a monopolizzare la nostra attenzione? Non è forse vero che si dedica molto tempo al divertimento e a svaghi di vario genere? A volte - aggiunge - le cose ci 'travolgono".
Il senso dell'Avvento, liturgia che conduce al Natale, può aiutare, invece, "a sostare in silenzio per capire una Presenza". Così, "i singoli eventi della giornata" diventano "cenni che Dio ci rivolge, segni dell'attenzione che ha per ognuno di noi".

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2 commenti:

euge ha detto...

Quanto spesso Dio ci fa percepire qualcosa del suo amore! Tenere, per così dire, un “diario interiore” di questo amore sarebbe un compito bello e salutare per la nostra vita!

Questo passaggio mi ha colpito nin modo particolare. Parole meravigliose che dovrebbero come sempre portarci a riflettere. Quanto sarebbe bello se ognuno di noi, anche se assorbito da tante preoccupazioni ed impegni, fosse capace di fermarsi anche solo per un momento a meditare quale significato immenso dovrebbe avere per ogni cristiano questo periodo dell'Avvento........... Ma, purtroppo, molto spesso questo periodo si inpiega per cominciare la solita conta dei regali con consueta scelta del menù per la vigilia e via dicendo!

Anonimo ha detto...

Omelia bellissima, intensa e ricca di spunti per la riflessione personale. L'ho letta solo ora e non ho potuto seguire la diretta.
Se si crede, l'Avventoè tempo di speranza, altrimenti l'attesa è vana e quante volte attendiamo invano uno o qualcosa che non arriva mai. Allora la speranza si trsforma in disperazione. Questa è la mia esperienza relativa alle relazioni umane