Clicca qui per la notizia. Grazie a Padre Claudio abbiamo appreso, al termine dell'udienza generale, che l'evento sara' trasmesso in diretta da Telepace.
Grazie ancora per il grande impegno :-)
R.
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Il "Papa Ratzinger blog" vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non si tratta di un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque, a fini di consultazione, documentazione, ricerca e studio. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione.
3 commenti:
Grazie padre Claudio.
Ciao Raffaella, dal corriere della sera del 9 novembre...li.pa.
L'INTERVISTA: «IL SOGNO? UN'UDIENZA DAL PAPA»
La Boyle si fa bella per il primo disco
«E canto gli Stones»
La «voce d'usignolo» lanciata da un talent show e celebrata sul web pubblica «I Dreamed a Dream»
MILANO — Dite la verità. Dalla foto non l'avete riconosciuta. Susan Boyle, la bruttina che la primavera scorsa con la sua voce d'usignolo ha incantato il mondo partendo da un talent show della tv inglese, si è trasformata. Non in uno splendido cigno, non esageriamo. Qualcosa però è cambiato. Niente più ricciolo trasandato, sopracciglia alla Bergomi e abito da Standa. Con un filo di trucco, un nuovo taglio e una mise da sera, la 48enne scozzese diventata un fenomeno mondiale da milioni di clic su Internet presenta «I Dreamed a Dream» (tradotto, ho sognato un sogno), il suo album di debutto che esce il 20 novembre e che ha lo stesso titolo dalla canzone tratta del musical «Les Misérables» che l'ha fatta conoscere in quel programma tv. Qual è il sogno di Susan Boyle?
«Quello di essere una cantante, di essere accettata dalle altre persone e di poterle render felici. Oltre a questo uno dei miei sogni più grandi sarebbe quello di incontrare Sua Santità il Papa. Sarebbe la ciliegina sulla torta».
Cosa gli direbbe in un'eventuale udienza privata?
«Lui è il vicario di Cristo e prenderei tutta la spiritualità e la pace legate a questo suo ruolo sulla Terra».
Che cosa canterebbe per Benedetto XVI? «"Panis Angelicus", l'inno eseguito da John McCormack (tenore irlandese che nel 1928 ricevette lo Speron d'oro da Pio XI ndr) quando incontrò il Papa».
Il suo rapporto con Dio?
«Dio ha fatto l'uomo e questo in un certo senso mette l'uomo in una specie di posizione secondaria. Noi tutti dobbiamo la vita al Signore. La religione è la spina dorsale della mia vita, mi ha dato la forza per andare avanti in certe situazioni. In particolare quando è morta mia mamma».
Uno dei due inediti dell'album si chiama «Who I Was Born to Be». Di che parla?
«Parla del destino, di quello che siamo stati chiamati a fare in questa vita, di quello che Dio ha scelto per noi. Quindi quello per cui sono nata è quello che è stato scelto per questa mia vita da Dio». L'album contiene cover di canzoni famose. Come le ha scelte?
«Io ho scelto "I Dreamed a Dream", "You'll see" e "Cry Me a River". Quest'ultima mi piace perché l'avevo già registrata anni fa. Mi piacciono i brani jazz, ma era anche nella serie tv "McCallum" e quando l'avevo sentita mi era piaciuta. "I Dreamed a Dream" parla da sé, racconta del raggiungere un sogno e proseguire in un viaggio con determinazione».
«Wild Horses» è dei Rolling Stones e «You'll See» di Madonna. Che pensa di questi artisti?
«I Rolling Stones... beh, non si possono certo criticare. Credo che a Mick Jagger sia anche piaciuta la mia versione di "Wild Horses" e lo ringrazio. Madonna è una lady molto potente e determinata e "You'll See" mi ha dato la determinazione per andare avanti».
Ha mai provato con la lirica?
«Sì, ma non credo di avere la voce giusta. Faccio cose più generaliste».
Il libro della sua vita?
«Torno alla mia infanzia e dico Heidi. Me lo comprò mia mamma e lo lessi dalla prima all'ultima pagina. Ho il cuore tenero...».
Ha un attore preferito?
«Brad Pitt, Tom Hanks e Lauren Bacall».
Molte star arrivate a 40 anni si lamentano di essere scartate dallo show business proprio per l'età. Il suo successo è una rivincita?
«Le donne sono ignorate a 40? È una bugia. Io sono ignorata a 40 anni? Non mi sembra. Facciamogliela vedere!».
La sua prima performance tv nello show «Britain's Got Talent» l'11 aprile scorso ha avuto centinaia di milioni di clic su YouTube. Usava Internet prima?
«Non uso Internet e cose simili. Ero un'analfabeta informatica».
Cosa si comprerebbe se vendesse milioni di copie? Ha degli hobby o vizi da soddisfare?
«Non ho hobby. Amo torte e cioccolato. Comprerei la casa di mamma, ma non ci penso più di tanto».
Andrea Laffranchi
09 novembre 2009© RIPRODUZIONE RISERVATA
Grazie, li.pa. :-)
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