venerdì 27 novembre 2009

Una promessa davvero importante: il Papa in visita al Santuario di Paola (Vena)


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Prossimamente in libreria "Benedetto XVI oltre le mode del pensiero" di Francesco Antonio Grana. In anteprima la prefazione del card. Michele Giordano

Su segnalazione della nostra Maria leggiamo:

Una promessa davvero importante Il Papa in visita al Santuario di Paola

Gaetano Vena

PAOLA

Strappata la radiosa promessa di una visita del Papa al Santuario di Paola. La notizia è certamente eccezionale ed esalterà i cattolici e i ferventi fedeli di San Francesco, Patrono di Paola e della Calabria.
Sua Santità Benedetto XVI potrebbe giungere sul Tirreno a cavallo degli anni 2011-2012, in occasione dei festeggiamenti del cinquantennale della proclamazione del grande Taumaturgo a Santo protettore della nostra regione. Un evento del genere metterà in movimento i vescovi e arcivescovi delle diocesi calabresi, le macchine amministrative a livello locale e tutte le istituzioni con le varie personalità politiche, per fare ognuno da parte sua il proprio meglio per rendere possibile la promessa fatta al Vaticano. Oltre 25 anni fa, Karol Wojtyla pernottò nella "roccaforte spirituale" della Calabria La futura e auspicabile visita del Papa trae spunto dalla proclamazione nel 1962 di San Francesco come Patrono della Calabria. Martedì sera, verso la mezzanotte, dal Santuario di Paola è partito un folto gruppo di fedeli per l'udienza dell'indomani (lo scorso mercoledì) nella sala Nervi con sua Santità Benedetto XVI.
La comitiva è rientrata nella nottata tra mercoledì e giovedì scorsi. I fedeli erano guidati dal correttore dei Minimi padre Rocco Benvenuto e, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, dal capogruppo socialista Ivan Ollio, nonché, per le chiese locali, il parroco anziano di Santa Maria di Porto Salvo e Santa Maria degli Angeli. Ieri mattina padre Rocco ci ha gratificato del racconto del pellegrinaggio.
I fedeli della Calabria, fra cui gli alunni del liceo di Catanzaro e una classe dei ragionieri del "Pizzini" di Paola, con il resto della comitiva si sono recati a Roma, come detto, in occasione del venticinquennale della visita a Paola del Papa Santo e sono stati ricevuti nella sala Nervi per l'udienza. L'immensa aula era gremita di folla, composta da 15 gruppi di fedeli, tra cui quello del Santuario di Paola con oltre 300 persone che, appena Papa Benedetto XVI ha fatto il suo ingresso, è esploso in un boato di applausi. Nel suo discorso ufficiale il Papa ha nominato per ben due volte il gruppo dei Minimi. Ogni gruppo veniva presentato al Papa da monsignor Sapienza. Durante l'udienza generale il Papa, alzando le mani, ha benedetto i presenti e ha detto: «Saluto con affetto i pellegrini italiani e in particolare rivolgo un cordiale benvenuto ai partecipanti al pellegrinaggio promosso dall'Ordine dei Minimi». Quindi è iniziato il baciamano e del gruppo paolano è solo padre Rocco a baciare la mano di sua Santità. Padre Rocco ha spiegato al rappresentante terreno di Pietro il motivo del pellegrinaggio e, cogliendo l'occasione, ha invitato il Papa a visitare il Santuario. Al termine dell'incontro con i rappresentanti della prefettura apostolica, il provinciale dei Minimi ha ricevuto la promessa della visita del Papa sulla possibile data tra il 2011 e il 2012. Bisogna subito darsi da fare se vogliamo che questa unica e rara occasione non ci sfugga.

© Copyright Gazzetta del sud, 27 novembre 2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

come calabrese non posso non esultare per la promessa del Santo Padre nella nostra terra. Tuttavia spero che la macchina organizzativa non realizzi mega-strutture e non spenda troppo denaro. Il Santo Padre è persona discreta e certamente verrà a Paola desideroso di pregare, di visitare i luoghi cari di San Francesco di Paola, di incontrare i fedeli. Ci si prepari piuttosto pregando per il Vicario di Cristo in tutte le Diocesi calabresi, cercando di conoscere l'attuale Magistero petrino. Riscontro con profonda amarezza che in molte comunità parrocchiali serpeggia tra i fedeli una paurosa ignoranza ruguardo la propria fede cattolica, se si parla del Papa lo si fa spesso per puntare il dito, giudicare aspramente e la stessa sorte tocca a validi sacerdoti calabresi.
I paesi interni o montani della Calabria hanno bisogno di essere visitati da generosi missionari.
Quanto all'Ordine dei Minimi, spero che la visita del Pontefice li convinca a "migliorare liturgicamente" il nuovo santuario di San Francesco: sarebbe un bel dono al Santo Padre.
L'augurio che i padri minimi ci concedano una santa messa con il rito romano antico almeno una volta alla settimana e che distribuiscano la santa eucarestia in bocca e non sulle mani.
p.roberto