venerdì 27 novembre 2009

Immigrati, il Papa: Facilitare l'integrazione delle seconde generazioni (Apcom e Asca)


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Immigrati/ Papa: Facilitare integrazione seconde generazioni

"Opportunità di sperimentare la ricchezza incontro tra culture"

Città del Vaticano, 27 nov. (Apcom)

Il Papa chiede che venga "facilitata l'integrazione sociale" dei figli degli immigrati.
"Un aspetto tipico della migrazione minorile è costituito dalla situazione dei ragazzi nati nei paesi ospitanti oppure da quella dei figli che non vivono con i genitori emigrati dopo la loro nascita, ma li raggiungono successivamente", scrive Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (17 gennaio). "Questi adolescenti fanno parte di due culture con i vantaggi e le problematiche connesse alla loro duplice appartenenza, condizione questa che tuttavia può offrire l'opportunità di sperimentare la ricchezza dell'incontro tra differenti tradizioni culturali. E' importante - sottolinea Benedetto XVI - che ad essi sia data la possibilità della frequenza scolastica e del successivo inserimento nel mondo del lavoro e che ne vada facilitata l'integrazione sociale grazie a opportune strutture formative e sociali. Non si dimentichi mai che l'adolescenza rappresenta una tappa fondamentale per la formazione dell'essere umano".

© Copyright Apcom

IMMIGRATI: PAPA, VA FACILITATA INTEGRAZIONE SECONDE GENERAZIONI

(ASCA) - Citta' de Vaticano, 27 nov

L'integrazione sociale dei figli degli immigrati - le cosiddette 'seconde generazioni' - va ''facilitata'' da parte dei Paesi di accoglienza: e' quanto raccomanda papa Benedetto XVI, nel messaggio diffuso oggi per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (17 gennaio), dedicato ai minorenni migranti e rifugiati. ''Un aspetto tipico della migrazione minorile - scrive il pontefice - e' costituito dalla situazione dei ragazzi nati nei paesi ospitanti oppure da quella dei figli che non vivono con i genitori emigrati dopo la loro nascita, ma li raggiungono successivamente''. ''Questi adolescenti - prosegue - fanno parte di due culture con i vantaggi e le problematiche connesse alla loro duplice appartenenza, condizione questa che tuttavia puo' offrire l'opportunita' di sperimentare la ricchezza dell'incontro tra differenti tradizioni culturali''. A questo proposito, conclude papa Ratzinger, ''e' importante che ad essi sia data la possibilita' della frequenza scolastica e del successivo inserimento nel mondo del lavoro e che ne vada facilitata l'integrazione sociale grazie a opportune strutture formative e sociali. Non si dimentichi mai che l'adolescenza rappresenta una tappa fondamentale per la formazione dell'essere umano''.

© Copyright Asca

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tentare di integrare le seconde generazioni, sul piano razionale e non emotivo o astrattamente dottrinario, è tempo e fatica sprecata. Le esperienze francesi, inglesi, olandesi, di altri paesi dimostrano che l'integrazione vera è spesso possibile per gli immigrati di tradizione cristiana; per quelli di cultura islamica è un buco nell'acqua, una pia illusione, senza sbocchi.